: "rischio 30mila esuberi nella ristorazione collettiva, 85% donne"
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Bancarotta fraudolenta, distrazione e frode fiscale: sono questi i capi d’imputazione che hanno portato, in mattinata, agli arresti di Giovanni Maspero, chef titolare del ristorante «Tigli in Theoria», lussuoso locale del centro di Como premiato anche quest’anno con una stella dalla Guida Michelin. A eseguire l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del capoluogo lombardo i militari della Guardia di finanza che hanno anche proceduto al sequestro preventivo di quasi 18 milioni di euro, nonché delle quote di una srl in liquidazione intestata all’indagato.
L’indagine è partita dopo che la Procura di Como aveva chiesto il fallimento delle società dell’imprenditore, alcune in concordato preventivo a causa un’esposizione di oltre 20 milioni nei confronti dell’erario. Molto complesso il quadro delle accuse: a Maspero viene contestata la distrazione di 17,6 milioni di euro da una sua srl a favore di altre dieci società sempre riconducibili all’indagato, poi un autoriciclaggio per 3,3 milioni di euro, derivanti da reati in materia fallimentare. La Finanza ha inoltre rilevato «il reiterato e sistematico inadempimento, già a partire dal 2012, delle obbligazioni tributarie e previdenziali. Lo sviluppo delle indagini», spiegano le Fiamme Gialle in un comunicato, «ha accertato una contestata distrazione, in favore proprio o di altre società riconducibili all’indagato, della liquidità originata dal mancato versamento delle imposte con la susseguente sistematica falsificazione dei bilanci d’esercizio attribuendo alle somme distratte la natura di (inesistenti) crediti finanziari».
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