Papa Luciani (Ansa)
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Papa Francesco ha fatto il passo: presto il suo predecessore Albino Luciani - eletto come Giovanni Paolo I nella Cappella Sistina il 26 agosto 1978 e morto dopo appena 33 giorni, il pontificato più breve della storia moderna – sarà beato. Bergoglio ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riconosce un miracolo attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo I. A questo punto serve solo che venga fissata la data della cerimonia.
Si tratta di un passo decisivo nei complessi processi di beatificazione (in caso di canonizzazione, quindi per essere “santo”, serve il riconoscimento di un altro miracolo). Quello attribuito a Luciani la guarigione avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires, di una bambina undicenne affetta, si legge sul sito del dicastero – riporta Vatican News - da «grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico” e ormai in fin di vita: il quadro clinico era molto grave, caratterizzato da numerose crisi epilettiche giornaliere e da uno stato settico da broncopolmonite. L'iniziativa di invocare Papa Luciani era stata presa dal parroco della parrocchia a cui apparteneva l'ospedale.
Nato nel 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, e morto il 28 settembre 1978 in Vaticano, Albino Luciani - chiamato da subito il “papa del sorriso” - è stato Pontefice della chiesa cattolica soltanto per 33 giorni.Viene ordinato prete nel 1935 e nel 1958, subito dopo l'elezione di Giovanni XXIII che da patriarca di Venezia l'aveva conosciuto, viene nominato vescovo di Vittorio Veneto. Luciani partecipa all'intero Concilio Ecumenico Vaticano II e ne applica con entusiasmo le direttive. Trascorre molto tempo in confessionale, è un pastore vicino alla sua gente. Negli anni in cui si discute della liceità della pillola anticoncezionale, più volte si esprime in favore di un'apertura della Chiesa sul suo impiego, avendo ascoltato molte giovani famiglie. Paolo VI, che ha avuto modo di apprezzarlo, alla fine del 1969 lo nomina patriarca di Venezia e nel marzo 1973 lo crea cardinale. Cinque anni dopo l’elezione, e subito dopo la morte (senza misteri, come ormai ampiamente accertato).
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