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Taranto porta a casa 150 milioni per i Giochi del Mediterraneo

di Domenico Palmiotti

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Approvato emendamento in commissione Bilancio al Senato

15 marzo 2022
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3' di lettura

Con un emendamento al decreto Sostegni Ter approvato l'altra notte in commissione Bilancio al Senato, Taranto porta a casa 150 milioni di euro in tre anni - 50 per anno a partire dal 2022 e sino al 2024 - per finanziare l'allestimento e la ristrutturazione dell'impiantistica sportiva destinata ad ospitare nel 2026 i Giochi del Mediterraneo, ventesima edizione. I soldi verranno dal Fondo Sviluppo e Coesione. Per Taranto, dopo gli stanziamenti del Contratto istituzionale di sviluppo, si tratta di un'ulteriore opportunità di rilancio. Sul modello Olimpiadi, i Giochi del Mediterraneo hanno la specificità di essere riservati solo agli atleti dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Attribuiti due anni fa a Taranto dal comitato organizzatore, i Giochi registrano attualmente dei ritardi per quanto attiene la fase organizzativa. Sino al voto del Senato, erano infatti disponibili solo 4,5 milioni di un primo stanziamento ottenuto nella legge di Bilancio 2021 con un emendamento del capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano. Poi più niente. Si era tentato, a fine 2021, di finanziare l'intervento con la legge di Bilancio ma l'emendamento, pure approntato, è stato poi accantonato per sopravvenute necessità.

Carfagna: stallo superato, la macchina può partire

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Adesso il voto del Senato assicura la dotazione finanziaria occorrente anche se il master plan valutava in 200 milioni circa il fabbisogno. Presentato da Forza Italia, l'emendamento ha ottenuto il voto degli altri gruppi e incassato l'assenso del ministro per il Sud, Mara Carfagna.

Che ha così commentato: “I Giochi del Mediterraneo del 2026 a Taranto si faranno con un adeguato finanziamento. Saranno come sempre un grande evento di sport ma anche una grande occasione di amicizia e relazioni tra i 26 Paesi partecipanti. Abbiamo posto rimedio, utilizzando le competenze del mio ministero, a un problematico stallo che vedeva l'appuntamento del 2026 definito ma non finanziato”.

“In attesa dell'intervento dello Stato attraverso il bilancio ordinario, abbiamo lavorato per consentire la partenza della macchina che arricchirà Taranto, Bari, Brindisi e Lecce di nuovi impianti e infrastrutture - ha aggiunto il ministro Carfagna -. Il mio auspicio è che fra quattro anni questi Giochi, che coincidono con la conclusione del ciclo del Pnrr, possano segnare il debutto di un nuovo Sud: più collegato, più ricco, più forte nell'istruzione e nella ricerca, più vicino agli standard europei per servizi e sostegno alle fragilità. Un Sud sul podio, che sarà bello festeggiare insieme ai nostri campioni”, conclude Carfagna.

Sostegno a tre tipologie di opere

“Al fine di garantire la sostenibilità dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026, sotto il profilo ambientale, economico e sociale, in un'ottica di miglioramento della capacità e della fruibilità delle dotazioni infrastrutturali esistenti e da realizzare, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024”. Lo prevede, per i Giochi del Mediterraneo in programma nel 2026 a Taranto, l'emendamento sblocca presentato al Dl Sostegni Ter dai senatori forzisti Maria Alessandra Gallone, Fiammetta Modena e Michele Boccardi.

“La titolarità della misura - si afferma nell'emendamento - è in capo all'Agenzia per la coesione territoriale e al relativo onere si provvede a valere sulle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione programmazione periodo di programmazione 2021-2027”. L'uso dei fondi è rinviato ad “uno o più decreti” del presidente del Consiglio di concerto con i ministri dell'Economia e delle Infrastrutture, sentiti Regione Puglia ed “enti locali territorialmente interessati”, è finalizzato ad “opere essenziali, opere connesse, opere di contesto”.

Per le prime si intendono quelle “la cui realizzazione è prevista dal dossier di candidatura o che si rendono necessarie per rendere efficienti e appropriate le infrastrutture esistenti nel dossier di candidatura”. Per le seconde, si intendono “le opere necessarie per connettere le infrastrutture ai luoghi dove si svolgono gli eventi sportivi , nonché alla rete infrastrutturale esistente, in modo da rendere maggiormente efficace la funzionalità del sistema complessivo”. Infine vengono le opere di contesto “la cui realizzazione integra il sistema di accessibilità ai luoghi di realizzazione degli eventi sportivi e alle altre localizzazioni che saranno interessate direttamente o indirettamente all'evento o che offrono opportunità di valorizzazione territoriale in occasione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026”.

Malagò: una luce diversa per Taranto

Dal Pd all'M5S a Forza Italia, al sindaco uscente di Taranto, Rinaldo Melucci, commenti positivi per il via libera ai 150 milioni (la cui amministrazione ha avviato tutte le iniziative preliminari, dai primi incontri al confronto con i partner al varo del comitato organizzatore). Ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Con i Giochi del Mediterraneo possiamo far vedere una luce che identifichi Taranto in modo diverso da quello che la identifica da molto tempo, con riflessi importanti per economia, sociale, occupazione e cultura”.

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