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Quattro registe per un miracolo al femminile

di Giancarlo Mazzuca

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Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Christine Lagarde

Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Christine Lagarde

Il 36,8% delle micro e piccole aziende manifatturiere italiane, con un certo aumento rispetto all'anno precedente (29,4%), ha difficoltà a fare previsioni sul proprio futuro

16 gennaio 2023
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2' di lettura

Provate a farci caso, ma l'attuale congiuntura politica ed economica presenta una grandissima novità: il fatto, cioè, che, a prendere le decisioni più delicate, siano oggi quattro personaggi al femminile. In Europa abbiamo, infatti, la francese Christine Lagarde al vertice della Bce, la tedesca Ursula von der Leyen alla Commissione Ue e la maltese Roberta Metsola alla guida del Parlamento di Strasburgo mentre in Italia Giorgia Meloni siede al piano nobile di Palazzo Chigi.

Un bel poker di donne che avrà un compito particolarmente delicato: farci uscire da una situazione molto delicata. Speriamo davvero che il quartetto sappia muoversi bene varando i provvedimenti giusti, soprattutto sul fronte economico, perché la situazione del Vecchio Continente è molto delicata, tra la nuova ondata del Covid ed i contraccolpi sempre più gravi della guerra in Ucraina. Un esempio tra i tanti: le difficoltà che stanno affrontando in Italia le piccole e medie imprese che sono sempre state un nostro punto di forza e che ora rischiano di diventare un tallone d'Achille.

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Se, ai tempi del grande «boom», continuavamo a dilungarci sui successi dei nostri piccoli e medi imprenditori, oggi la situazione appare delicata soprattutto per quelle aziende protagoniste del “miracolo” negli anni d'oro. Bastano pochi dati per renderci conto della situazione attuale: il 36,8% delle micro e piccole aziende manifatturiere italiane, con un certo aumento rispetto all'anno precedente (29,4%), ha difficoltà a fare previsioni sul proprio futuro.

È vero, anche nel 2022 la situazione non sembrava affatto rosea - il 47,1% delle imprese interpellate non considerava facile il quadro congiunturale, un po' come oggi (45,2%) - ma le prospettive di una ripresa sembrano allontanarsi. Al di là del piccolo che non è più bello come un tempo (ed è un vero peccato perché la nostra economia è cresciuta proprio grazie ai tantissimi “sciùr Brambilla” in giro per il Belpaese), la situazione economica dell'Italia resta molto difficile, tra inflazione sempre alta (7,3%), crescita al rallentatore (appena lo 0,4%) e debito pubblico che resta un muro invalicabile. Siamo entrati nel tunnel della recessione: proprio per questo avremmo davvero bisogno che il quartetto delle registe oggi sul podio in Italia e in Europa sia capace di un miracolo al femminile, quel miracolo che, in passato, tanti statisti non erano stati capaci di compiere. Speriamo bene.


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