di Marco Valsania
Usa, il pallone spia abbattuto nei cieli
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Molteplici sensori attivi nella raccolta di informazioni di intelligence, sostenuti da abbondanti pannelli solari per farli funzionare. Antenne in grado di catturare e localizzare comunicazioni. Il tutto in un grande pallone aerostatico di 60 metri e con una carico di attrezzature pari a un jet regionale. L’amministrazione Biden ha declassificato le informazioni che ha ricavato dai propri aerei-spia, i quali hanno per giorni seguito da vicino il pallone cinese nei cieli americani prima che venisse distrutto, per dimostrare al pubblico americano e al mondo che rappresentava una seria minaccia di spionaggio.
Le autorità di Washington stanno ancora raccogliendo e analizzando, con speciali squadre dell'Fbi, i resti del pallone cinese, alla fine abbattuto sulle acque della South Carolina dopo aver attraversato il Montana, dove si trovano silos nucleari statunitensi. Ma grazie al ricorso a velivoli U-2 di sorveglianza nel monitorarlo hanno annunciato di aver concluso che la tecnologia a bordo “era chiaramente per scopi di spionaggio e non coerenti con le attrezzature di palloni atmosferici”, come dichiarato invece da Pechino
Misteri ancora restano: uno degli scopi di un'analisi più accurata dei resti recuperati dalle acque dove è affondato è adesso determinare quali obiettivi esatti la Cina avesse e se i suoi scienziati siano riusciti a impadronirsi anche di tech statunitensi o occidentale per i loro passi avanti nello spionaggio.I palloni di Pechino vanno infatti considerati come una parte essenziale del più ampio sistema di sorveglianza elettronica della Cina, hanno rilevato gli esperti americani della difesa.
Di più: i dati che i palloni-spia rastrellano, anche quelli che possono apparire innocui come condizioni atmosferiche e correnti, possono servire a fini bellici, ad esempio per migliorare l'accuratezza dei missili. E Washington ritiene che Pechino stia sviluppando squadre di palloni sempre più potenti, utilizzando materiali sempre più avanzati, con meccanismi di guida più precisi e più difficili da scoprire per potenziare le loro capacità militari. Con fini, oltre che di sorveglianza globale su altri paesi (almeno 40, hanno stimato gli Usa), di sviluppare vere e proprie piattaforme ad alta quota per un lancio di ordigni in caso di guerre.
L'idea di Pechino sarebbe quella di assicurarsi il dominio del cosiddetto “near space”, un'altitudine da terra compresa tra le 12 e la 62 miglia. La stessa stampa ufficiale delle forze armate cinesi ha definito questa regione come strategica, un grande campo di battaglia dei conflitti moderni. Di sicuro i palloni spia presentano già vantaggi specifici rispetto ai satelliti quando si tratta di spionaggio: la manovrabilità, la possibilità di stazionare a lungo su determinate località effettuando rilevazioni precise, l'abilità di evadere l'identificazione.
L'amministrazione Biden sta considerando e approntando nuove risposte ad una nuova sfida. Sono decollati sforzi diplomatici, convocando e allertando decine di paesi alleati e partner sulle strategie cinesi di sorveglianza interazionale. Ha rivelato come decine di aerostati abbiano sorvolato cinque continenti, dal Nordamerica all'Europa e all'Asia. E Wedy Sherman, vicesegretario di Stato incaricata di contattare e mobilitare gli alleati, in una testimonianza nelle ultime ore al Congresso ha affermato che la vicenda del pallone-spia “ha evidenziato come la Repubblica Popolare Cinese sia diventata più repressiva all'interno e più aggressiva all'estero”.
Tra le azioni minacciate adesso in prima persona da Washington ci sono sanzioni contro enti e aziende legate alle forze armate cinesi, l'apparato industriale e della difesa del Paese alle spalle della produzione dei palloni-spia - un network che gli Usa definiscono una “fusione civil-militare”.
L'amministrazione ha anche in preparazione giri di vita contro l'hi-tech in Cina impegnato a rafforzare mite espansionistiche e militari: regole per bloccare investimenti di società Usa in simili tecnologie sofisticate, in particolare di advanced computing, potrebbero scattare nei prossimi due mesi. La Casa Bianca è in contatto con gli alleati europei perché non subentrino al ritiro americano.Biden aveva in precedenza fatto scattare limiti all'export di tecnologie considerate cruciali alla Cina. Tra queste, i semiconduttori più avanzati e macchine per la loro produzione. Ulteriori strette sulle vendite di tech sono a loro volta possibili.
Marco Valsania
Giornalista
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