Moda
Pubblicità

Moda

Ucraina, aiuti dalla moda: Giorgio Armani, Lvmh, Gucci e Valentino sostengono i soccorsi alla popolazione

di Redazione Moda

Immagine non disponibile
Una tenda accoglie una famiglia al confine fra Ucraina e Romania  (AP Photo/Andreea Alexandru)

Una tenda accoglie una famiglia al confine fra Ucraina e Romania (AP Photo/Andreea Alexandru)

Aumenta di ora in ora il numero delle aziende del settore che rispondono all’appello dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati con donazioni o iniziative solidali

2 marzo 2022
Pubblicità

4' di lettura

Aumenta di ora in ora il numero di aziende dell’industria della moda e del lusso che annunciano donazioni o iniziative solidali per finanziare le attività dell’Unhcr, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, che ha lanciato un appello per l'emergenza Ucraina.

Tra le iniziative più recenti, quella di Giorgio Armani: il gruppo ha donato 500mila euro a Unhcr e ha annunciato una donazione di capi di prima necessità destinati ai profughi che saranno distribuiti attraverso la Comunità di Sant'Egidio, già presente e attiva nelle zone di confine. I dipendenti del gruppo, inoltre, avranno la possibilità di dare il proprio personale contributo partecipando alle fasi di preparazione delle spedizioni.

Pubblicità

Louis Vuitton ha predisposto una donazione di un milione di euro all’Unicef, altra agenzia Onu per la tutela dei diritti dell’infanzia, per aiutare i bambini e le famiglie coinvolte dal conflitto, e ha attivato un link per invitare a fare donazioni, indicando anche le aree di intervento dell’Unicef.

Coin, da parte sua, ha raccolto l’appello di Save the Children per raccogliere 19 milioni di dollari a supporto dei bambini e delle famiglie costrette alla fuga: a partire dal 4 marzo, i clienti Coin potranno dare il loro contributo donando alle casse di tutti i punti vendita dell'insegna anche solo 1€ al fondo emergenze attivato da Save the Children.

Versace ha indicato sul suo profilo Instagram un link per fare donazioni al World Food Programme, in linea con quanto annunciato dal gruppo Capri Holdings, di cui fa parte, che ha già effettuato una donazione di entità non specificata al programma.

Lvmh dona 5 milioni alla Croce Rossa Internazionale

«Il gruppo sta monitorando da vicino la tragica situazione in Ucraina e sta dalla parte di coloro che sono colpiti da questa guerra. Tra le donazioni (per ora) più massicce a sostegno dell’emergenza in Ucraina c’è quella annunciata su Instagram dal gruppo francese Lvmh: 5 milioni di euro alla Croce Rossa Internazionale. Il gruppo si sta occupando di assistere i 150 dipendenti che lavorano in loco, insieme alle loro famiglie.

Camera della moda italiana risponde all’appello Unhcr

Pronta risposta all’appello dell’Unhcr anche da parte della Camera della moda italiana , l’associazione che organizza, tra i molti eventi, le quattro fashion week di Milano e che destinerà al progetto dell’Agenzia One i contributi derivati dalla sala sfilata della settimana della moda donna appena conclusa. «La moda costruisce ponti, promuove l'unione tra le persone e lo scambio culturale, diffonde valori di inclusione – commenta Carlo Capasa, Presidente della Camera della moda –. In questi giorni di crisi internazionale è importante ricordare come ciascuno possa contribuire alla costruzione di un mondo migliore ed un futuro sostenibile e solidale. La nostra attenzione è rivolta a tutte le persone che soffrono». All’iniziativa hanno aderito anche Prada, Missoni ed Etro.

Gucci e Valentino sostengono l’agenzia Onu per i rifugiati

Valentino, in linea con quanto fatto dalla Camera nazionale della moda, ha stanziato mezzo milione di euro per sostenere l’Unhcr. I fondi andranno a sostenere la popolazione Ucraina e l’agenzia Onu sotto forma sia di aiuti economici sia di beni come coperte, materassi, tende, sacchi a pelo, acqua, articoli per l’igiene e lampade ad energia solare. Anche Gucci ha annunciato una donazione di 500mila dollari all’Unhcr attraverso Chime for change, la campagna globale di Gucci nata nel 2013 per raccogliere, unire e rafforzare le voci a sostegno della parità di genere.

L’impegno della Fondazione Otb

«Nessuna guerra è giustificata perché colpisce in primis civili inermi senza nessuna colpa, e le prime vittime sono sempre le stesse, donne e bambini – spiega Arianna Alessi, vicepresidente di Otb Foundation –. Collaboriamo da lunga data con l’Unhcr a progetti di supporto ai rifugiati e agli sfollati nel mondo, in Afghanistan come in Mozambico. È l'organizzazione di riferimento nelle emergenze internazionali con presenza capillare che aiuta concretamente i rifugiati, sapendo come muoversi in maniera efficace e coordinata. La crisi è purtroppo in continua evoluzione – aggiunge Arianna Alessi –. Siamo in contatto anche con le organizzazioni che stanno gestendo l'arrivo delle persone in fuga dall'Ucraina verso il nostro Paese per aiutarle ad assicurare loro un'integrazione più rapida e completa possibile».

Il piano di solidarietà del gruppo L’Oréal

La multinazionale francese della cosmetica ha avviato un piano di solidarietà con le Ong locali e internazionali per supportare i profughi. Ha donato un milione di euro per la causa attraverso L’Oréal Fund for Women. Un primo camion ha distribuito prodotti per l’igiene personale ai rifugiati e ne donerà altri 300mila nelle prossime settimane. Ancora, il gruppo sta aiutando i suoi 326 impiegati ucraini e le loro famiglie con i quali è in costante contatto e, per quelli che hanno deciso di abbandonare il Paese, ha avviato un meccanismo di sostegno attraverso le sue organizzazioni locali nelle aree confinanti.

I numeri dell’esodo

Più di 600 mila rifugiati hanno già attraversato le frontiere dell'Ucraina in cerca di sicurezza nei paesi confinanti, ma i numeri crescono di ora in ora. L’Unhcr è presente con il suo personale in Ucraina, dove ha pre-posizionato scorte di beni di prima necessità che vengono distribuiti compatibilmente con le condizioni di sicurezza sul terreno, estremamente ridotte in questa fase anche per il personale umanitario.

Il ruolo dell’Unhcr nel mondo

L'agenzia Onu per i rifugiati ha una presenza di lunga data anche in Polonia, Romania, Moldavia e Ungheria, dove in queste ore sta supportando i Governi nell'accoglienza e assistenza ai rifugiati e coordinando la risposta all'emergenza da parte delle diverse agenzie delle Nazioni Unite e delle Ong.«Ringraziamo Otb Foundation per essere al nostro fianco anche in questa ennesima drammatica crisi – aggiunge Chiara Cardoletti, Rappresentante Unhcr per l'Italia, la Santa Sede e San Marino –. In questo momento, come in tutte le emergenze umanitarie, il ruolo del settore privato è fondamentale in quanto poter contare su un sostegno finanziario immediato ci consente di agire rapidamente e salvare vite umane, è una corsa contro il tempo. La situazione è molto fluida e cambia di ora in ora ma, finche' le condizioni di sicurezza ce lo consentiranno, noi rimarremo in Ucraina per garantire assistenza umanitaria ovunque sia necessario e possibile».

Link per contribuire a donare a Unhcr

Link per informazioni sulla crisi in Ucraina

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy