Ecco l’espressione di Berlusconi all’uscita dalla sede di Fratelli d’Italia dopo incontro con Meloni
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Prima lo scontro a distanza con Giorgia Meloni a causa dell’appunto scritto a mano in cui definiva la leader di Fratelli d’Italia, «supponente, prepotente, arrogante e offensiva», e la successiva pacificazione con l’incontro o vertice di pace tra i due nella sede romana di FdI a Via della Scrofa, ottenuta grazie a un’attività diplomatica tutt’altro che semplice condotta dal pontiere di sempre, Gianni Letta. E che ha consentito di riavviare il confronto politico necessario alla nascita del nuovo governo.
Poi, in queste ultime ore, i due interventi pesanti ai gruppi di Fi al Senato e alla Camera. A Montecitorio, hanno raccontato i presenti, il Cavaliere ha rilanciato la candidatura di Elisabetta Casellati alla Giustizia (candidatura sulla quale - ha poi detto - c’è anche l’accordo con Meloni) e ricordato i suoi rapporti con Putin ammettendo di aver avuto in regalo dal presidente russo diverse bottiglie di vodka per il suo compleanno.
Quindi, il “giallo” politico: prima la ricostruzione viene smentita nettamente dal suo entourage. Gli stretti collaboratori di Berlusconi negano decisamente l’interpretazione che accredita la «presunta ripresa» dei rapporti con il presidente russo spiegando che l’ex premier in realtà ha raccontato ai parlamentari una vecchia storia relativa ad un episodio risalente a molti anni fa, al 2008. Poi, la pubblicazione da parte dell’agenzia di stampa LaPresse, sul proprio sito, dell’audio catturato in occasione dell’incontro tra il Cavaliere e i parlamentari di Forza Italia. Infine, l’ennesimo capitolo della storia. Una nota di Forza Italia pubblicata in serata ricorda che «la posizione di Forza Italia e del Presidente Silvio Berlusconi rispetto al conflitto ucraino e alle responsabilità russe, è conosciuta da tutti, è in linea con la posizione dell'Europa e degli Stati Uniti, ribadita in più e più occasioni pubbliche. Non esistono né sono mai esistiti margini di ambiguità».
«I ministri russi - si sente nell’audio pubblicato da LaPresse - hanno detto che siamo già in guerra con loro perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina. Però sono molto, molto, molto preoccupato. Ho riallacciato un po’ i rapporti con il presidente Putin, un po’ tanto, nel senso che per il mio compleanno mi ha mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima. Gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce. Sono stato dichiarato da lui il primo dei suoi cinque veri amici».
Sempre secondo quanto riportato da LaPresse, Berlusconi avrebbe confidato di essersi già pentito dello scranno ottenuto al Senato. «Ho anche atteso per accettare l’incarico al Senato, ma forse mi sono già pentito - avrebbe detto ai deputati azzurri -, perchè ritenevo di essere più utile al mio paese restando a lavorare nel Partito popolare europeo, in Europa. Tenete presente che sono stato io a raddoppiare l’importo» per l’Italia del Pnrr.
Infine, nella ricostruzione di LaPresse anche un passaggio sul vertice della riconciliazione con la premier in pectore Meloni. «Ieri (lunedì 17 ottobre, ndr) con la signora abbiamo parlato anche di ministri, che erano quattro e sono saliti a cinque. Ma io ho insistito perché la Lega ha già avuto qualcosa più di noi perché la signora Meloni si è tenuta la presidenza del Senato, e io le ho detto che deve imparare da capo di un governo almeno ad usare il condizionale. Quando parli dei tuoi alleati dovresti dire “il Senato mi piacerebbe tenerlo per Fdi” e non “il Senato è mio”, perché così non si fa. Io ho fatto quattro volte il presidente del Consiglio, e il presidente del Consiglio deve essere aperto e generoso nei confronti degli alleati se vuol tenere unita la coalizione. La presidenza della Camera l’ha data alla Lega e, da che mondo è mondo, in Italia la presidenza del Senato vale due ministeri per chi non ce l'ha, vale un ministero la presidenza della Camera. Quindi noi gli abbiamo chiesto tre ministeri, mi ha riso in faccia, ne ho chiesti due, ha riso ancora, ne ho chiesto uno, ha detto ok. Questa è la situazione che ho trovato».
Il Pd attacca la nuova maggioranza e l’accusa di promuovere posizioni sempre più ambigue nei confronti della Russia. «Non è folklore, non sono battute. Da parte della nuova maggioranza è in corso un pericoloso spostamento dell’Italia verso una posizione di sempre maggiore ambiguità nei confronti della Russia. #Russia. #Berlusconi #Fontana #FreeUkraine». Così su twitter il segretario dem Enrico Letta.
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