di Valentina Melis e Claudio Tucci
Dl Lavoro, Calderone: "Nuovo taglio cuneo e assegno di inclusione"
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Addio al Reddito di cittadinanza, che cesserà di esistere a fine anno. Da gennaio 2024 debutta l’Assegno di inclusione, che potrà essere richiesto da nuclei familiari con disabili, minorenni od over 60. Il beneficio è fino a 6mila euro all’anno, 500 euro al mese, a cui aggiungere un contributo affitto (per locazioni regolari) fino a 3.360 euro all’anno, 280 al mese.
Ma nell’ultima versione del Dl Lavoro spunta una novità: il beneficio sale a 7.560 euro all’anno, 630 euro al mese (moltiplicati per i parametri della scala di equivalenza), se il nucleo familiare è composto da tutti over 67, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Per costoro l’eventuale contributo affitto scende però a 1.800 euro l’anno, 150 al mese. Il beneficio è erogato per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop, è rinnovato per ulteriori periodi di 12 mesi.
Un’altra novità contenuta nell’ultima bozza del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri del 1° maggio è nella nuova definizione dell’offerta di lavoro che, se rifiutata, fa perdere il sussidio. Il componente del nucleo familiare beneficiario dell’assegno di inclusione, attivabile al lavoro, è tenuto ad accettare in tutta Italia un rapporto a tempo indeterminato o a termine di durata oltre i 12 mesi; un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno; quando la retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi. Se il contratto offerto è inferiore a 12 mesi, e comunque non inferiore a un mese, il luogo di lavoro non deve essere distante più di 80 Km da casa. Per contratti di durata tra uno e sei mesi, l’Assegno è sospeso.
L’ultima bozza del Dl ritocca anche la scala di equivalenza sulla quale sono parametrati il requisito reddituale per accedere al sussidio e l’ammontare finale dell’aiuto. In pratica, si tratta di un “punteggio” associato a ciascun componente del nucleo familiare, che fa crescere la soglia di reddito ammessa o il valore del beneficio quanto più è numerosa la famiglia o più critica è la sua situazione. Nell’ultima versione, acquista un peso più rilevante la presenza di un ulteriore componente con disabilità o non autosufficiente (che “vale” da solo 0,5 punti).
La soglia dell’Isee familiare per accedere sarà di 9.360 euro (in linea con quella del reddito di cittadinanza).
Valentina Melis
redattore
Claudio Tucci
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