di Davide Madeddu
(Adobestock)
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In Sardegna la carica delle rinnovabili fa 300. Si tratta delle richieste presentate dalle società energetiche sia alla Regione sia al ministero per l’installazione o costruzione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. A sottolineare il dato è stato l’assessore all’Ambiente Marco Porcu che, con la collega all’Industria Anita Pili, ha partecipato alla seduta della commissione Attività produttive, riunita proprio per affrontare la questione legata alle problematiche connesse con le numerose richieste che arrivano alle Istituzioni per la realizzazione di parchi eolici in aree di particolare pregio o di rilevanza culturale.
«Ne arrivano circa 30 o 40 a settimana - ha detto l’assessore - su questi progetti la Regione può esprimere solo un parere non vincolante. Questo prevede il Decreto Draghi. La Giunta vuole evitare che questi impianti arrechino danni all’ambiente. Serve fare chiarezza coinvolgendo i comuni nei cui territori ricadono gli interventi. Ora c’è molta confusione, occorrerebbe capire, prima di tutto, qual è il fabbisogno assegnato alla Sardegna per la produzione di energia e in base a quello pensare a una pianificazione con l’individuazione delle aree idonee».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la responsabile dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente che ha rimarcato il «no a una procedura calata dall’alto»: «Siamo pronti a dare il nostro contributo per la transizione energetica ma questo non può essere fatto senza tener conto della realtà locali», ha aggiunto. «Ora, finalmente, abbiamo notizia di una bozza che a metà giugno sarà consegnata dal Ministero alla Conferenza Stato Regioni. In base a quel documento si potrà fare un ragionamento compiuto».
A manifestare contro la realizzazione di nuovi parchi eolici sono state le amministrazioni comunali di diversi centri che anche recentemente hanno annunciato azioni di protesta e mobilitazioni. Una delle ultime iniziative di protesta riguarda il progetto per la realizzazione si un parco nei territori di Barumini, Escolca, Gergei, Las Plassas e Villanovafranca. Qualche mese fa analoghe proteste si sono registrate anche per il progetto di Gomoretta contro cui si è schierata sia la Regione sia le comunità locali. A guidare una serie di iniziative anche il gruppo di intervento giuridico
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