di Francesco Prisco
Ed Sheeran accusato di plagio lascia il tribunale di Manhattan
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Aveva minacciato di lasciare la musica in caso di verdetto contrario. E invece i fan possono tirare il proverbiale sospiro di sollievo: Ed Sheeran ha vinto la causa di plagio intentatagli dagli eredi del co-autore di Let’s get it on, superclassico di Marvin Gaye che sarebbe stato troppo «simile» alla sua Thinking out loud. Dopo un processo durato due settimane, una giuria di Manhattan ha stabilito che Sheeran non ha violato il copyright. La decisione segna il culmine di una battaglia durata anni tra l’artista britannico e gli eredi di Ed Townsend che ha co-scritto il brano del 1973.
Gli eredi di Townsend, in una causa inizialmente intentata nel 2016, accusavano Sheeran di aver copiato elementi della canzone di Marvin Gaye nel suo brano pubblicato nel 2014. La testimonianza finale è stata ascoltata in tribunale mercoledì: il giudice della Corte distrettuale degli Stati Uniti Louis Stanton ha detto a una giuria di Manhattan che «la creazione indipendente è una difesa completa, non importa quanto sia simile la canzone».
La dichiarazione di Stanton segue un lungo scambio di prove in cui entrambe le parti hanno discusso sulla somiglianza di un’altra canzone con Thinking Out Loud: Georgy Girl, un successo del 1967 del gruppo folk-pop australiano The Seekers. Georgy Girl è stata addotta come ulteriore prova da Lawrence Ferrara, un esperto musicologo chiamato dal team di Sheeran, per dimostrare che Let’s Get It On e Thinking Out Loud utilizzano una progressione di accordi comune. Ferrara avrebbe detto ai giurati che Thinking Out Loud utilizza accordi e ritmi che sono «elementi costitutivi» comuni della musica pop. Ergo: non ci fu plagio.
Francesco Prisco
Redattore
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