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Coronavirus oggi. Amazon offre ai dipendenti la possibilità di lavorare in sede 3 giorni a settimana

Coronavirus: bollettino del 9 giugno 2021

Le notizie sul coronavirus di giovedì 10 giugno in tempo reale

10 giugno 2021
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Brasile verso lo stop alle mascherine per chi è vaccinato

Il presidente del Brasile Jair Bolsonaro fa sapere che il ministero della salute sta preparando una misura che consentirà alle persone vaccinate o guarite dal Covid di non indossare più le mascherine. Il presidente Brasiliano che si era opposto a chiusure zone rosse nonostante il suo paese fosse alle prese con una delle seconde ondate più letali del mondo ha detto in un discorso che le quarantene riguarderanno solo per le persone infette. Parlando a un evento sul turismo, ha detto che la pandemia ha messo il settore turistico brasiliano in «terapia intensiva», ma adesso si sta riprendendo.

Locatelli: «Morte della ragazza dolore per il Paese. È in corso una riflessione»

«La notizia della morte della ragazza è un dolore per tutti noi, per il Paese, esprimo cordoglio per la famiglia». A parlare è Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts che, ancora una volta, si trova a commentare un tragico evento avverso legato all’uso del vaccino AstraZeneca. Un preparato che, secondo Locatelli, «è noto che può dare quei fenomeni di trombosi in sede inusuale associati a un abbassamento delle piastrine. Proprio per questa ragione era già stata espressa una raccomandazione per un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età, perché lì il rapporto tra i benefici ed eventuali rischi era particolarmente favorevole. È chiaro che adesso lo scenario epidemiologico del Paese è cambiato perché fortunatamente, grazie soprattutto alle vaccinazioni siamo in una fase assai più favorevole. E quindi come già era stato sottolineato la valutazione del rapporto per le differenti fasce di età è anche condizionata dallo scenario epidemiologico. Si è aperta questa riflessione all’interno del Cts, anche confrontandoci con l’Aifa, nelle prossime ore, probabilmente domani, arriveremo a un parere che verrà opportunamente diffuso. Nessuno deve dubitare che vengano minimamente sottovalutati i segnali di allerta rispetto ai profili di sicurezza. Si tiene conto di tutte le variabili».

Amazon offre ai dipendenti la possibilità di lavorare in sede 3 giorni a settimana

Amazon ha comunicato che ad alcuni dipendenti aziendali sarà offerta la possibilità di tornare in ufficio per tre giorni a settimana e lavorare in remoto per gli altri due giorni.
I dipendenti in ruoli di prima linea come gli ingegneri hardware continueranno a lavorare sede, ha detto Amazon. Amazon darà anche ai dipendenti la possibilità di lavorare fino a quattro settimane all’anno completamente in remoto. Apple e Google hanno preso decisioni simili negli ultimi mesi.

La Sicilia sospende AstraZeneca sotto i 60 anni

La Sicilia sospende il vaccino AstraZeneca in via cautelativa sotto i 60 anni. La decisione emerge da una circolare che porta la firma del dirigente generale del dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico ad interim della Regione Siciliana Mario La Rocca.

Oxfam ed Emergency: 27 e Commissione ascoltino Parlamento Ue, sospendere i brevetti

«I Paesi membri dell’Ue e la Commissione devono ascoltare il Parlamento europeo che ha votato oggi una risoluzione che richiede la sospensione della tutela dei diritti di proprietà intellettuale, delegittimando politicamente le iniziative intraprese in precedenza dalla Commissione europea».

Così Sara Albiani, policy advisor su salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, Presidente di Emergency, membri dalla People's Vaccine Alliance (PVA), una coalizione mondiale di organizzazioni e attivisti. In questo momento, si legge nella nota, «l'egoismo dei Paesi del G7 è infatti l'ostacolo maggiore» per mettere fine alla pandemia di Covid-19.

«L’inadeguatezza dimostrata finora dal Covax e il ritardo dei governi nell’adottare una decisione definitiva al problema della disuguaglianza nell’accesso ai vaccini contro il Covid si stanno traducendo in un aumento dei contagi in Africa ancora sottostimato - hanno aggiunto Sara Albiani, policy advisor su salute globale di Oxfam Italia e Rossella Miccio, Presidente di Emergency - Secondo il report epidemiologico settimanale dell’OMS, mentre i casi positivi continuano a diminuire in gran parte del mondo (l’Europa ha visto un calo del 17% negli ultimi sette giorni, e il sud-est asiatico addirittura del 30%), in 14 Paesi africani sono in aumento costante. Uganda e Zambia hanno riportato il numero più alto di nuovi casi con rispettivamente il 137% e il 191%».

Biden conferma, doneremo 500 mln dosi Pfizer a Paesi poveri

Oggi, annuncio che gli Stati Uniti doneranno mezzo miliardo di dosi di vaccino Pfizer a 92 Paesi a reddito basso e medio-basso. Questi vaccini di Pfizer salveranno milioni di vite nel mondo e saranno prodotti negli Stati Uniti”. Lo ha annunciato il presidente Joe Biden, confermando le indiscrezioni delle ultime ore. La Casa Bianca ha poi specificato che questi vaccini saranno prodotti in Michigan, Kansas, Missouri, Connecticut e Massachusetts e che le consegne inizieranno ad agosto.
Si tratta di una “tappa storica” nella lotta contro la pandemia, ha detto Biden. “Il nostro dovere umanitario è di salvare più vite possibili” ha aggiunto, “è anche nell’interesse degli americani”. Pfizer aveva già confermato l’accordo, affermando che 200 milioni di dosi saranno consegnate quest’anno e 300 milioni lo saranno nella prima metà del prossimo anno. Tutte queste dosi saranno donate attraverso Covax, l’iniziativa globale avviata per aiutare i Paesi più poveri.

PagoPa, App Io sicura, presto operativa per Green Pass

“L’App IO è sicura e presto sarà operativa per il Green Pass”. A sottolinearlo è la società PagoPa. “In relazione al comunicato odierno del Garante per la protezione dei dati personali sulle Certificazioni verdi Covid-19, in cui si afferma che il funzionamento dell'App IO prevede ’un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es. transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze)’, la società PagoPA smentisce l'affermazione del comunicato sopra riportata” si legge nella nota diffusa da PagoPa e Mitd. “A riprova, lo stesso Garante ha dato parere favorevole a tutti i servizi esposti sull'App IO fra cui il Cashback e il Bonus Vacanze, che restano attivi per milioni di cittadini, proprio perché essa opera nel pieno rispetto del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (Gdpr)” continua la nota. “La società PagoPA, insieme al Dipartimento per la trasformazione digitale, sta esaminando i dettagli tecnici e giuridici del provvedimento per ogni opportuna iniziativa e, con spirito collaborativo e determinato, ha avviato un tavolo con le strutture del Garante per portare celermente il Green Pass su App IO, nell'interesse dei milioni di cittadini italiani utilizzatori della stessa app” chiarisce la nota

In Spagna 624.000 dosi in un giorno, nuovo record

Nuovo record di vaccinazioni contro il covid in 24 ore in Spagna: secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità, ieri sono state somministrate 624.261 dosi. Il record precedente, battuto a metà maggio, era stato di 611.767 dosi. Nel Paese iberico si continua a chiamare le persone per vaccinarsi in stretto ordine d’età: nelle ultime settimane, le due fasce in cui si è accelerato di più sono state quella di persone tra i 59 e i 50 anni (l’80,6% ha già una dose, il 32% ha completato il ciclo) e tra i 49 e 40 anni (una dose per il 23,7%, ciclo completo per il 10,4%). Mentre in Spagna la percentuale di completamente vaccinati tra gli over 70% sfiora il 100%, in Italia questa percentuale è più bassa (83,39% per gli over 80, 39,1% per la fascia 79-70) anni, mentre ci sono più vaccinati tra le persone al di sotto dei 50 anni, anche nelle categorie di under 40 e under 30, secondo i dati ufficiali dei due governi messi a confronto.

Il Cile autorizza il vaccino Johnson & Johnson

L’Istituto di Sanità pubblica (Isp) del Cile ha autorizzato l’uso in emergenza del vaccino monodose contro il coronavirus Janssen del laboratorio Johnson & Johnson per le persone di età superiore ai 18 anni. Lo riporta il sito d’informazione Emol. Con questa autorizzazione, Janssen diventa il quinto preparato autorizzato nel Paese sudamericano, dopo Pfizer, Coronavac (Sinovac), AstraZeneca e CanSino. «Il vaccino di Janssen è disponibile attraverso il meccanismo Covax dell’Oms, ed è proprio questa condizione che ci consente di omologare questa autorizzazione per essere parte del Piano nazionale di immunizzazione contro il covid-19 in Cile», ha affermato il direttore dell’Isp, Heriberto García, sottolineando che questa condizione apre la possibilità di autorizzare altri vaccini, come Moderna e Sinopharm. Il ministero della Salute del Cile prevede che il vaccino Janssen sarà disponibile nel Paese dal mese di luglio, con una spedizione iniziale di 500mila dosi.

Morta 18enne affetta da trombosi dopo AstraZeneca

È morta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica al San Martino di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso e operata per la rimozione del trombo e ridurre la pressione intracranica. Era stata vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio nell’open day per gli over 18. «Purtroppo, poche ore fa, Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere -dice la sindaca di Sestri Valentina Ghio. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla».

Calabria, piattaforma di prenotazione aperta ai turisti

La Calabria apre le porte ai turisti in sicurezza: la piattaforma di prenotazione del vaccino anti-Covid è ora accessibile anche ai non residenti. Quanto annunciato, poche settimane fa, dal commissario alla sanità calabrese Guido Longo è ora operativo. In fase di prenotazione, qualora il cittadino non riuscisse ad accedere alla piattaforma, il sistema mostrerà una finestra pop up informativa e consentirà all’utente di effettuare la preadesione mediante il pulsante «Richiedi Abilitazione». I propri dati verranno verificati nelle 24-48 ore. Successivamente, si potrà accedere alla piattaforma ed effettuare la prenotazione per la vaccinazione.

Ue: discutiamo sull’opzione per 100 milioni di dosi di Johnson & Johnson

L’esercizio delle opzioni per acquistare a livello Ue ulteriori 100 milioni di dosi del vaccino anti-Covid di Janssen (Johnson & Johnson) «viene discusso con gli Stati membri e con l’azienda» nel comitato direttivo. «Le discussioni sono in corso e non possiamo dare altri dettagli al momento». Lo dice un portavoce della Commissione, secondo le quali l’Ue avrebbe lasciato passare la scadenza per comprare ulteriori 100 milioni di dosi e non avrebbe ancora deciso se esercitare l’opzione per acquistarne altri 100 milioni. L’accordo di acquisto anticipato siglato dalla Commissione con la multinazionale americana nell’ottobre 2020 prevedeva l’acquisto di dosi per vaccinare 200 milioni di persone, con l’opzione di rilevare ulteriori dosi per altri 200 milioni di persone. Il vaccino di Janssen è l’unico tra quelli approvati finora dall’Ema a essere monodose ed è basato su un vettore virale, un adenovirus inattivato, una tecnica simile a quella adottata da AstraZeneca per il suo Vaxzevria.

Aifa: 66.258 reazioni avverse, il 90% non è grave

«Il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria è in linea con quanto osservato a livello europeo (1 caso ogni 100mila prime dosi somministrate, nessun caso dopo seconda dose), prevalentemente in persone con meno di 60 anni». È quanto si legge nel quinto Rapporto di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid-19 dell’Aifa. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.

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(Ansa)

Tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021, per i quattro vaccini in uso sono pervenute 66.258 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100mila dosi), di cui circa il 90% sono riferite a eventi non gravi come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le reazioni segnalate - si legge nel report - insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (83% dei casi). Le segnalazioni gravi corrispondono al 10,4% del totale, con un tasso di 21 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty (71,8%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68,7% delle dosi somministrate) e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria di AstraZeneca (24% delle segnalazioni e 20,8% delle dosi somministrate), al vaccino di Moderna (3,9% delle segnalazioni e 9% delle dosi somministrare) e al vaccino Janssen-gruppo J&J (0,3% delle segnalazioni e 1,5% delle dosi somministrate).

Il Giappone allenta le restrizioni, ma non ancora a Tokyo

Il governo giapponese si appresta a sospendere lo stato definito di «quasi emergenza» in tre prefetture del Paese, in linea con il calo delle infezioni da Covid e l’abbassamento del tasso di criticità delle strutture ospedaliere. Le restrizioni in Gunma, Ishikawa e Kumamoto verranno rimosse a partire da lunedì, mentre si attende la prossima settimana per altre cinque prefetture, Saitama, Chiba, Kanagawa, Gifu e Mie, così come i 10 territori più colpiti - tra cui Tokyo e Osaka - dove è in vigore la versione completa dello stato di emergenza fino al 20 giugno. La differenza tra i due provvedimenti si basa essenzialmente sull’entità delle sanzioni che vengono comminate dalle autorità alle attività commerciali che non rispettano le linee guida. La curva dei contagi da coronavirus in Giappone è in graduale flessione, con 2.046 casi a livello nazionale nelle ultime 24 ore, da una media di 6mila-7mila casi giornalieri a inizio maggio. Tokyo ha segnalato 439 infezioni, portando la media settimanale ai minimi in due mesi. Con l’inizio delle Olimpiadi previsto a poco più di un mese, e con l’avvicendarsi delle elezioni politiche in autunno, l’esecutivo sta tentando con ogni mezzo di velocizzare la campagna vaccinale dopo un flemmatico avvio.

Nel Lazio 8.142 casi positivi, 108 in terapia intensiva

Sono 8.142 gli attualmente positivi a Covid-19 nel Lazio, di cui 543 ricoverati, 108 in terapia intensiva e 7.491 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 327.563, i morti 8.242 su un totale di 343.947 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

Pubblicità: Nielsen, in aprile crescita supera l’80%

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia è cresciuto dell’82,7% nel mese di aprile rispetto all’analogo periodo precedente. Lo rende noto Nielsen che sottolinea come la raccolta da inizio anno sia cresciuta del 14,8%. Secondo Alberto Dal Sasso, Ais managing director di Nielsen, si tratta di una «ripresa robusta» che però «sconta ancora un gap rispetto all’ultimo anno di normalità, il 2019». Un divario che «potrà essere colmato nei mesi a venire, con un recupero anche dei settori che risultano tuttora in ritardo a causa della pandemia», spiega il manager.

In Calabria 78 nuovi contagi, -1 terapie intensive, +356 guariti e 6 morti

Secondo il bollettino sull'emergenza Covid-19 diffusi dal dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria, sono 78 i nuovi contagi registrati, +356 guariti, +6 deceduti (per un totale di 1.202 morti). Il bollettino, inoltre, registra -284 attualmente positivi, -279 in isolamento, -4 ricoverati e, infine, -1 terapie intensive. L'Asp di Cosenza comunica che “oggi sono stati registrati due decessi a domicilio, avvenuti rispettivamente il 6 aprile 2021 ed il 27 aprile 2021”. Un decesso avvenuto presso l’Aou Mater Domini è stato inserito nell’Asp di provenienza (Vibo Valentia).

Vaccini, in Emilia-Romagna toccata quota 3.034.967 somministrazioni

Alle 15 di oggi, sono state somministrate complessivamente 3.034.967 dosi di vaccino anti-Covid in Emilia-Romagna. Sul totale, 1.086.549 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. La campagna si estende, intanto, anche agli under 40. In Emilia-Romagna, infatti, sono aperte da oggi le prenotazioni per i 35-39enni (quindi i nati dal 1982 al 1986), dopo l’avvio, lunedì 7, di quelle per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Si procederà poi, in maniera scaglionata, in ordine anagrafico: domani, 11 giugno, toccherà ai 30-34enni, e a seguire con finestre distanziate di due o tre giorni le altre fasce di età. Ovviamente la possibilità di prenotarsi resterà sempre aperta a partire dalla data di sblocco delle finestre, per consentire a tutti coloro che lo vorranno di ricevere il vaccino.

Immunologo Mantovani, «Italia fa ancora poco per mappare varianti»

«Ci sono delle varianti che ci preoccupano. E noi dobbiamo avere la mappatura del nemico perché se non lo conosciamo non possiamo affrontarlo, è intuitivo. Io penso che questo Paese stia facendo ancora troppo poco dal punto di vista della mappatura delle varianti di Sars-CoV-2». Lo ha evidenziato Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) e professore emerito dell’Humanitas University, intervenendo a ’Timeline’ su Sky Tg24. «È importante anche - ha aggiunto lo scienziato - dire qualcosa su vaccini e varianti: vale la pena di vaccinarci, anche se è possibile che arrivi una nuova variante. In questo momento ci preoccupiamo della variante Delta» identificata in origine in India. «Io penso che valga la pena allacciare la cintura di sicurezza, perché ci sono dati che ci dicono che questi vaccini, anche se non sono disegnati per quella variante, danno una certa protezione significativa contro le varianti, soprattutto dopo la seconda dose. Quindi se andiamo in vacanza - raccomanda l’immunologo - organizziamoci in modo da farla».

In Emilia-Romagna 145 nuovi casi e quattro morti

Sono 145 i nuovi casi di positività al Coronavirus riscontrati in Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore sulla base di 19.947 tamponi, fra molecolari e antigenici. Calano i ricoveri e si contano ancora quattro morti. Dei nuovi contagiati, 51 sono asintomatici e la loro età media è di 35,5 anni: Bologna è la provincia con il maggior numero di casi (28), ma Forlì-Cesena, con 27 casi, rimane quella con l’incidenza più alta. I casi attivi tornano a scendere sotto i 10mila (sono 9.220), il 95,7% dei quali in isolamento domiciliare perché composto da malati che non richiedono cure particolari. I pazienti in terapia intensiva sono 63, sei in meno di ieri, mentre negli altri reparti Covid ci sono attualmente 335 pazienti (-25). Le quattro nuove vittime sono due donne di 64 e 69 anni in provincia di Bologna, una donna di 78 anni a Modena e una di 68 a Cesena. Dall’inizio dell’epidemia le vittime sono 13.225.

In Piemonte 137 nuovi casi e nessun decesso

Sono 137 i nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8 dopo test antigenico) in Piemonte, pari allo 0,9% di 15.959 tamponi eseguiti, di cui 9.730 antigenici. Non si è verificato nessun decesso e, quindi, il totale resta invariato a 11.666. Dei 137 nuovi casi, gli asintomatici sono 51 (37,2%). Lo comunica l’Unità di crisi della Regione, secondo cui i casi sono così ripartiti: 14 screening, 93 contatti di caso, 30 con indagine in corso; per ambito: 2 Rsa/Strutture socio-assistenziali, 15 scolastico, 120 popolazione generale. Il dato complessivo dei casi diventa, quindi, 365.899 così suddivisi su base provinciale: 29.485 Alessandria, 17.445 Asti, 11.502 Biella, 52.794 Cuneo, 28.170 Novara, 195.853 Torino, 13.689 Vercelli, 12.959 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.500 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.502 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 49 (-4 rispetto a ieri), i pazienti in area non critica sono 367(-19 in 24 ore). Le persone in isolamento domiciliare sono 2.604. I tamponi diagnostici finora processati sono 5.107.227 (+15.959 rispetto a ieri), di cui 1.679.764 risultati negativi.

38 nuovi casi in Abruzzo, nessun ricovero

Sono 38 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime ore in Abruzzo: sono emersi dall’analisi di 3.221 tamponi. I positivi hanno età compresa tra 7 e 84 anni; quelli con età inferiore ai 19 anni sono 5, di cui 4 residenti in provincia di Chieti e 1 in provincia di Pescara. Il bilancio dei pazienti deceduti registra un nuovo caso e sale a 2.499. E’ morto un 87enne della provincia di Chieti. Gli attualmente positivi sono 1652 (-453 rispetto a ieri): 81 pazienti (invariato rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 4 (invariato rispetto a ieri con 0 nuovi ingressi) in terapia intensiva, mentre gli altri 1567 (-183 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 70.248 dimessi/guariti (+489 rispetto a ieri).Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 1.143.452 tamponi molecolari (+3.221 rispetto a ieri) e 474.650 test antigenici (+1.586 rispetto a ieri). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 0.8 per cento. Finora in Abruzzo ci sono stati 74.399 casi complessivi di Covid-19: 18.842 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+11 rispetto a ieri), 19.354 in provincia di Chieti (+17), 18.158 in provincia di Pescara (+23), 17.315 in provincia di Teramo (+1), 592 fuori regione (-2) e 138 (-13) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Ue, vaccino CureVac in ritardo? «Contatti con azienda, tranquilli su target piano»

La Commissione Europea è «in contatto» con CureVac, la biotech di Tubinga che ha sviluppato un terzo vaccino anti-Covid a Rna messaggero, la tecnologia utilizzata anche da BioNTech/Pfizer e Moderna, la cui approvazione però, attesa inizialmente per maggio, potrebbe slittare ad agosto, stando a indiscrezioni di stampa dalla Germania, dove CureVac è nata. In ogni caso, un ritardo dell’arrivo di ’CVnCoV’, il nome del farmaco, sul mercato non sarebbe un problema per il raggiungimento del target vaccinale che l’Ue si è data. Lo ha spiegato il portavoce della Commissione Europea per la Salute, Stefan de Keersmaecker, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Il vaccino anti Covid di CureVac, ha detto de Keersmaecker, «viene esaminato dall’Ema. Per quanto riguarda il dispiegamento delle vaccinazioni, noi riteniamo che verrà consegnato un numero sufficiente di dosi per raggiungere il 70% della popolazione adulta dell’Ue» vaccinata entro fine luglio. «In ogni caso - ha aggiunto - è una cosa su cui continuiamo a lavorare con i produttori con cui abbiamo accordi di acquisto anticipato e nel comitato direttivo. Siamo in contatto con tutte le compagnie con cui abbiamo firmato accordi, anche con CureVac, per discutere dello stato delle cose, delle consegne e di tutto il resto», ha concluso.

Hahn, a giugno ok Bruxelles ad oltre dieci Pnrr nazionali

«Credo che nel corso di questo mese adotteremo più di dieci piani di rilancio nazionali, motivo per cui andiamo sui mercati già a giugno, per avere il pre-finanziamento disponibile» per tutti a luglio, quando saranno firmati gli accordi finanziari con gli stati membri: lo ha detto il commissario al bilancio Johannes Hahn, nel corso di una tavola rotonda ristretta con alcuni giornalisti sul Recovery.

In Valle d’Aosta 8 nuovi casi e nessun decesso

Sono 8 i nuovi casi al coronavirus in Valle d’Aosta, 11.649 in totale. Resta invariato a 472 il numero dei decessi. Gli attuali positivi ammontano a 116 (-2) e i guariti a 11.061 (+10). Sono 412 in più nelle ultime 24 ore i tamponi, 133.343 dall’inizio della pandemia. È quanto emerge dal bollettino della Regione.

Green Pass: parere favorevole del Garante della privacy

Parere favorevole del Garante privacy sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi. Il green pass, introdotto dal decreto legge “Riaperture” per consentire gli spostamenti tra Regioni e l’accesso a eventi pubblici e sportivi, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose. L’Autorità ricorda la necessità di individuare con chiarezza, in sede di conversione in legge del decreto, i casi in cui può essere chiesto all’interessato di esibire la certificazione verde per accedere a luoghi o locali. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO.

Galli (Sacco): «Il vaccino non basta, serve test per sapere se c’è risposta»

«Da medico io non mi accontenterei su molte persone e soprattutto sui fragili e sui sovraesposti di avere il vaccino come panacea definitiva di tutti i mali: io devo anche sapere se hanno risposto al vaccino queste persone». Lo ha detto Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. «Per saperlo - ha sottolineato però Galli - dovrei avere un’agilità nell’utilizzo dei test che non siano soltanto un patrimonio in mano ai privati. Io da medico voglio avere questa possibilità nel pubblico e garantita. Perché ho bisogno di sapere se il signore che ha un problema serio di immunodepressione ha risposto o no al vaccino per potermi regolare su cosa devo fare con lui».

Al Bambin Gesù primo trapianto pediatrico al mondo da donatore positivo al Covid

Effettuato per la prima volta al mondo in ambito pediatrico al Bambino Gesù un trapianto d'organo da donatore positivo al SARS-CoV-2 a paziente negativo. Il ragazzo di 15 anni, che ha ricevuto un nuovo cuore, è stato trattato con anticorpi monoclonali per eliminare il rischio che potesse sviluppare il Covid-19. L'intervento ha richiesto autorizzazioni speciali sia da parte del Centro Nazionale Trapianti (CNT) che dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). In 2 settimane, dal 4 al 19 maggio, i professionisti del Dipartimento di Cardiochirurgia, Cardiologia e Trapianto Cuore Polmone dell'Ospedale hanno effettuato in tutto 6 trapianti di cuore.

Usa: sussidi pandemia, 50% potrebbe essere stato rubato da gruppi criminali

Gruppi criminali, molti dei quali riconducibili a Paesi stranieri, potrebbero aver rubato fino a metà dei sussidi di disoccupazione elargiti nell’ultimo anno per la pandemia di coronavirus negli Stati Uniti, per una cifra che potrebbe aver facilmente raggiunto i 400 miliardi di dollari, secondo stime riferite dal sito di informazione Axios. Secondo Haywood Talcove, amministratore delegato di LexisNexis Risk Solutions, almeno il 70% dei soldi rubati sarebbe ora all’estero, molto probabilmente finito nelle mani di bande criminali in Cina, Nigeria, Russia e altri Paesi.

Covid, Istat: sempre più giovane l’età dei casi segnalati

Considerando le caratteristiche demografiche dei casi, nel primo quadrimestre 2021 si conferma un numero leggermente più elevato di persone di sesso femminile (51%, nell’intero 2020 52%); per quanto riguarda l’età, il 12% dei casi ha meno di 14 anni, il 17% ha una età compresa tra i 15 e i 29 anni, il 52% tra i 30 e i 64 anni, il 20% oltre i 65 anni. Lo sottolinea il rapporto congiunto Istat-Iss sulla mortalità in Italia durante la pandemia. Appare evidente, dunque, un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nei primi quattro mesi del 2021 della popolazione più anziana e un abbassamento dell’età dei casi segnalati: la classe di età 0-49 ora rappresenta il 58% dei casi segnalati rispetto al 52% dell’intero anno 2020. La classe di età mediana dei casi confermati di infezione da SARS-CoV-2 nei primi 4 mesi del 2021 è scesa a 40-44 anni, mentre per quelli segnalati entro il 31 dicembre 2020 era 45-49 anni.

Fontana: Italia si attivi subito per Green pass

«L’Italia deve partire con la massima sollecitudine. In quanto Paese attrattivo e mèta turistica, abbiamo bisogno di questa opportunità che dà una libertà in più a chi sceglie di venire da noi per le vacanze». Così in merito all’approvazione in sede europea del Green pass, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a margine dell’inaugurazione dell’elisoccorso dell’ospedale San Matteo di Pavia.

Istat, -95% rischio morte a 7 settimane da prima dose

Il rischio di decesso per Covid si riduce del 95% a partire dalla settima settimana dopo la somministrazione della prima dose di vaccino. Lo rivela il nuovo rapporto Istat-Iss sull’incidenza della pandemia in Italia. Analizzando il primo quadrimestre del 2021, il documento spiega che «la vaccinazione ha portato a una notevole riduzione del rischio di morte a meno di due mesi dalla prima dose del vaccino».

Iran, superati i 3 milioni di casi

L’Iran ha superato oggi la soglia dei tre milioni di casi accertati di Covid-19 dall’inizio della pandemia (3.003.112). Secondo il ministero della Salute di Teheran, i casi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 12.398, mentre le vittime ammontano a 153, diventando in tutto 81.672. La diffusione del coronavirus nella Repubblica islamica risulta comunque in calo rispetto ai picchi registrati ad aprile, dopo le vacanze per il Capodanno persiano, stando ai dati ufficiali, che secondo molti esperti restano tuttavia sottostimati. La campagna vaccinale di Teheran, iniziata ufficialmente a febbraio con il siero russo Sputnik V, prosegue nel frattempo a rilento, anche per la scarsità di dosi a disposizione. Secondo le autorità, le dosi somministrate sono 4,5 milioni, di cui poco più di 600 mila richiami. L’Iran denuncia da tempo difficoltà nell’acquisto di vaccini e medicine a causa delle sanzioni Usa. Intanto, in un Paese in pieno campagna per le presidenziali del 18 giugno, alcune manifestazioni elettorali sono finite nel mirino delle critiche per gli assembramenti registrati. Secondo l’Irna, oltre 50 mila persone hanno affollato ieri lo stadio di Ahvaz, nel sud-ovest, per un comizio del candidato conservatore Ebrahim Raisi, nettamente favorito nei sondaggi.

Istat: «Da inizio pandemia oltre 4 milioni di positivi, registrati 120.628 decessi»

«In Italia, dall'inizio dell'epidemia con evidenza di trasmissione (20 febbraio 2020) fino al 30 aprile 2021 sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrato 4.035.367 casi positivi di Covid-19 diagnosticati dai Laboratori di Riferimento regionale (data di estrazione della base dati della Sorveglianza Integrata 26 maggio 2021), di cui 1.867.940 nei primi 4 mesi del 2021, il 46% del totale. Sempre dall'inizio dell'epidemia, nel Sistema di Sorveglianza Nazionale integrato Covid-19 dell'ISS, sono stati registrati 120.628 decessi di persone positive al Covid-19 con data di evento entro il 30 aprile 2020». È quanto emerge dal rapporto Istat-Iss sull’impatto dell’epidemia Covid 19 sulla mortalità della popolazione residente nel 2020 e nel primo quadrimestre 2021.

De Luca: «Vaccino ai turisti? Non ci ho capito niente»

«Vaccino ai vacanzieri? Prima di valutare devo capire di cosa parliamo, perché non ho capito niente». Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, rispondendo a una domanda sull’apertura del commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo alla somministrazione della seconda dose di vaccino ai turisti in vacanza. «Quello che posso dire - aggiunge De Luca - è che il contributo che viene dallo Stato italiano è di danno grave ai nostri concittadini. Dallo Stato italiano in questo anno e mezzo è arrivato solo un contributo di confusione, e meno male che il lavoro lo fanno le Regioni altrimenti queste chiacchiere a ruota libera avrebbero lasciato il Paese nel disastro». Secondo De Luca «una delle poche cose in particolare che avrebbe dovuto fare lo Stato italiano era dare certezze sull’uso dei vaccini. C’è un’agenzia, l’Aifa, che è l’unica che dovrebbe parlare sul piano sanitario e non dice una parola».

Coldiretti, al via vaccini in mercati Campagna amica

Domani alle 8.30, parte la vaccinazione nella sede del mercato Campagna Amica di Marsala, in via Lungomare Mediterraneo. Si tratta della prima, importante, tappa dell’iniziativa di Coldiretti che nei prossimi giorni sarà avviata anche al mercato Campagna Amica di Trapani in via Libica e in tutte le province grazie alla convenzione firmata con l’assessorato alla Sanità per la vaccinazione nei luoghi di lavoro. Il nuovo hub, che intanto sarà operativo il venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e la domenica tutto il giorno, è un segnale importante per il lavoro e l’economia partito simbolicamente dalla città con il maggior numero di imprenditori agricoli. Ci saranno tre postazioni per l’accoglienza e due per la vaccinazione con un team di medici e infermieri.

Commissione Ue: non convinti revoca brevetti vaccini sia scelta migliore

«Prendiamo nota della risoluzione del Parlamento europeo» sulla revoca dei brevetti dei vaccini «e la stiamo analizzando. Come detto varie volte, siamo aperti a discutere qualsiasi opzione che possa estendere la produzione di vaccini. Non siamo convinti che la revoca sia la risposta immediata migliore». Così una portavoce della Commissione europea, che ricorda la la linea della ’terza via’ adottata da Bruxelles e spiega: «La settimana scorsa abbiamo presentato due proposte al Wto con cui offriamo diverse opzioni».

Il 19 giugno riapre a Valmontone MagicLand, il più grande parco divertimenti del centrosud

MagicLand, il più grande parco divertimenti del Centro Sud Italia, ( si estende su una superficie di 600.000 metri quadri e ospita oltre 17.000 piante) è pronto a ripartire in sicurezza. Dal 19 giugno al via la nuova esplosiva stagione che durerà fino al 1° novembre per far vivere esperienze indimenticabili a grandi e piccini. «Dopo una lunga attesa, siamo felici di accogliere i nostri ospiti, per una nuova stagione ricca di divertimento - spiega Guido Zucchi, amministratore delegato di MagicLand-. Quest'anno festeggiamo i dieci anni di apertura del Parco Divertimenti e vogliamo celebrarli con grandi emozioni da vivere insieme, sempre garantendo la massima sicurezza. Abbiamo infatti adottato stringenti protocolli anti Covid: misurazione della temperatura all'ingresso, distanziamento sociale a partire dalle file di accesso, igienizzazione delle mani prima di salire a bordo delle attrazioni, aree ristoro e attrazioni igienizzate ad ogni utilizzo e prenotazione dei posti per assistere agli spettacoli». Per celebrare il compleanno di MagicLand dal 3 luglio debutterà il nuovo spettacolo serale Land of Legends, che farà immergere gli ospiti nelle colonne sonore e canzoni più leggendarie della musica, con innovativi effetti speciali, fontane danzanti, straordinari giochi di luci e proiezioni olografiche, omaggiando i più amati e iconici personaggi di tutti i tempi. Le novità della stagione continuano con le tre nuove proiezioni immersive ad altissima risoluzione in 4k al Cosmo Academy Planetarium: Lune Bizzarre, un sorprendente tour di esplorazione del Sistema Solare; C'era una volta il Big Bang, l'affascinante nascita dell'Universo; Astralis, uno spettacolare viaggio tra le stelle.

Oms Europa: «Sfruttare estate per testare, sequenziare e tracciare»

I governi dovrebbero «continuare ad aprire le loro società in modo graduale e sicuro. Sfruttate il tempo in cui c’è una situazione migliore», come si prospetta l’estate in arrivo, «per aumentare ulteriormente la vostra capacità di testare, sequenziare il virus, fare contact tracing. Per essere preparati e non perdere la lezione dello scorso anno». E’ il messaggio lanciato da Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, ai governi dei Paesi dell’area, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sull’allentamento delle misure che diversi Paesi, tra cui l’Italia, stanno operando a seguito del calo dei contagi Covid.

Fedriga, superbonus 110% fondamentale per gli alberghi

«Segnali positivi li vedo. C’è voglia di vacanze e gli operatori stanno cercando di ripartire al meglio, anche con un’offerta turistica e strutture ricettive migliori del passato. Per questo dico che il superbonus del 110% per gli alberghi è fondamentale. La qualità dell’offerta ricettiva è fondamentale». Così Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni, nel corso del Forum Ansa ’Riparte il turismo, riparte l’Italia”.

In Italia primi due trapianti al mondo da donatori positivi a negativi

Sono stati eseguiti in Italia i primi due trapianti al mondo da donatori deceduti positivi al coronavirus Sars-CoV-2 su riceventi negativi e privi di anticorpi anti-Covid. In entrambi i casi i pazienti hanno ricevuto un nuovo cuore e nessuno dei due ha contratto Covid-19 dopo il trapianto. Lo rende noto il Centro nazionale trapianti (Cnt), riferendo che il primo intervento è stato effettuato a fine aprile scorso al Policlinico Sant’Orsola di Bologna su un uomo di 64 anni, mentre il secondo a metà maggio all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma su un ragazzo di 15 anni. I due riceventi, affetti da cardiopatie severe, erano in lista d’attesa urgente nazionale e hanno ottenuto l’organo grazie a una deroga concessa dal Centro nazionale trapianti ai due ospedali rispetto al programma sperimentale del Cnt: il protocollo attualmente in vigore, infatti, consente di effettuare trapianti di organi salvavita provenienti da donatori risultati positivi al coronavirus e deceduti per altre cause, ma solo su riceventi positivi al momento del trapianto o già immunizzati per malattia pregressa o per vaccinazione. «Nei casi trattati al Sant’Orsola e al Bambino Gesù, la gravità delle condizioni cliniche dei pazienti ha spinto le équipe mediche dei due centri a chiederci l’autorizzazione al trapianto anche se i riceventi erano privi di anticorpi», spiega il direttore del Cnt, Massimo Cardillo. «Abbiamo attivato immediatamente le procedure di sorveglianza infettivologica e abbiamo valutato per entrambi i pazienti che il rischio di morte o di evoluzione di gravi patologie connesse al mantenimento in lista di attesa fosse superiore all’eventuale trasmissione di patologia dal donatore. Il decorso post-trapianto ci ha dato ragione e i riceventi ora stanno bene e sono tornati a casa».

Liguria, lotto vaccino AstraZeneca sospeso in via cautelativa

In via cautelativa, l’azienda sanitaria della Liguria Alisa «ha dato indicazioni a tutte le sedi vaccinali di sospendere, fino a nuova indicazione, la somministrazione del lotto ABX1506 del vaccino AstraZeneca, se presente». E’ quanto viene comunicato in una nota diffusa dall’ente. «È in corso la ricognizione per verificare eventuali giacenze del lotto in questione nelle sedi di vaccinazione della Liguria», informa Alisa. «Appena ricevuta la segnalazione delle due reazioni avverse, che riguardano le due giovani donne attualmente ricoverate al Policlinico San Martino» di Genova, «si è attivata la rete di farmacovigilanza e sono state inviate tempestivamente all’agenzia italiana del farmaco Aifa le segnalazioni; il lotto interessato è stato quindi sospeso in via precauzionale».

Donnet (Generali): «Ripresa deve essere green e sostenibile, serve coraggio politico»

«Spero che i politici abbiano il coraggio di puntare davvero sulla ripresa sostenibile e verde che richiede scelte difficili e coraggio politico. Ma gli investitori a lungo termine sosterranno questa linea». Così Philippe Donnet, amministratore delegato di Generali all’evento Financial Times Managing Assets for Insurers. Secondo il numero uno del Leone il rischio dopo la pandemia sarebbe quello di «non prendere le giuste decisioni per rilanciare la ripresa economica e sostenibile e di essere troppo lenti nell’investire nella ripresa». Altro rischio sarebbe quello di «rinunciare alla ripresa sostenibile e concentrarsi su una ripresa a breve termine che non sarebbe sostenibile. Questa sarebbe una decisione molto sbagliata».

Bocca (Federalberghi), ripartenza turismo lenta, ancora posti in estate

«C’è una ripresa del settore, c’è grande voglia di Italia, grande voglia di vacanze degli italiani, di trascorrerle nel territorio nazionale. La ripresa però è lenta, soprattutto per le destinazioni internazionali. Pasqua e maggio li abbiamo persi, giugno è un mese debole, ripartiamo a luglio e agosto, quando c’è una buona occupazione degli alberghi ma c’è ancora spazio». Così il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che, nel corso del Forum Ansa ’Riparte il turismo, riparte l’Italia’, ha invitato gli italiani a visitare le città d’arte.

In Sardegna somministrate ieri oltre 15mila dosi di vaccino

In Sardegna, nella giornata di ieri, sono state somministrate 15.172 dosi di vaccino, in linea con quanto previsto nei target giornalieri assegnati alle Regioni dalla Struttura commissariale per l'emergenza Covid-19. Lo comunica la Regione. Sulla piattaforma di Poste italiane salgono, invece, a 729mila le prenotazioni per la prima somministrazione negli hub e nei centri di vaccinazione del territorio regionale, 134mila i cittadini nella fascia d'età 16-39 anni, da venerdì scorso abilitati alle prenotazioni in Sardegna. Ieri sono state consegnate nell'Isola 86mila dosi di Pfizer, mentre per domani mattina sono attese circa 4.000 dosi di Janssen. Programmata per la prossima settimana la consegna di circa 117mila dosi, di cui 79.500 Pfizer, 28.000 AstraZeneca e 9.500 Moderna. Complessivamente, dalla settimana prossima ed entro il primo luglio, salvo rimodulazioni, sono attese in Sardegna 227mila dosi di vaccino.

Giani: in Toscana 174 nuovi casi, tasso positivi 1.08%

«I nuovi casi registrati in Toscana sono 174 su 16.101 test di cui 8.184 tamponi molecolari e 7.917 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 1,08% (2,8% sulle prime diagnosi)». Lo anticipa sulla sua pagina Facebook il presidente della regione Toscana Eugenio Giani. «I vaccini attualmente somministrati - aggiunge - sono 2.417.533».

In Basilicata 37 positivi su 845 tamponi molecolari

In Basilicata ieri sono stati processati 845 tamponi molecolari: solo 37 sono risultati positivi al covid-19 e di questi 35 appartengono a persone residenti in regione. Nella stessa giornata sono state registrate le guarigioni di 129 persone residenti in Basilicata. Lo ha reso noto la task force regionale. Inoltre, nella nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta lucana, è evidenziato che «ieri sono state effettuate 4.428 vaccinazioni» e che «sono 243.333 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (44,0 per cento) e 128.640 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (23,3 per cento) per un totale di somministrazioni effettuate pari a 371.973 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane)».

Orlando: «Hub vaccinali nei luoghi lavoro mettono in sicurezza lavoratori»

«Abbiamo promosso un protocollo nazionale perché i luoghi di lavoro diventassero hub vaccinali come sta avvenendo qui al cantiere San Lorenzo. Si tratta di un modo di mettere in sicurezza i lavoratori, di garantire una rete alternativa e complementare a quella della sanità territoriale e di consentire che i luoghi di lavoro siano il più possibile covid free». Ad affermarlo è stato il ministro del Lavoro Andrea Orlando a margine della visita all’hub vaccinale aziendale dei cantieri navali San Lorenzo a La Spezia. «Devo ringraziare tutte le parti sociali e le associazioni datoriali che anno voluto e promosso questi accordi di cui il ministero è stato il garante», ha concluso Orlando.

Oms Europa: «Variante Delta pronta a prendere piede, non ripetere errori»

«La nuova variante di preoccupazione Delta» di Sars-CoV-2, identificata per la prima volta in India, «mostra una maggiore trasmissibilità e una certa fuga immunitaria» ed è «pronta a prendere piede, mentre» ancora oggi «in molti tra le popolazioni vulnerabili di età superiore ai 60 anni rimangono non protetti» dal vaccino. Lo ha sottolineato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, durante il consueto aggiornamento sulla situazione Covid nell’area. «Siamo stati già» in una fase simile «prima. Durante la scorsa estate, i casi sono gradualmente aumentati nelle fasce di età più giovani, per poi spostarsi in quelle più anziane, contribuendo a una devastante ripresa, a lockdown e perdite di vite umane, nell’autunno e nell’inverno del 2020. Non ripetiamo questo errore», ha chiesto Kluge.

Crollo speranza vita, +101mila morti in 2020 su 2019

Il Covid ha bruciato nel giro di 15 mesi la speranza di vita conquistata dagli italiani in 10 anni. Non solo, nel prezzo pagato dal Paese alla pandemia entrano pure l’aumentata mortalità per cause come demenze e diabete e il crollo del Pil di almeno 5 punti percentuali in un anno. È quanto emerge dal nuovo Rapporto curato dall’Osservatorio nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che opera nell’ambito di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma. La riduzione della speranza di vita della popolazione è stata calcolata in -1,4 anni, con punte di -2,6 in Lombardia tra gli uomini e -2,3 in Valle d’Aosta tra le donne. A livello nazionale la variazione tra il 2019 e il 2020 di questo indicatore è stato pari a -1,4 anni per gli uomini e -1,0 anni per le donne. Il documento mostra poi che lo scorso anno in Italia ci sono stati oltre 746 mila decessi, «un numero elevato osservando la serie storica degli ultimi 10 anni, con un incremento di oltre 101 mila decessi rispetto all’anno precedente». L’analisi della mortalità da Covid, depurata dalla struttura per età della popolazione, evidenzia che la Valle d’Aosta (246,1 decessi per 100.000 abitanti) e la Lombardia (208,6 per 100.000) hanno sperimentato una mortalità più che doppia rispetto a quella media nazionale (103,9 per 100.000). La pandemia ha concorso al peggioramento delle condizioni di salute di persone in condizione di particolare fragilità, come dimostra l’aumento, rispetto alla media 2015-2019, di altre cause di morte, quali demenze (+49%), cardiopatie ipertensive (+40,2%) e diabete (+40,7%). Il Rapporto sottolinea che «le conseguenze della pandemia sull’economia sono state devastanti: nel 2020 il Pil è diminuito del 5,1% rispetto al 2019, a causa, in parte, del rallentamento delle attività produttive e dei consumi. Le attività che hanno subito maggiormente la crisi sanitaria sono quelle relative ai settori legati al turismo e alla cultura con una riduzione del 19% rispetto al 2019».

Ministro Garavaglia: riparte il turismo, tornano gli stranieri

«La nota di aggiornamento del Def sarà in miglioramento, soprattutto perché riprendono i servizi, e quindi riprende anche il turismo. Ci vorrà un po’ di tempo per tornare ai dati 2019, ma ci sono due dati positivi: una novità è il vaccino, che ci consente di riaprire e non chiudere più a settembre, la seconda novità è che tornano i flussi di stranieri, anche se non al 100% e con un ritorno più diluito nel tempo». Lo ha detto il ministro del Turismo Massimo Garavaglia nel corso del Forum Ansa ’Riparte il turismo, riparte l’Italia”.

Di Maio, Italia riconosce e sostiene aspirazione Ue Ucraina

«L’Italia riconosce le aspirazioni europee dell’Ucraina e le sosterrà concretamente». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una conferenza stampa a Kiev con il collego ucraino Dmytro Kuleba. «Sul piano europeo - ha sottolineato il titolare della Farnesina - io sono convinto che il rafforzamento delle relazioni tra Bruxelles e Kiev sia molto importante per entrambe le parti». Per questo , ha proseguito Di Maio, «siamo orgogliosi di aver sostenuto la firma dell’Accordo di Associazione e Libero Scambio tra Ue e Ucraina e la concessione del regime di liberalizzazione dei visti Schengen».

Costa (sottosegr. Salute): «Eventuale stretta su AZ non metterà in crisi piano vaccinale»

«Dobbiamo essere tranquilli e sereni per il nostro piano vaccinale: solamente il 20% dell’approvvigionamento dei vaccini è di vaccini virali, quindi di vaccini come AstraZeneca. Abbiamo l’80% di vaccini che arriveranno da qui ai prossimi mesi che sarà composto da vaccini a mRna». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenendo al Pharma Talk online dell’Academy Business School di Rcs. «Per quanto riguarda AstraZeneca - ha sottolineato - siamo in attesa di quella che sarà un’eventuale ulteriore prescrizione o ulteriore raccomandazione da parte di Aifa. Già oggi siamo in presenza di una raccomandazione di usare questo vaccino al di sopra dei 60 anni, ma dobbiamo comunque ricordare che siamo in presenza di un vaccino regolarmente approvato dai 18 anni in su».

Difficile per i bambini capire le emozioni con la mascherina

Per i bambini tra 3 e 5 anni è difficile capire le emozioni che si nascondono sotto le mascherine: riescono a farlo solo il 40% delle volte. Lo indica la prima ricerca sul tema condotta dall’Istituto Italiano di Tecnologia, sotto la guida di Monica Gori e pubblicato su Frontiers in Psychology, che suggerisce la necessità di misure per evitare un problema che potrebbe influenzare il corretto sviluppo sociale delle nuove generazioni. Già mesi fa Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e Unicef avevano sconsigliato l’uso di mascherine nei contesti in cui si ha a che fare con bambini sotto i 5 anni dal momento che in quella fascia di età si sviluppano importanti competenze emotive. Per indagare più approfonditamente il tema i ricercatori hanno preparato un questionario contente immagini di persone con e senza mascherina. Il test è stato fatto compilare a 119 soggetti di cui 31 bambini tra i 3 e i 5 anni, 49 bambini trai 6 e gli 8 anni e 39 adulti tra i 18 e i 30 anni. I soggetti, in autonomia o con l’assistenza dei genitori nel caso dei più giovani, dovevano provare a riconoscere le espressioni dei volti, con e senza mascherina chirurgica, che esprimevano diverse emozioni quali: allegria, tristezza, paura e rabbia. I risultati hanno dimostrato che i bambini tra i 3 e i 5 anni sono in grado di riconoscere le espressioni facciali coperte da mascherine solo il 40% delle volte, mentre le percentuali salgono al crescere dell’età: 55-65% tra 6 e 8 anni, 70-80% tra gli adulti. «L’esperimento è stato condotto nelle primissime fasi della pandemia nel 2020, le mascherine allora erano ancora una novità per tutti. Speriamo che oggi i bambini siano riusciti ad adattarsi», ha precisato Monica Gori. Lo studio suggerisce infine di valutare l’utilizzo di mascherine trasparenti per tutti gli operatori a contatto con la fascia di età 3-5 anni o l’ideazione di percorsi di training specifici per insegnare ai bambini il riconoscimento delle emozioni solo mediante l’osservazione degli occhi.

Palù (Aifa), AstraZeneca ai giovani? «Responsabilità spetta a ministero»

«Stiamo discutendo in queste ore, l’Aifa il suo parere l’ha dato, ieri ci siamo riuniti con il Cts, ma credo che adesso la responsabilità - sia del parere che della comunicazione - spetti al ministero della Salute. Noi abbiamo una regola di condotta e posso anticipare che su questo sarà il ministro a pieno titolo a dire quale sarà la decisione». Lo ha detto il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, intervenuto al Pharma Talk online dell’Academy Business School di Rcs, commentando i pronunciamenti, attesi a breve, sull’opportunità di raccomandare il vaccino anti-Covid AstraZeneca solo oltre una certa soglia età. «La comunicazione è importante - ha sottolineato Palù - soprattutto per una malattia che è nuova. La scienza che ci ha fornito mai come prima dei vaccini efficacissimi nel giro di 9 mesi, gli studi validativi ci hanno messo così poco tempo fatti su decine di migliaia di persone ma - ha sottolineato - quello che ci sta insegnando è il campo cioè la vaccinazione di massa della popolazione. Stiamo anche noi imparando, la scienza si adegua - ha chiarito - e non è scienza quello che non è falsificabile come diceva Popper e quindi dobbiamo aggiustare le nostre conoscenze sulla base di quelle che sono le evidenze. Oggi - ha aggiunto Palù - siamo in una fase di bassa prevalenze dell’infezione per cui dobbiamo commisurare i rischi-benefici a questa fase». Ma «credo che sia importante - ha ribadito il vertice dell’Aifa - che la comunicazione venga lasciata a poche persone che hanno competenza scientifica e che sanno dire alla società che ascolta e che spesso è frastornata, e dare i consigli minori in una situazione che è in dinamico sviluppo. Qua mi fermerei perché credo che la parola passerà oggi al ministro».

Von der Leyen, per Ue tassa digitale complementare a imposte su multinazionali

L'Unione europea non intende tornare indietro sulla tassazione dei gruppi digitali per il semplice motivo che «non c’è contraddizione tra la tassa sulle grandi imprese e quella digitale, ma si tratta di imposte complementari, anche di questo parleremo nel vertice bilaterale Ue-Usa». Lo ha detto la presidente della Commissione von der Leyen precisando che l'imposta digitale nella Ue «non sarà discriminatoria e non ci sarà una doppia tassazione». Il presidente Ue Charles Michel ha dichiarato, nella conferenza stampa di presentazione delle posizioni dell'Unione sulla riunione del G7, che «spetta agli Stati membri Ue valutare la strada da percorrere per quanto riguarda le imposte digitali nazionali alla luce dell'accordo raggiunto dai ministri finanziari del G7». Von der Leyen e Michel sono stati concordi nel ritenere che l'accordo della settimana scorsa è solo un primo passo e che restano molti aspetti da discutere sull'imposta globale sulle multinazionali a livello del G20 e dell'Ocse.

Nelle Marche 46 nuovi casi in ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore sono stati testati 2.644 tamponi: 1367 nel percorso nuove diagnosi (di cui 462 screening con percorso antigenico) e 1.277 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 3,4%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 46 (13 nella provincia di Macerata, 5 nella provincia di Ancona, 6 nella provincia di Pesaro-Urbino, 13 nella provincia di Fermo, 3 nella provincia di Ascoli Piceno e 6 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (11 casi rilevati), contatti in setting domestico (9 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (14 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (1 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (0 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (0 casi rilevati), Contatti con coinvolgimento studenti di ogni grado di formazione (1 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 casi rilevati), contatti con provenienza extra-regione (1 casi rilevato) e di 8 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso screening un totale di n.462 test antigenici effettuati e n.10 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare) un rapporto positivi/testati 2%.

Atteso per oggi parere Cts su vaccino AstraZeneca a giovani

Il Comitato tecnico scientifico (Cts), secondo quanto si apprende, dovrebbe esprimersi oggi in merito all’utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca per i giovani dai 18 anni in su. Al momento, alcune Regioni hanno cancellato gli open day con il vaccino AstraZeneca aperti anche ai ragazzi, a seguito di casi di trombosi rare verificatisi in alcune giovani donne.

Von der Leyen,procedere all’unisono su sostegni economia

«Se si guarda a tutto il sostegno finanziario dell’Ue, ai piani del 2020-2021-2022, l’ammontare è equivalente al 18% del Pil europeo e questo è completamente alla pari con gli Usa. Se guardate ai piani Usa il supporto raggiunge il 20% del Pil» negli stessi anni. «Di questo parleremo di sicuro al G7, dove spero gli approcci continueranno ad andare in parallelo, in particolare sul mantenimento del sostegno». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in vista della riunione del G7.

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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. (Julien Warnand, Pool via AP)

Costa (sottosegr. Salute): terza dose ci sarà entro un anno, siamo pronti

«Siamo in una fase studio continua ma, dalle prime indicazioni, ci sarà sicuramente la terza dose. Siamo pronti: abbiamo una rete capillare sul territorio e tanti vaccinatori». Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa nel corso del webinar Online Pharma Talk organizzato da Rcs Academy in collaborazione con il Corriere della Sera. «Con la terza dose non saremo più in una fase emergenziale ma si potrà programmare: ora si tratta di capire l’arco temporale entro quanto farlo. Probabilmente sarà la scadenza di un anno», ha aggiunto.

Sileri (sottosegr. Salute): «No AstraZeneca sotto 30 anni, non lo darei a donne under 50»

«Secondo me sotto i 30 anni» il vaccino anti-Covid AstraZeneca «non dovrebbe essere usato, soprattutto alle donne sotto i 50 anni non lo consiglierei, ma sono Ema e Aifa che devono valutare questa eventuale restrizione». A ribadire la sua posizione di cautela sul vaccino AstraZeneca ai più giovani è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione ’L'Italia s'è desta’ su Radio Cusano Campus. «I dubbi nascono a maggior ragione oggi che la circolazione e l'incidenza settimanale del virus si sono abbassate drasticamente – afferma Sileri-. È chiaro che se un vaccino ha dato il sospetto di qualche complicanza, soprattutto nei più giovani, la forchetta del rischio-beneficio per questi soggetti si riduce. E quindi è probabile che per i vaccini non a mRna ci possa essere una rivisitazione delle indicazioni sull'età, usando maggior cautela oggi che la circolazione del virus è molto più bassa». «Io sono prenotato in farmacia e farò il J&J, ma io sono over 40 e non sono donna quindi posso stare abbastanza sicuro, ma - afferma ancora il sottosegretario - se avessi un'amica di 30 anni le consiglierei un vaccino a mRna».

Vaccini, Lazio: superate 68mila dosi, oggi prenotazioni 12-16 con Pfizer

«Nella giornata di ieri 9 giugno, sono state somministrate 68.031 dosi di vaccini. Un nuovo record di somministrazioni quotidiane. La campagna prosegue velocemente e complessivamente abbiamo superato 3,9 mln di somministrazioni, il 54% di prime dosi e il 27% ha concluso il percorso vaccinale. Oggi pomeriggio si apriranno le prenotazioni per la fascia junior di età 12-16 anni con vaccino Pfizer per le giornate 12/13 giugno e 19/20 giugno a cui parteciperanno anche i pediatri di libera scelta». Lo comunica in una nota l'Unità di Crisi Covid della Regione Lazio.

Vaccino J&J monodose per over 60, oggi open day negli hub di Firenze e Prato

giornata di oggi, giovedì 10 giugno, per gli over 60 che si presenteranno negli hub vaccinali del Mandela Forum di Firenze e del Pellegrinaio Novo di Prato sarà possibile vaccinarsi con il siero Johnson&Johnson senza bisogno di prenotazione La modalità “open day”, dopo la possibilità di prenotazione “last minute” offerta ieri sera, consentirà quindi agli over 60 che devono ancora ancora vaccinarsi un rapido accesso alle oltre 1600 dosi di Johnson&Johnson disponibili a Firenze e alle circa 300 di Prato. Gli interessati potranno recarsi nell'hub fiorentino fino da stamani, mentre il Pellegrinaio Novo di Prato sarà operativo dalle ore 14. La Regione Toscana ricorda che il vaccino J&J è monodose e dunque non necessita di richiamo.

Michel: il mondo ha diritto conoscere origini Covid-19

«Pensiamo che occorra piena trasparenza per trarre le giuste lezioni e per questo sosteniamo tutti gli sforzi per fare chiarezza» sulle origini del Covid 19. «Il mondo ha il diritto di sapere cosa è successo». Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in vista della riunione del G7 in Cornovaglia.

Industria: Istat, +1,8% produzione ad aprile

Ad aprile 2021 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,8% rispetto a marzo: si tratta del quinto mese consecutivo di crescita congiunturale e il livello «supera i livelli prepandemici di febbraio 2020». Lo comunica l’Istat, indicando anche il fortissimo rimbalzo tendenziale. Nel confronto annuo e corretto per gli effetti di calendario l’indice complessivo aumenta infatti del 79,5%, «in ragione del dato eccezionalmente basso di aprile 2020», quando ebbero luogo le maggiori restrizioni all’attività produttiva per il contenimento del Covid, con il lockdown..

Von der Leyen, Russia e Cina fonte preoccupazione, G7 unito. Completamente vaccinati Ue a quota 100 milioni

<Cina e Russia sono fonti di particolare particolare preoccupazione. Il G7 è unito e determinato a proteggere e promuovere i nostri valori e rafforzare il multilateralismo»e. Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in vista del G7 in Cornovaglia. «Oltre il 50% degli europei ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino e 100 milioni di europei ora sono completamente vaccinati», ha annunciato ancora von der Leyen.

Vaccini in tempo reale

Il Parlamento Ue chiede la revoca dei brevetti dei vaccini

Per accelerare il dispiegamento a livello globale della vaccinazione anti-Covid-19, gli eurodeputati chiedono una revoca temporanea della protezione dei diritti di proprietà intellettuale. In una risoluzione adottata oggi con 355 sì, 263 contrari e 71 astensioni, il Parlamento europeo chiede una deroga temporanea all’accordo Trips dell’Organizzazione mondiale del Commercio, al fine di migliorare l’accesso globale a medicinali connessi alla Covid-19 a costi abbordabili e di affrontare i vincoli della produzione mondiale e le carenze nell’approvvigionamento. L'Europarlamento chiede quindi la sospensione temporanea dell'accordo Trips e sostiene che «le licenze volontarie (quando lo sviluppatore di un vaccino decide a chi e a quali condizioni può essere concesso il brevetto per consentirne la produzione) e i trasferimenti di know-how e tecnologie verso Paesi con capacità di produzione di vaccini sono la via da seguire per rafforzare e accelerare il produzione a lungo termine».
Per affrontare le strozzature nella produzione, i deputati chiedono alla Ue di «rimuovere rapidamente gli ostacoli all’esportazione e sostituire il proprio meccanismo di autorizzazione all’esportazione con requisiti di trasparenza sull’esportazione». Gli Stati Uniti e il Regno Unito dovrebbero «porre fine immediatamente al divieto di esportazione di vaccini e materie prime», affermano. Nella risoluzione viene indicato che sono necessarie 11 miliardi di dosi per immunizzare il 70% della popolazione mondiale e solo una frazione di quella quantità è stata prodotta. Mentre la stragrande maggioranza delle dosi di vaccino già utilizzate (1,6 miliardi) è stata somministrata ai Paesi industrializzati produttori di vaccini e solo lo 0,3% è stato inviato ai 29 paesi più poveri, la Ue deve sostenere la produzione in Africa, affermano i deputati. Un altro strumento essenziale per fornire vaccini alle economie a basso reddito è il meccanismo globale di consegna dei vaccini (Covax), al quale il Parlamento incoraggia a contribuire.
Infine, il Parlamento chiede che i futuri accordi di acquisto anticipato siano resi pubblici, in particolare per i vaccini di nuova generazione, e che tali contratti includano requisiti di trasparenza per i fornitori.
Qualsiasi decisione sulla revoca dei diritti di proprietà intellettuale dovrà essere presa dal Consiglio Trips (Wto), che si è riunito l’8 e il 9 giugno. La Commissione Ue ha presentato la proposta europea che non prevedeva la revoca dei brevetti. Durante un dibattito che ha preceduto l’adozione della risoluzione, diversi gruppi politici hanno chiesto la revoca dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini anti Covid-19.

Galli (Sacco): «Prima dose AZ senza problemi? Fare seconda tranquilli»

Chi ha già fatto la prima dose del vaccino anti-Covid AstraZeneca senza problemi «può andare avanti tranquillamente con la seconda senza aspettarsi guai e rogne, perché le manifestazioni negative a questo vaccino sono molto rare ma intervengono nell’arco di un periodo ristretto successivo alla prima dose, entro i primi giorni, al massimo le prime due settimane dalla somministrazione. Credo che questo sia il messaggio forte e chiaro da dare». Lo ha detto Massimo Galli direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite di Agorà, su Raitre. Galli è dunque esplicito, nel ribadire: una volta trascorsi molti giorni dalla prima dose «non state lì ad aspettare il ’coccolone’ perché a questo punto non vi viene. State tranquilli - aggiunge - anche se avete storie personali che possono far pensare a pericoli di questo genere».

Covid, controlli Nas su ambulanze: 160 irregolari, 9 sequestrate

Controlli a tappeto da parte dei carabinieri dei Nas, d'intesa con il ministero della Salute, su ambulanze e mezzi di soccorsi usati in pandemia: su 1.297 ambulanze impiegate in servizi di emergenza - urgenza sanitaria e nel trasporto di infermi - gli uomini dell’Arma hanno individuato 160 mezzi non regolari, procedendo al sequestro di 9 per un valore di 500mila euro.
Nel corso dell’operazione, sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di mezzi privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati.
Sono invece 29 le violazioni riconducibili alla mancata adozione dei sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, mentre ulteriori 20 riguardano la detenzione, a bordo dei mezzi o come scorte di magazzino, di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti di validità.

India registra record giornaliero di decessi: 6.148 in 24 ore

L’India ha riportato oggi il più alto numero di morti in un solo giorno per nel mondo: 6.148 in 24 ore. Il triste record è stato segnato dopo che il dipartimento della salute del Bihar, uno degli stati più poveri dell’India, ha rivisto mercoledì il bilancio ufficiale delle vittime legate al Covid, salito a 9.400 morti, rispetto alle circa 5.400 comunicate in precedenza.

AstraZeneca, Rasi (ex Ema): «A mia figlia non lo darei, non rischiare under 40»

Sugli Open day con AstraZeneca ai giovani «avrei aspettato un attimo. Oggi come oggi a mio figlio maschio lo farei fare, a mia figlia no, fermo restando che anche immunizzandosi con AstraZeneca correrebbe meno rischi di quelli comunque rari che si assumono prendendo la pillola». Così in un’intervista a La Stampa l’ex dg dell’Agenzia Europea per il farmaco Ema Guido Rasi che ricorda come «Si può tranquillamente fare il richiamo con lo stesso vaccino poiché esistono sufficienti evidenze scientifiche per dire che chi non ha avuto reazioni avverse con la prima dose rischia ancor meno di averne con la seconda».
L’ex dg di Ema non esclude la possibilità di fare il richiamo con un altro vaccino, ma che potrebbe arrivare lo stop per i giovani per il vaccino anglo-svedese. «Per ora l’indicazione potrebbe essere fornita per AstraZeneca e non per quello di Johnson&Johnson, che usa un vettore diverso e non ha fatto registrare quel tipo di eventi trombotici. Ma tra giugno e luglio avremo alternative a sufficienza, anche grazie all’approvazione prevista per il prossimo mese del vaccino a Rna messaggero di Curevac», ha precisato.

Francia: la moglie è positiva al Covid, primo ministro Castex in isolamento

Il primo ministro francese, Jean Castex, è stato dichiarato a rischio di contagio per il Covid-19 dopo un contatto sospetto e posto in isolamento per 7 giorni. Lo ha annunciato il governo. Castex, che non ha mai contratto il virus, era stato già lo scorso autunno in isolamento dopo un contatto con una persona positiva.

Castex, che ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca lo scorso 19 marzo, è a rischio a causa del contatto con la moglie, positiva, secondo quanto si è appreso. I servizi di palazzo Matignon, sede del governo, hanno fatto sapere che Castex, sottoposto a tampone ieri sera, è risultato negativo.

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Il primo ministro francese Jean Castex (AFP)

Australia: donna muore per trombosi, vaccinata con Astrazeneca

Una donna di 52 anni è morta in Australia per un raro e grave caso di trombosi che secondo l’Authority per il farmaco è “probabile” sia legata al vaccino AstraZeneca. Lo riporta il Guardian. Si tratta del secondo caso del genere in Australia dopo la morte di una donna di 48 anni ad aprile. Entrambe erano state colpite da una forma di ;trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS), un raro effetto collaterale del vaccino anti-Covid anglo-svedese che gli esperti di tutto il mondo stanno studiando da mesi. In Australia i casi valutati come TTS a seguito del vaccino AstraZeneca sono finora 48, con 35 confermati e 13 probabili. Di questi 31 sono stati dimessi dall’ospedale,15 sono ancora in ospedale, tra cui una persona ricoverata in gravi condizioni in terapia intensiva, e due sono decedute.

G7, serve nuova indagine dell’Oms sulle origini del Covid

I leader del G7 chiederanno all’Oms un’indagine nuova e trasparente dell’Oms sulle origini del coronavirus. Lo si legge nella bozza del comunicato finale di cui l’agenzia Bloomberg ha preso visione. Ieri la stessa richiesta era trapelata da una bozza della dichiarazione del vertice Ue-Usa. Si tratta di un tema che sta molto a cuore all’amministrazione guidata da Joe Biden. Secondo Bloomberg, il G7 si impegnerà anche a distribuire nel mondo un miliardo di dosi di vaccino contro il Covid-19 nell’arco del prossimo anno.

Onu: 9 milioni di bambini a rischio lavoro minorile a causa della pandemia

Nell’Africa sub-sahariana la crescita della popolazione, le crisi ricorrenti, l’estrema povertà e le misure di protezione sociale inadeguate hanno portato a 16,6 milioni di bambini in più impegnati nel lavoro minorile negli ultimi quattro anni, riferiscono l’Organizzazione nazionale del lavoro (Ilo), l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite sui temi del lavoro e della politica sociale, e Unicef. E il report sottolinea poi che anche in regioni in cui ci sono stati alcuni progressi dal 2016, come Asia-Pacifico e America Latina e Caraibi, il Covid-19 sta mettendo a rischio quei progressi. Secondo il report, a livello globale 9 milioni di altri bambini sono a rischio di essere spinti nel lavoro minorile entro la fine del 2022 come risultato della pandemia.

Vaccini, gli Usa comprano 500 milioni di dosi Pfizer da donare al mondo

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si sta preparando ad unirsi ad altri leader del G7 in una campagna per porre fine alla pandemia, che prevede la distribuzione di dosi di vaccino anti Covid in tutto il mondo. Il gruppo si impegnerà a fornire almeno 1 miliardo di dosi extra di vaccini nel prossimo anno per aiutare a coprire l’80% della popolazione adulta mondiale, secondo una bozza di comunicato visionata da Bloomberg News.
Per contribuire al piano, gli Stati Uniti sono pronti ad acquistare 500 milioni di dosi di vaccini per coronavirus di Pfizer, da condividere a livello internazionale. Lo riporta il Washington post, l’annuncio ufficiale di Joe Biden arriverà al G7

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