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D’Aprile (Uil Scuola): «Per commissari e presidenti della Maturità compensi fermi al 2007»

di Redazione Scuola

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(IMAGOECONOMICA)

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«Le somme decise quando l'inflazione in Italia - dato Istat - era all'1,8%, oggi siamo all'8,2%. Potere d'acquisto delle retribuzioni ridotto del 35% rispetto a 15 anni fa», ricorda il segretario

5 giugno 2023
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1' di lettura

«Le somme destinate a commissari e presidenti dell'Esame di Stato sono stabilite nel decreto interministeriale del 24/5/2007. In quell'anno l'inflazione, in Italia - dato Istat - era all'1,8%, oggi siamo all'8,2%. La politica non può ignorare questi numeri». Ad affermarlo, è il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D'Aprile. Secondo l'Istat, l'inflazione ha ridotto il potere d'acquisto delle retribuzioni del 35% rispetto a 15 anni fa, ricorda il segretario. Il trend degli ultimi anni mostra che il personale della scuola non ha beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a Pil crescente. Con il rallentamento del Pil, e attualmente, in assenza di rinnovo contrattuale, la situazione è diventata ancor più critica. «Per noi l'aumento degli stipendi degli insegnanti e di tutti i lavoratori della scuola è un obiettivo irrinunciabile. L'obiettivo è duplice - conclude D'Aprile - Da una parte valorizzare il lavoro che il personale della scuola svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità, dall'altro contribuire a rimettere in moto il nostro Paese. Stipendi e/o compensi più alti potrebbero sostenere l'economia e aiutare a scongiurare la minaccia di un'inflazione ancora più elevata e una crisi del costo della vita ancora maggiore».

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