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Una fotografia (senza sconti) sull’attuazione del piano

di Fabio Tamburini

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27 gennaio 2022
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2' di lettura

Sappiamo tutti che, come regola generale, l’operazione più difficile è sempre quella di passare dalle parole ai fatti. Sicuramente vale anche nel caso del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

L’occasione per l’Italia è davvero straordinaria: oltre 191 miliardi di euro per investimenti che possono cambiare la faccia del Paese, fondi resi disponibili dall’Unione europea a condizione che vengano fatte quelle riforme di cui si parla da almeno 30 anni ma che per il momento sono rimaste pure esercitazioni verbali. Argomenti da convegni e dibattiti televisivi.

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Il governo Draghi ha il merito di avere presentato a Bruxelles un Pnrr credibile e averne ottenuto l’approvazione, portando a casa in agosto un prefinanziamento di quasi 25 miliardi che ha permesso di compensare parte dei danni provocati dalla pandemia. In più sono stati accesi i motori per assicurarne la realizzazione sia per quanto riguarda i progetti sia per le riforme. Ma occorre essere consapevoli che finora è stata fatta una piccola parte di strada, peraltro quella più facile del percorso.

Adesso occorre lavorare per realizzare progetti e riforme. Consapevoli che la parte restante dei fondi arriverà secondo il meccanismo dell’avanzamento dei lavori. Il governo italiano dovrà documentare in sede europea lo stato dell’arte delle iniziative prese e i quattrini arriveranno solo se la tabella di marcia prevista verrà rispettata. Il che significa la moltiplicazione delle difficoltà e degli ostacoli.

Insomma, la strada da seguire per l’applicazione del Pnrr diventa un sentiero, stretto e tutto in salita. Soprattutto per un Paese come l’Italia, che ha una tradizione di fondi europei non spesi proprio per l'incapacità di realizzare i progetti necessari.

Ecco perché il gruppo Sole 24 Ore ha deciso, nel quadro delle iniziative messe in cantiere per il Festival dell'economia di Trento, di lanciare un Osservatorio sull’applicazione del Pnrr. Abbiamo cominciato da metà del dicembre scorso pubblicando una serie di articoli e d'inchieste che danno conto delle iniziative del governo, dei risultati raggiunti, delle difficoltà da superare. E continueremo a farlo con grande impegno, senza fare sconti a nessuno, perché il Pnrr ha le carte in regola per essere una occasione eccezionale di cambiamento del Paese ma, al contrario, potrebbe risultare una grande occasione mancata.

Da oggi i risultati del nostro lavoro verranno raccolti in una iniziativa digitale, quella dell’Osservatorio che trovate qui s24ore.it/osservatoriopnrr .

Così sarà disponibile in tempo reale la fotografia di quanto sta accadendo nel Paese sul fronte Pnrr. È il nostro piccolo, ma crediamo significativo, contributo per evitare che i ritardi finiscano per essere sottovalutati, gli errori passati sotto silenzio, le omissioni dimenticate. Il sito permetterà di avere un quadro aggiornato in tempo reale, che verrà presentato e discusso a Trento, in occasione del Festival dell’economia, dal 2 al 5 giugno prossimi.

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