di Isabella Bufacchi
Germania, Scholz visita il primo rigassificatore tedesco
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Occupazione record in Germania nel 2022, grazie alla crescita economica, all’immigrazione e all’elevato tasso di partecipazione al mercato del lavoro. E nonostante la crisi energetica e l’alta inflazione. L’ufficio federale di statistica Destatis ha pubblicato le statistiche 2022 sull’occupazione: l’anno scorso sono stati registrati 589.000 occupati in più (+1,3% rispetto all’anno precedente). Gli occupati hanno raggiunto la cifra record di 45,6 milioni l’anno scorso, il livello medio più alto dall’unificazione del 1990 e superiore per 292.000 unità rispetto al precedente record segnato nel 2019, prima dello scoppio della pandemia e dopo oltre un decennio di crescita economica.
Nel 2020, la crisi pandemica del Covid-19 ha posto fine all’aumento del numero degli occupati che andava avanti da 14 anni, con un calo di 362.000 unità. Nel 2021 gli occupati sono tornati a salire, ma di poco con +65.000.
L’immigrazione con un alto tasso di lavoratori stranieri e l’elevata partecipazione al mercato del lavoro da parte dei cittadini tedeschi sono i principali motivi che spiegano l’occupazione a livelli record in Germania. Secondo Destatis, questi due trend hanno più che controbilanciato gli effetti frenanti del cambiamento demografico che comunque porterà a un calo significativo della forza lavoro nel medio termine, salvo sorprese sul fronte dell’immigrazione.
Il 93% della crescita dell’occupazione nel 2022 è stata registrata nel settore dei servizi, che è aumentato di 548.000 unità rispetto al 2021, toccando quota 34,3 milioni. Sono cresciuti più di tutti i servizi pubblici, l’istruzione, il sanitario (+189.000), che hanno mantenuto il
Un alto tasso di crescita è stato segnato anche nei settori del commercio, trasporto, alimentare e alberghiero. In crescita anche il settore del business e delle agenzie di collocamento. Un picco al rialzo è stato toccato nell’informazione e nella comunicazione.
È cresciuto con meno vigore il numero degli occupati al di fuori del settore dei servizi. Nell’industria manifatturiera (edilizia esclusa) gli occupati sono aumentati di sole 31.000 unità a quota 8,1 milioni. In lieve calo è risultata l’occupazione nei settori agricoltura, forestale, ittico.
La radiografia dell’occupazione in Germania nel 2022 mostra un forte aumento degli stipendiati, cresciuti di 643.000 unità rispetto al 2021. Sono cresciuti, ma molto meno, gli occupati con lavori marginali come i part time e gli impieghi a basso salario. I lavoratori autonomi e delle imprese a conduzione familiare hanno confermato l’anno scorso il trend in calo che dura da 11 anni.
Le stime provvisorie di Destatis indicano che il numero dei disoccupati è calato notevolmente nel 2022, pari a -13,6% (209.000 unità) per raggiungere il livello di 1,3 milioni in media. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,3% al 2,8% in base al metodo di calcolo internazionale ILO (International Labour Organization).
Isabella Bufacchi
vicecaporedattore corrispondente dalla Germania
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