Naufragio migranti, giovedì Consiglio dei Ministri a Cutro
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Il tema forte sul tavolo del Consiglio dei ministri che si svolgerà domani a Cutro, nel crotonese, sarà il dossier migranti. Il governo si accinge a dare il via libera a un nuovo decreto. Si delinea così un nuovo intervento da parte del governo Meloni sul tema, dopo il decreto flussi e la stretta promossa contro le navi delle Ong.
Nel Cdm non ci sarà spazio per giri di vite o strette sui permessi di soggiorno. Le misure andranno nella direzione di un innalzamento delle pene per gli scafisti, rafforzamento dei corridoi umanitari e potenziamento dei flussi regolari. Sui contenuti, bocche cucite.
Nonostante il pressing della Lega, a Cutro non entreranno le norme contenute nei decreti Salvini del 2018 non troveranno dimora. È quanto ha spiegato la sottosegretaria di Fratelli d’Italia al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro. «Non riscriveremo i decreti Salvini», ha chiarito. Da una parte infatti la premier Giorgia Meloni e Fdi, che nel nuovo decreto sull’immigrazione atteso in Cdm intendono inserire norme il meno possibile divisive come il rafforzamento dei corridoi umanitari e il potenziamento dei flussi regolari, insieme a un innalzamento delle pene per gli scafisti;
Dall’altra Matteo Salvini e la Lega, che invece chiedono un nuovo giro di vite sui permessi. Non solo. Alla vigilia del Cdm Salvini sposa la linea migratoria del Primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, a partire dal fatto che «se arrivi illegalmente nel Regno Unito non puoi chiedere asilo, non puoi beneficiare del nostro sistema di protezione dalla schiavitù moderna, non puoi pretendere tutele umanitarie fasulle, non puoi restare». Un braccio di ferro che allo stato attuale vede prevalere la linea di Fratelli d’Italia: non è questo il momento per ulteriori strette sui migranti irregolari più in là si vedrà, è il messaggio lanciato agli alleati di governo, ora c’è solo da colpire chi si è macchiato di un dramma destinato a restare nella storia del Paese.
La premier Giorgia Meloni punta dunque a misure realistiche. Gli obiettivi, spiegano fonti di governo, per ora si possono intuire fra le linee dell’informativa che il ministro Piantedosi ha effettuato alla Camera: rafforzare gli strumenti per favorire l’immigrazione legale e semplificare gli aspetti procedurali, intensificare i corridoi umanitari, e contrastare le reti criminali degli scafisti, «causa principale, immediata e diretta» dei morti in mare, come l’ha definita il ministro dell’Interno.
Sul fronte europeo, poi, per il governo serve una sorta di patto sulla Migrazione e l’Asilo, dossier al centro del prossimo Consiglio Ue. Il tema sarà affrontato anche oggi dalla premier nell’incontro con il primo ministro olandese Mark Rutte, che insiste sull’applicazione del Regolamento di Dublino per limitare i movimenti secondari.
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