Moda

5Progress, un total look fatto di ricami, fantasie e applicazioni eclettiche

di Paola Dezza

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Il brand creato da Massimo Pepe produce 20mila capi all’anno. Il punto di partenza nel 2015 capi militari vintage reinventati, che sono ora capsule collection

3 marzo 2022

3' di lettura

Una collezione eclettica, che rinnova di stagione in stagione una idea di moda innovativa con un occhio al passato. Il brand 5Progress, nato nel 2015 dallo stilista veronese Massimo Pepe (già designer di Caban Romantic), prende spunto dall’idea di una capsule di capi personalizzati dal sapore military/vintage per poi crescere con proposte total look, dalle giacche speciali alle gonne in tulle, dai capi mixati con “animalier” a bluse e capispalla.

«Tutto è partito da una giacca, una giacca militare vintage, prima protagonista della capsule di capi customizzati che ho lanciato nel 2015 - dice Pepe -. Da quel momento ne abbiamo fatta di strada e 5Progress è andato via via affermandosi con una proposta total look animata da contrasti glamour e interferenze luxury.»

I pezzi iconici della collezione sono le camicie fantasia, le giacche e i cappotti impreziositi da patch, ricami e stampe, e gli abiti svolazzanti in fantasie sgargianti e multicolor, racconta ancora Pepe. Alcuni esempi? Cappotti e giacche con orsetti o ricami in paillettes. Orsi che fanno capolino anche da maglioncini e magliette.

Si tratta in generale di capi da indossare con disinvoltura nei diversi momenti della giornata e abbinabili tra loro.

La produzione conta circa 20mila capi all’anno, dai vestiti iconici che vengono riproposti ogni stagione fino ai modelli completamente nuovi. La vendita avviene attraverso negozi e boutique, anche all'estero in department store dislocati nelle località più esclusive.

«Le vendite fanno capo al nostro agente Ulisse Barbi, titolare dello showroom 1stfloor che si occupa della nostra distribuzione mondiale avvalendosi della collaborazione di alcuni subagenti per i soli mercati di Germania e Spagna» continua. Tra le boutique in cui il marchio è presente ci sono Tom Greyhound a Seul, Ego a il Cairo, Victoire a Parigi, Harvey Nichols in Kuwait, Bloomingdales a Dubai e Fetneth Blake a Laguna Beach.

Una linea interessante è quella che parte da una base di capi militari acquistati nei mercatini vintage in Italia e soprattutto a Los Angeles, dove c'è molta offerta di questi prodotti. «Per quanto riguarda l'utilizzo di capi vintage sicuramente continueremo su questa strada. Incrementarla sarà difficile perché la gran parte dei prodotti disponibili sui mercati sta andando via via inevitabilmente esaurendo. Un altro aspetto, però, su cui puntiamo molto è l'utilizzo delle fibre naturali e dell'ecopelle vegan che rende i nostri capi totalmente cruelty free e molto apprezzati dalla clientela Vegana» dice.

«Tuttavia In questo momento le nostre clienti stanno anche apprezzando la ristampa delle fantasie old school che stiamo facendo utilizzando tessuti in cotone ma partendo sempre dalla ricerca di materiali vintage - dice l’intervistato -. I nostri capi vengono realizzati partendo da volumi oversize maschili, ma riadattandoli e rifittandoli per valorizzare il corpo femminile».

Rosa, azzurro, giallo e verde. Con tocchi blu Klein. Sono i colori sui quali il brand intende puntare per l’estate alle porte.

«La nostra strategia per il futuro è di mantenere vive le collaborazioni già esistenti con i nostri clienti e ampliare maggiormente la presenza del brand sul mercato internazionale - dice Pepe -. Per la collezione autunno/inverno 2023 siamo stati selezionati dalla CSM, Camera Showroom di Milano per una collaborazione con un designer emergente del prestigioso Istituto Marangoni e, a breve, presenteremo questa capsule collection ai buyer italiani e internazionali».