di Giovanni Uggeri
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Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago non autorizzerà richieste di modifica dell’ etichettatura dell’Asiago Dop che contemplino la presenza di indicazioni a semaforo o sistemi equivalenti. Applicando i compiti conferitigli dal Reg. (UE) 1151/2012, in base al quale - tra le varie misure - i consorzi di tutela hanno facoltà di “adottare provvedimenti volti a impedire o contrastare misure che sono o rischiano di essere svalorizzanti per l’immagine dei prodotti”, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago - spiega una nota - sceglie questo provvedimento a contrasto di una misura che considera svalorizzante per l’immagine del formaggio Asiago e invita l’Ue a rispettare i propri trattati e regolamenti a partire proprio dal più volte enunciato riconoscimento e tutela del valore della qualità e diversità delle produzioni agricole.
“Questa nostra presa di posizione - dice il presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni - vuol essere un forte richiamo all’Ue che, fin dai suoi trattati e regolamenti, riconosce la produzione agricola come patrimonio vivente dal valore culturale e gastronomico da preservare. Per questo chiediamo con forza di non mettere a rischio quella tipicità e diversità che è parte della nostra storia e senza la quale tutti, produttori e consumatori, rischiamo di perdere un patrimonio comune.”
In questa decisione, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago è a fianco di OriGIn Italia, l’associazione che rappresenta circa il 95% delle produzioni del sistema dei Consorzi di tutela italiani, recentemente espressasi a favore di un’azione compatta di tutto il sistema DOP e IGP per rafforzare le posizioni politiche portate avanti dal nostro Paese, da sempre contrario all’introduzione del Nutriscore, come più volte espresso dal Ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Giovanni Uggeri
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