di Nicol Degli Innocenti
Maxi sciopero nel Regno Unito, scuole chiuse e treni fermi
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La Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi per la decima volta consecutiva. L'incremento dello 0,5% porta i tassi d'interesse al 4%, il livello massimo da 14 anni.
La mossa, attesa dai mercati, sottolinea quanto combattere l'inflazione sia una priorità per la Bank of England, nonostante la debolezza dell'economia britannica, che è sull'orlo della recessione. Il tasso d'inflazione è sceso al 10,5% in dicembre dall'11,1% di ottobre, ma resta ben al di sopra del tasso programmato del 2%.
«L'inflazione ha iniziato a calare e continuerà a scendere per il resto dell'anno in seguito ai cambiamenti nei prezzi dell'energia e di altri beni -, ha spiegato la BoE -. Però il mercato del lavoro è rigido e le pressioni inflazionistiche domestiche sono più forti del previsto e potrebbero rivelarsi persistenti».
La decisione della Monetary Policy Committee non è stata unanime: sette membri hanno votato per un aumento, due invece avrebbero voluto mantenere invariati i tassi per non aggravare ulteriormente la crisi economica, che ha portato al maggiore crollo del tenore di vita delle famiglie dal dopoguerra. Secondo la Banca, l'inflazione calerà all'8% in giugno e potrebbe scendere al 3% all'inizio del 2024.
La previsione degli economisti è quindi che potrebbe esserci un altro rialzo al 4,5% quest'anno, ma che verso la fine del 2023 la BoE inizierà a tagliare i tassi. La Banca si è detta più ottimista sulle prospettive dell'economia britannica e ha rivisto le previsioni sull'andamento del Pil nell'ultimo trimestre del 2022 al rialzo (+0,1%), dopo la contrazione dello 0,3% nel terzo trimestre. Il trimestre in corso però avrà un segno negativo, con una contrazione prevista dello 0,1%.
Sarà quindi recessione, ma meno profonda e meno duratura, grazie soprattutto al calo dei prezzi dell'energia.La previsione della Banca per il 2023 è di una contrazione del Pil dello 0,5%, in linea con le stime del Fondo monetario internazionale di un -6%, che rappresenta la peggiore performance tra tutti i Paesi del G20, Russia compresa.Il cancelliere dello Scacchiere britannico ha accolto con favore la decisione della BoE.
«L'inflazione è una tassa nascosta che rappresenta la maggiore minaccia per il tenore dei vita dei cittadini, quindi sostengo la mossa della Banca mirata a dimezzare l'inflazione quest'anno -, ha detto Jeremy Hunt -. Il Governo farà la sua parte, resistendo alle pressioni di aumentare la spesa pubblica o tagliare le tasse per non aggravare la spirale inflazionistica e prolungare le difficoltà per tutti».
Il Governo infatti ha respinto le richieste di riduzioni delle imposte di un'ala del partito conservatore, e ha mantenuto una linea dura contro le richieste dei sindacati di aumenti di stipendio in linea con l'inflazione nonostante l'ondata di scioperi che ha paralizzato il Paese. Ieri oltre mezzo milione di dipendenti pubblici – insegnanti, docenti universitari, ferrovieri, funzionari di ministeri e dipartimenti, conducenti di autobus, guardie di frontiera – hanno incrociato le braccia e sono scesi in piazza per protestare. La settimana prossima sarà la volta di infermieri, addetti alle ambulanze e paramedici, che sciopereranno per altre 48 ore.
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