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Fashion week, indotto oltre i 70 milioni, a riparte lo shopping

di Chiara Beghelli, Marta Casadei

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 L’inaugurazione del negozio Antonia, all’interno di Portrait

 L’inaugurazione del negozio Antonia, all’interno di Portrait

Secondo Confcommercio l’indotto di oltre 52 milioni solo su Milano e 103mila arrivi in totale per le sfilate, stranieri a +15%. La settimana della moda ha riportato in città i cinesi, assenti dal 2019

28 febbraio 2023
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3' di lettura

Una settimana della moda che vale oltre settanta milioni di euro: secondo la stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, a questa cifra ammonta l’indotto che l’afflusso di visitatori esteri nel capoluogo lombardo nei giorni della fashion week dedicata alle collezioni donna per il prossimo autunno-inverno e che si è appena conclusa ha portato in città. La ricaduta più forte è stata proprio su Milano e sulla sua area metropolitana, per un valore pari a 52,6 milioni, seguita dalle province di Como (con 7,4 milioni) e Monza Brianza (5,5 milioni). Quasi 103mila gli arrivi in totale per i giorni di sfilate, presentazioni ed eventi, oltre 45mila dei quali dall’estero e 57mila italiani.

Stranieri, presenze a +15% e scontrino medio a +7% sul 2019

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Sempre secondo le stime dell’associazione, rispetto alla stessa edizione del 2021, le presenze degli stranieri sono cresciute del 15%, ma sono state in aumento, dell’11%, anche quelle degli italiani, con un incremento medio degli arrivi pari al 13 per cento. Le spese maggiori dei visitatori hanno riguardato l’alloggio, con un giro d’affari per la ricettività pari a 42,6 milioni e di 20 milioni per la ristorazione. A Milano, rispetto al febbraio 2021, l’occupazione delle camere è salita del 12%. E un rialzo, pari al 7%, è stato registrato anche per il valore dello scontrino medio, pari a 1.539 euro. «È un segnale importante che si unisce al ritrovato trend positivo nel turismo e certifica un costante recupero di attrattività del nostro territorio», ha sottolineato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza.

Un’attrattività confermata anche dai recenti dati sul turismo a Milano: l’amministrazione comunale ha dichiarato che nel 2022 in città sono arrivati 6,7 milioni di turisti, un dato che supera quello del 2019 pre-pandemia, giunti soprattutto per turismo, con una forte componente legata agli acquisti di moda e lusso. Global Blue, società leader nel tax free shopping, in un recente studio realizzato con Lybra Tech, ha certificato come nel 2022 Milano sia stata la città italiana preferita per lo shopping tourism, i viaggi dei turisti stranieri per fare acquisti di beni di lusso, attraendo una quota del 34% dei flussi turistici, in vantaggio rispetto a Roma (al 28%) e Firenze (12%), e con lo scontrino medio più alto registrato in Italia, pari a 1.340 euro.

Montenapoleone district, tornano i cinesi (e Global Blue conferma)

Le location delle sfilate, che sono nel centro storico ma che spaziano anche oltre, dalla sede della Fondazione Prada, nell’area di Porta Romana, all’Hangar Bicocca, con le opere d’arte di Anselm Kiefer, confermano come la geografia della moda a Milano sia cambiata, andando ben oltre le vie del Quadrilatero. Ma è pur sempre intorno a via Monte Napoleone che si concentrano gran parte delle presenze internazionali e degli acquisti di fascia alta. Con un impatto importante della fashion week. Lo conferma Guglielmo Miani, presidente del Montenapoleone District: «La settimana della moda donna si è contraddistinta per un notevole dinamismo e una crescita di stranieri di circa il 10-15% rispetto alle scorse edizioni». Le sfilate – accanto agli eventi e agli appuntamenti commerciali, come le manifestazioni di settore nei quartieri di Fiera Milano e le campagne vendite nelle centinaia di showroom sparsi per la città – hanno riportato a Milano pure i primi cinesi dopo tre anni di pesante assenza: «In un contesto caratterizzato da un andamento positivo delle presenze, soprattutto dai vari paesi europei e dagli Stati Uniti, abbiamo registrato anche un incremento dei cinesi seppur con un andamento più contenuto rispetto alle altre geografie. Sul versante dello shopping siamo ottimisti in una progressiva ripresa dei livelli pre-pandemia, considerando che i cinesi rappresentavano il 30% del fatturato tax free del Quadrilatero, che fino al 2019 era cresciuto di anno in anno», chiosa Miani. Dati confermati dalle prime elaborazioni di Global Blue, che vedono il ritorno dello shopping da parte turisti della Greater China e americani, con aumenti dello scontrino medio, anno su anno, rispettivamente del 25 e 19%.

Proprio per formare gli imprenditori del fashion retail, ieri si è tenuto a Milano il primo dei cinque appuntamenti di “Trend Topic”, iniziativa dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con Federmodamilano, incontri incentrati su temi come la sostenibilità e il digitale, per rafforzare a aggiornare le competenze di chi è già attivo, o vuole lavorare, nel settore.

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