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Nexi: 2022 nelle attese con utile vicino a 700 milioni e guidance confermata. Titolo in calo

di Andrea Fontana

Addio assegni bancari? Ecco perché è difficile

L’Ebitda di Nexi è a 1,61 miliardi (+14,2%) su ricavi totali per 3,260 miliardi di euro, in incremento del 7,1%

7 marzo 2023
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3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 mar - Il minirally di Nexi, che in Borsa era salita del 5% in tre giorni aspettando i conti, è già alle spalle: dopo uno scatto iniziale il titolo del gruppo dei sistemi di pagamento torna sotto 8 euro. I risultati 2022 sono stati in linea con le previsioni degli analisti così come la guidance societaria ma il management ha anche fornito indicazioni positive sull'anno in corso.

Nel 2022 +7% i ricavi, l'utile sfiora i 700 milioni

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Il gruppo dei sistemi di pagamento ha chiuso il 2022 con un utile netto di 693,2 milioni di euro, in aumento del 15,1% sull'anno precedente, e con un ebitda di 1,61 miliardi (+14,2%) su ricavi totali per 3,260 miliardi di euro, in incremento del 7,1%. Nexi ha inoltre segnalato che nei primi due mesi dell'anno in corso c'è stata un'accelerazione dei volumi di transazioni quantificata nel +17% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Secondo Intermonte i risultati sono in linea con le previsioni ed è positiva la conferma dell'outlook sul 2023 anche se l'utile netto non dovrebbe riservare grandi sorprese, mentre sembra più lento del previsto il percorso di riduzione della leva finanziaria. Al 31 dicembre 2022, la posizione finanziaria netta gestionale del gruppo e' negativa per 5,396 milioni e il rapporto con l'ebitda e' pari a 3,3 volte con l'obiettivo di portarlo a 3 volte a fine 2023.

La guidance fornita dalla società di ricavi in aumento di oltre il 7% nel 2023 con un ebitda in aumento di oltre il 10%, valori che il ceo Bertoluzzo ha definito un "floor" e che Goldman Sachs ritiene oltre le attese con riferimento ai ricavi. Per Equita vista la buona partenza dell'anno dei volumi l'outlook potrebbe essere superato.

In 2023 focus su aumento marginalità e generazione di cassa

“Iniziamo il 2023 - ha commentato il ceo di Nexi Paolo Bertoluzzo - determinati a crescere ancora in tutte le geografie aumentando ulteriormente la marginalità e la generazione di cassa. Al contempo, continueremo ad essere molto rigorosi nell'allocazione del capitale, focalizzando erafforzando ulteriormente il nostro portafoglio per accelerare la crescita, come dimostra la partnership strategica appena siglata con Banco Sabadell che ci consentirà di entrare in un mercato particolarmente attrattivo come quello spagnolo”.

"Entrare in Spagna per noi e' molto strategico - ha aggiunto - il mercato spagnolo e' un ampio e con una buon potenziale economico. La penetrazione delle carte e' intorno al 38%, in linea con la media del nostro portfolio, il mercato e' dominato dalle pmi con un'accelerazione delle dinamiche di e-commerce e il mercato della distribuzione dei sistemi di pagamento e' ancora dominato dalle banche. Quindi e' un mercato abbastanza simile a quello italiano".

Jv con Unicredit? Bertoluzzo, colloqui con banche in Italia e estero

Bertoluzzo è stato criptico nel commentare i rumors secondo cui Nexi potrebbe diventare un partner di Unicredit nel caso in cui il gruppo bancario decidesse di creare una joint venture per la gestione delle sue attività di pagamento. Le valutazioni sull'evoluzione della strategia dei pagamenti da parte degli istituti e' "tipica della maggior parte delle grandi banche" - ha detto - e Nexi "ha conversazioni con altre banche, anche fuori dall'Italia". Nexi ha già relazioni con Unicredit e un contratto che estende questo rapporto fino al 2037 che costituisce la base del nostro rapporto, ha aggiunto Bertoluzzo: Nexi "e' felice di avere conversazioni ma la base di questo rapporto e' un contratto di lungo termine che e' in corso".

La posizione finanziaria netta

Al 31 dicembre 2022, la posizione finanziaria netta gestionale del gruppo è negativa per 5,396 milioni e il rapporto con l’Ebitda è pari a 3,3 volte. La leva finanziaria pro-forma che invece include le sinergie run-rate si attesta a circa 2,9 volte, “in linea con il piano”. Per il 2023 confermata la guidance di una crescita dei ricavi superiore al 7% con un Ebitda e un utile netto normalizzato in aumento di “oltre il 10%”.

L’excess cash generation è stimato in “almeno 600 milioni” e la leva finanziaria netta è attesa in riduzione a 3 volte l’ebitda includendo l’acquisizione del merchant book di Sabadell il cui closing è previsto nel quarto trimestre dell’esercizio (circa 2,7% includendo le sinergie run-rate”).


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