di Vera Viola
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Un milione e mezzo di turisti ha visitato Napoli nel mese di dicembre, occupando l’80% delle camere disponibili nella prima metà del mese e il 98% nel periodo natalizio e fermandosi in media tra tre e quattro notti. Il primo e non definitivo consuntivo del movimento turistico di Natale, fine anno ed Epifania è più che positivo per la città. A cui si aggiungono gli ottimi numeri registrati anche nelle costiere della Campania. La regione è sicuramente riuscita a superare i livelli pre covind, cioè quelli del 2019 che era stato anch’esso un anno da record.
A Napoli tutto pieno: folla per strada, lunghe code ai musei. L’affluenza è stata molto sostenuta sin dal ponte dell’Immacolata. Quando Confesercenti Campania ha stimato incassi fino a 55 milioni, 25 soltanto a Napoli. Manca ancora una classifica, ma a quanto pare, Napoli, secondo riviste specializzate internazionali, è stata una delle prime mete più ambite d’Europa.
«Vogliamo fare ancora crescere il turismo – dice l’assessore al Turismo del Comune di Napoli Teresa Armato – La nostra strategia poggia su un piano di destagionalizzazione. In parte ciò sta avvenendo: ad agsto 2022, a esempio, abbiamo avuto un boom». Il Comune continuerà a lavorare per organizzare eventi e fornire attrazioni nei mesi da marzo ad aprile e poi da settembre a dicembre.
La forte affluenza pone anche la necessità di creare altri poli nella città. «Vogliamo proporre una serie di itinerari, meno noti, ma altrettanto interessantu e affascinanti – aggiunge Armato – rivalutando sopratutto le periferie. Anche quelle che non hanno buona fama, ma tutte hanno almeno un aspetto interessante, come la Sanità, Scampia, Ponticelli, Bagnoli. Per l’Epifania abbiamo –rianimato Piazza Mercato che da anni era stata di fatto abbandonata».
L’assessore al Turismo chiarisce la linea da adottare nei prossimi mesi. La prima mossa è stata l’adozione di un codice di controllo per fare emergere le strutture sommerse. «Purtroppo non abbiamo tante risorse per intensificare i controlli – aggiunge Armato – perciò abbiamo dovuto fare convenzione con la Guardia di Finanza. Quanto al numero crescente, anche troppo, di case vacanza nel centro storico, si è convinti che non si debba snaturare la città. «I turisti sono attratti dai napoletani – dice Armato – se il centro storico diventasse solo casa vancanza, non lo sarebbero più».
L’assessore annuncia anche l’istituzione di un tavolo con la Soprintendenza che dovrà fare una nuova pianificazione commerciale per evitare la proliferazione di negozi di cibo da strada in luoghi simbolo. In altre parole, la linea scelta dalla giunta Manfredi è chiara: promuovere ulteriore crescita del turismo e dei turismi, ma nel rispetto della città e dei cittadini.
Vera Viola
vice caposervizio
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