di Davide Madeddu
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Un’occasione da non perdere. Per crescere e formarsi in un’esperienza che va oltre lo studio. Perché i risvolti positivi di un’esperienza all’estero sono tanti e spaziano dal piano didattico a quello umano. Opportunità per gli studenti che frequentano i vari atenei. Il panorama delle destinazioni è ricco, si spazia dalla Spagna, Germania, Francia per continuare con Gran Bretagna e Grecia. Ma nell'elenco ci sono anche Giappone, Corea del Sud, Cina e molti altri luoghi. Paesi i cui atenei hanno stretto rapporti di collaborazione con le università italiane.
Alla Statale di Milano i posti a disposizione per la mobilità sono 1.257, e coinvolgono 332 atenei distribuiti in 33 paesi stranieri. Programma che, come sottolinea Antonella Baldi, prorettrice per l’internazionalizzazione, «col tempo si è arricchito, e ora l'Erasmus+ include la possibilità di svolgere un periodo di studio anche presso destinazione universitarie di Paesi terzi extra-euroepei».
Panorama ricco di mete per gli studenti del più grande ateneo italiano, la Sapienza di Roma. «Per quanto concerne la mobilità Erasmus+ Unione Europea sono stati stipulati nuovi accordi con 665 Università partner, per la quasi totalità delle aree disciplinari e dei Paesi dell’Unione europea per offrire agli studenti maggiori opportunità di mobilità. Le borse di studio disponibili sono circa 2.150».
Gioca una carta molto importante il programma di internazionalizzazione portato avanti dalla Luiss. «La missione del nostro ateneo, che prosegue nella scalata dei ranking internazionali dell’alta formazione, è quella di supportare la Next Generation di professionisti, nella costruzione di un mindset cosmopolita, aperto e flessibile, per poter interagire con culture diverse - commenta il rettore Luiss Andrea Prencipe-. Siamo convinti che l’approccio all’internazionalizzazione debba avere due grandi traiettorie: da un lato, è importante lavorare sull’outgoing, dando ai nostri studenti opportunità per studiare temporaneamente all’estero grazie agli oltre 300 accordi della Luiss con le principali università internazionali. Nel contempo, è fondamentale investire sull’incoming, valorizzando il concetto di “Educated in Italy” per permettere a giovani di tutto il mondo di formarsi nel nostro Paese».
Guarda al programma di scambi e formazione internazionale anche la milanese Bocconi. Per il secondo semestre del 2023 saranno ospitati 732 studenti, di cui 99 già presenti nel Fall 22. «L'Europa si riconferma l'area più rappresentata (46%), mentre si segnala un evidente aumento nella percentuale di studenti da università nordamericane rispetto allo scorso semestre (36%)». Nel 2023 andranno all'estero 869 studenti dell’ateneo di via Sarfatti.
Anche l’università di Palermo guarda con favore ai programmi di scambio internazionale. Non a caso si prevedono sia iniziative in ambito Ue sia in area extra-Ue.
All’università di Firenze 365 posti in uscita con possibilità di borse di studio da parte dell'Ateneo.
Attenzione agli scenari internazionali anche all'università di Verona dove i posti destinati agli studenti sono1.644. Destinazione 33 paesi e 314 atenei.
All’Alma Mater di Bologna nell’ultimo bando Erasmus+ per l’anno accademico 2023-24 si prevedono 6880 posti e inoltre sono coinvolti 720 atenei distribuiti in 43 Paesi.
All’università Bicocca di Milano 900 posti a disposizione per 315 atenei e 30 paesi. «Per gli studenti universitari l'Erasmus si conferma una preziosa opportunità di dare un’impronta internazionale al proprio percorso di studi - dice Gabriella Pasi, prorettrice per l’internazionalizzazione -. Si tratta di un momento di arricchimento e di crescita sotto tutti i punti di vista».
All’università di Trento opportunità per formazione con 621 studenti in mobilità fisica/blended in 209 università di 27 Paesi. «Dopo la pandemia, stiamo assistendo a una decisa ripartenza della mobilità Erasmus+, con un numero crescente di studentesse e studenti interessati a vivere questa esperienza - dice Maurizio Marchese, prorettore allo sviluppo delle relazioni internazionali -. Riscontriamo tanto interesse anche per le nuove forme di mobilità: blended, virtuale, mobilità verde e mobilità brevi».
Numeri significativi, soprattutto se rapportati alle dimensioni dell’ateneo anche a Macerata dove i posti a disposizione sono 834 per 185 università distribuite in 25 paesi stranieri.
«Per la mobilità a fini di studio Erasmus abbiamo bandito 2175 mensilità, in 31 Paesi in 868 sedi diverse», fanno sapere dall’università di Sassari.
Allo Iulm 435 posti a disposizione per 145 accordi in 23 paesi stranieri.
Più alti i numeri previsti dall’università Ca' Foscari di Venezia che per 26 paesi e 213 atenei mette a disposizione 978 posti.
Sostegno convinto alle esperienze internazionali anche all’università di Udine. «Secondo i dati della Commissione Europea, l’80% degli studenti con esperienze di mobilità internazionale trova un posto entro tre mesi dalla laurea - dice Giorgio Alberti, delegato per l'internazionalizzazione-. Sulla base della nostra esperienza degli ultimi anni, gli stage e i tirocini presso aziende, enti pubblici o di ricerca all'estero, nonché lo svolgimento di tesi, hanno dato ottimi risultati in termini di arricchimento dei curricula degli studenti e di prospettive lavorative».
Alla Unint, università degli studi internazionali di Roma 344 posti per 114 atenei distribuiti in 43 paesi stranieri.«L'Ateneo si posiziona inoltre al quarto posto in Italia per tasso di laureati triennali che hanno svolto periodi di studio all’estero nel corso degli studi universitari - sottolineano alla Unint -. Partire non è tuttavia l’unica opportunità di contatto con il mondo per gli studenti di questo Ateneo internazionale nel cuore di Roma, che possono respirare un clima fortemente multiculturale, anche restando in Italia, grazie alla presenza di studenti e docenti provenienti da tutto il mondo».
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