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DESTINAZIONE NATURA
Foglie colorate d’autunno, cime imbiancate fin quasi all'estate, il brecciolino sottile, un soffice manto erboso e l'odore di tigli, peri e meli selvatici, aceri e ontani. Montagne incantate e oasi di pace abitano nei cinque parchi (due nazionali: Parco nazionale del Pollino e Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri – Lagonegrese; tre regionali - Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano e Parco naturale regionale del Vulture) e nelle riserve regionali della Basilicata. L’aria fresca e il sole di primo mattino filtra attraverso i rami di pini loricati. Il salterellare fuori dal tempo di uno scoiattolo scuro, il veleggiare di una maestosa aquila nel cielo azzurro, il far capolino di una lontra, e poi, d’un tratto, la luce e spazi verdi sterminati o verticali pareti di roccia, acqua cristallina. Un'avventura meravigliosa.
IL POLLINO
Montagne aspre e selvagge, altopiani erbosi, sentieri poco battuti, foreste abitate da lupi, da una variegata fauna, da abeti bianchi, faggi e dai pini loricati, alberi secolari. Il Pollino è una terra di incanto e mistero. Ospita un Parco, il più vasto tra i parchi nazionali italiani e Geoparco Unesco, angoli reconditi e borghi arroccati, ricchi di antiche memorie. Immersi in una cornice di antiche tradizioni si possono scoprire sapori tipici come quello di funghi appena colti o quello piccante ed esotico della melanzana rossa e quello intrigante dei peperoni cruschi. Piaceri della tavola a cui si affianca benessere psicofisico in questa oasi botanica dove si aprono allo sguardo sconfinati orizzonti e paesaggi da vivere e scoprire praticando trekking, sci di fondo e tanti altri sport di montagna.
PARCO NAZIONALE DELL'APPENNINO LUCANO VAL D'AGRI LAGONEGRESE
Lungo il fiume Agri, dalla montagna al mare, si apre un paesaggio che sorprende per la sua unicità. Cuore strategico di ogni itinerario: il Lago del Pertusillo da dove parte anche il sentiero per il parco archeologico di Grumentum. Sovrano del Parco è il fiume Agri. Intorno al corso d'acqua si è sviluppato un intero mondo caratterizzato da uno stile di vita legato alla natura, fatto di borghi antichi e moderne stazioni sciistiche, immersi in paesaggi incontaminati. Un mondo che sorprende per la sua storia millenaria, per il suo folklore e per i suoi sapori, oltre che per la ricchezza naturale del suo territorio. I principali rilievi montuosi del Parco -Monte Volturino, Montagna di Viggiano, Monte Sirino-sono mete d'elezione per molti amanti degli sport invernali.
IL VULTURE
Come un antico e maestoso guardiano. Ormai un vulcano quiescente. Il massiccio del Vulture svetta dalla valle dell'Ofanto e la sua anima si può sfiorare nelle copiose sorgenti, che sgorgano dal versante sud-orientale dell'area, le cui acque minerali sono molto apprezzate anche per le proprietà curative; nei laghi di Monticchio, due magici specchi d'acqua di forma ellittica che compongono un “8“ tra il verde, separati da un istmo e sovrastati dall'abbazia di S. Michele, sede del Museo di Storia naturale del Vulture. Sembra quasi di trovarsi in un quadro di Monet e pittoresche sono anche le distese di oliveti, castagneti e vigneti, che circondano caratteristici borghi, alcuni di questi resi più attrattivi anche dalla presenza di castelli e masserie fortificate, testimoni silenti dell'epoca medievale. Il cuore del Vulture è inoltre rigato da filari del pregiato vitigno Aglianico DOCG.
LE DOLOMITI LUCANE
Le Dolomiti Lucane, roccaforti naturali dai profili aspri e suggestivi, ricordano l’aspetto delle Pule Trentine nel gruppo delle Dolomiti da cui deriva il loro nome. La nascita di queste montagne, formate da arenaria cementata, risale a 15 milioni di anni fa. Custodiscono due tra i borghi più belli d’Italia, Castelmezzano e Pietrapertosa, punto di partenza e di arrivo di un emozionante e adrenalinico tuffo tra cielo e terra: il “Volo dell'Angelo”. Tradizioni dal fascino quasi esoterico, tra cui il “Mascio”, antico rito arboreo, sono legate a Pietrapertosa che, con Castelmezzano e Campomaggiore, costituisce la location del libro “Vito ballava con le streghe” a cura del giornalista Mimmo Sammartino da cui è stato tratto un docufilm e ad esso si ispira un percorso letterario caratterizzato da installazioni scultoree e da effetti multimediali.
MATERA
Un luogo senza tempo. Magico e quasi surreale. Un paese-presepe e un set cinematografico naturale. Case scavate nel tufo e incastrate tra loro, evocazione di un sapere artigiano tramandato di padre in figlio, appaiono come merletti che l'Uomo e Madre Natura si divertivano a tessere. A Matera, già Capitale europea della cultura 2019, tra i suoi Sassi, si può ascoltare la silenziosa conversazione tra natura e storia o venire rapiti dal fascino dei paesaggi di pietra e delle oltre 100 chiese rupestri, tra cui la Cripta del Peccato Originale, dove rivive la ritualità antica e pitture parietali sono simbolo di un'arte che lega l'uomo a Dio. Religiosità e folklore sono alla base di numerose tradizioni come il Carro Trionfale, opera di maestri cartapestai, per la Festa patronale della Madonna della Bruna.
Info: basilicataturistica.it
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