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Luisa Spagnoli piace alla Gen Z anche grazie ai Maneskin

di Chiara Beghelli

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Per la collezione invernale gli ordini dei canali wholesale e franchising hanno segnato un +25% rispetto al 2020, e la rete retail in Italia ha guadagnato il 35%. Focus sul Medio Oriente

25 febbraio 2022
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2' di lettura

«Sarà una collezione colorata, che esprime ottimismo»: Nicoletta Spagnoli sta mettendo a punto i dettagli della collezione che sarà presentata a Milano domenica 27 febbraio, alla Rotonda della Besana, e pronuncia spesso la parola «ottimismo». «Dopo un anno complesso, abbiamo ripreso i progetti lasciati in sospeso - spiega -, in particolare quelli legati all’espansione della nostra presenza all’estero, soprattutto in Middle East e Russia, anche grazie a partner molto solidi: a marzo apriremo in Arabia Saudita, nel mall Riyadh Park, mentre fra aprile e giugno avremo due nuovi negozi a Doha, in Qatar, e sempre a giugno apriremo al Gum di Mosca, sulla Piazza Rossa».

Le vendite della collezione invernale sono state molto soddisfacenti: gli ordini dei canali wholesale e franchising hanno segnato un +25% rispetto al 2020, e la rete retail in Italia ha guadagnato il 35%: «Sono segnali molto buoni anche per il 2022 - prosegue l’imprenditrice -. Le vendite sono state trainate anche dalle iniziative che in questo periodo di pandemia abbiamo messo a punto per le nostre clienti, digitali come le chat online e in presenza, come gli appuntamenti in negozio. Anche l’e-commerce cresce: nel 2021 è salito del 56% rispetto all’anno precedente, e quest’anno ci aspettiamo che aumenti di un altro 25%. Stiamo per portare in azienda tutte le attività legate all’e-commerce, un investimento rilevante ma necessario».

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Una convinta presenza sul digitale avvicina a Luisa Spagnoli la generazione di clienti più giovani: «Abbiamo registrato un abbassamento dell’età media di chi visita i nostri negozi: stiamo lavorando sul coinvolgimento di una clientela più giovane, anche per iniziare un percorso di fidelizzazione al brand», prosegue. Conferma di questa espansione anagrafica è stata la scelta dei Maneskin, gruppo simbolo della Gen Z, di indossare dei look Luisa Spagnoli, con l’iconico tessuto a pois, per un concerto ad Amsterdam: «Ne siamo stati molto felici, anche perché non si è trattato di una nostra iniziativa di marketing, ma di una scelta del loro stylist», sottolinea.

Un altro tema caro alle giovani generazioni, ma non solo, è la sostenibilità: «La mia bisnonna Luisa è stata una pioniera anche in questo - spiega Nicoletta Spagnoli -. Per la lana d’angora pettinava i conigli affinché non soffrissero e mi hanno di recente raccontato che non voleva che si strappassero foglie agli alberi. La sostenibilità oggi è fondamentale, i consumatori vogliono soprattutto sapere da dove viene un capo, chi lo ha confezionato e come. Le condizioni di lavoro per la nostra azienda sono da sempre prioritarie: nella Città dell’Angora fondata da mio nonno Mario c’era un sistema per vendere alimenti ai dipendenti a km zero e a prezzi vantaggiosi. Ai dipendenti oggi offriamo il rimborso dell’asilo nido fino ai 18 mesi dei loro bambini e un’estensione di otto mesi dei permessi per allattamento rispetto alle norme italiane. Nella nostra mensa, gratuita, offriamo quattro primi e quattro secondi, oltre a un menù wellness. E abbiamo ripristinato l’antica biblioteca, per pause ancora più piacevoli: il benessere dei nostri dipendenti si riflette anche sui nostri prodotti».

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