di Giulia Crivelli
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La nomina di un amministratore delegato era attesa come prima mossa importante del nuovo socio di maggioranza di Etro, il fondo di private equity L Catterton Europe (gruppo Lvmh), che a metà luglio ha acquisito il 60% della società fondata a Milano nel 1968 da Gerolamo Etro, che ha mantenuto la carica di presidente. Ai quattro figli, che negli ultimi anni si erano divisi tra incarichi gestionali e stilistici, subentra, in un certo senso, un manager “puro”, Fabrizio Cardinali (nella foto in alto, accanto a Gerolamo “Gimmi” Etro), che da ottobre sarà chief operating officer (ceo). La famiglia Etro ha mantenuto il 40% del capitale e sull’entità dell’operazione né il fondo né gli Etro hanno dato cifre ufficiali, ma l’agenzia Reuters aveva ipotizzato la cifra di 500 milioni di euro.
Cardinali vanta oltre 25 anni di esperienza manageriale: prima dell'ingresso in Etro, ha lavorato in Dolce&Gabbana, dove ha trascorso quasi 13 anni ricoprendo diversi ruoli, tra i quali, da giugno 2017, quello di chief operating officer e membro esecutivo del consiglio di amministrazione, intervallati da 5 anni in Richemont, con il ruolo di ceo per diversi marchi del lusso del gruppo, tra i quali Dunhill e Lancel (oggi parte del gruppo Piquadro).
Cardinali sarà supportato e lavorerà a stretto contatto con L Catterton - si legge nella nota diffusa oggi – e con la famiglia Etro, incluso il fondatore e presidente Gerolamo Etro.«Ho sempre ammirato l'heritage del marchio Etro, il suo stile e l’artigianalità italiana che lo contraddistinguono – ha detto Cardinali – e non vedo l'ora di collaborare con L Catterton, la famiglia Etro e l’intero management team per cogliere le numerose opportunità di crescita volte ad ampliare la base clienti, consolidare l'offerta nelle diverse categorie di prodotto ed espandere la presenza internazionale della società».
«Cardinali si è affermato come manager di assoluto rilievo nel panorama della moda e del lusso grazie a un'incredibile visione ed energia creativa – ha aggiunto Luigi Feola, managing partner e Head of Europe di L Catterton –. La sua profonda esperienza ed acume operativo lo qualificano come la persona giusta per guidare questo nuovo capitolo di crescita e di sviluppo dell’incredibile eredità di Etro».
La presenza internazionale di Etro è basata su una strategia multi-channel; 140 i flagship store in oltre 58 Paesi tra Europa, Stati Uniti, Russia, Middle East e Asia-Pacifico. La rete distributiva di Etro include inoltre 20 punti vendita travel retail e una presenza nei principali department store e boutique multimarca sul canale wholesale. L’e-commerce a gestione diretta è attualmente operativo in Europa, Stati Uniti e Giappone, affiancato da una serie di partnership con i più importanti canali di vendita digitale su scala internazionale. in questi giorni il marchio è tra i più citati per le apparizioni sul red carpet del festival del cinema in corso a Venezia e ha fatto molto parlare di sé per aver vestito i Maneskin, trionfatori dell’Eurofestival e protagonisti di un’estate di esibizioni live nel mondo, quasi sempre vestiti Etro. Il prossimo appuntamento è il 23 settembre, seconda giornata della settimana della moda donna di Milano, in cui sfilerà in presenza la collezione per la primavera-estate 2022.
Giulia Crivelli
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