(ANSA)
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Annullare il 41 bis a Alfredo Cospito. È la richiesta che la procura generale della Cassazione ha presentato in vista dell’udienza del prossimo 24 febbraio, secondo quanto riportato in due articoli della Stampa e di Repubblica . Il 24 febbraio la Cassazione deve pronunciarsi sul ricorso presentato dalla difesa dell’anarchico, contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma di confermargli il regime del carcere duro. La Stampa scrive che la procura generale riterrebbe il 41 bis a Cospito superato dagli eventi e che la richiesta di revocarlo è contenuta nel testo della requisitoria depositato martedì scorso, 7 febbraio.
Dalle motivazioni dell’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma emerge una «carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento» con gli anarchici, scrive il pg della Cassazione Piero Gaeta nel parere depositato l’8 febbraio in vista della camera di consiglio della Cassazione su Alfredo Cospito prevista per il 24 febbraio. «La verifica su tale punto essenziale - scrive il pg - non traspare nelle motivazioni del provvedimenti» ma è «necessaria» e non può essere «desumibile interamente ed unicamente né dal ruolo apicale» né dall’essere egli divenuto ’punto di riferimento’ dell’anarchismo in ragione dei suoi scritti e delle condanne riportate».
Alfredo Cospito, trasferito nel pomeriggio dell’11 febbraio dal carcere milanese di Opera all’ospedale San Paolo, da quanto si è appreso da fonti del Dap e giudiziarie si trova in una delle camere riservate ai detenuti in 41 bis. L’esponente anarchico, che sta portando avanti lo sciopero della fame, è stato ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale milanese su indicazione dei medici. A disporre il suo trasferimento è stato il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria “in via precauzionale”
Da quanto si è appreso da ambienti carcerari e giudiziari milanesi, per l’esponente anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da quasi 4 mesi, si è reso necessario il ricovero ospedaliero in quanto, oltre al cibo, si rifiuta di assumere anche gli integratori.
«La salute di ogni detenuto costituisce priorità assoluta». Lo sottolinea il ministero della Giustizia nella nota con la quale comunica il trasferimento di Alfredo Cospito all’ospedale San Paolo di Milano.
Alfredo Cospito pesa 71 chili ed è a rischio di edema cerebrale e aritmie cardiache potenzialmente fatali. E’ quanto ha riferito il medico di parte all’avvocato Flavio Rossi Albertini dopo la visita effettuata in carcere oggi a Opera. L’anarchico, in base a quanto aggiunge il medico, “è determinato ad andare avanti con la protesta. E’ lucido e cammina sulle proprie gambe”. Il consulente ha definito le condizioni “serie”. “I parametri tengono ma basta poco perchè la situazione precipiti senza dei segni particolari di allarme” preventivo, ha aggiunto
Intanto si registrano scontri tra la polizia e gli anarchici in corteo a Milano per manifestare a sostegno di Alfredo Cospito e contro il regime di 41 bis. All’altezza di via Sabotino sono stati lanciati petardi, bottiglie e pietre e gli agenti hanno caricato i manifestanti. Danneggiati cestini della spazzatura, piante, tavolini dei locali e vetrine, oltre a motorini e biciclette parcheggiati. Sei poliziotti del Reparto Mobile di Milano sono rimasti feriti e si sono dovuti recare in ospedale per essere medicati. Sono stati tutti denunciati per vari reati relativi all’ordine pubblico gli undici anarchici che l’11 febbraio sono stati portati in questura dopo gli scontri.
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