di Luigia Ierace
Matera con le vertigini della Gravina e il cuore rupestre dei Sassi Barisano e Caveoso immortalate da Carlos Solito, fotografo, scrittore e regista, protagonista in Cina nella prima edizione della Biennale internazionale di fotografia del Patrimonio Mondiale Unesco 2023 Italia-Cina che chiude domani (20 maggio). (l.ier.)
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Basilicata e Lombardia insieme per sostenere la candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità dell’Area Sud della Basilicata e di Maratea. Una prima lettera informale alla direttrice dell’Unesco Audrey Azoulay ha acceso i riflettori sull’area che include 27 comuni, due parchi nazionali e la Perla del Tirreno. Poi il sostegno dei presidenti delle due Regioni, Vito Bardi e Attilio Fontana, al percorso avviato dal Gal “La Cittadella del Sapere” e dal giornalista Biagio Maimone, di Milano, originario di Maratea e fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud”.
Alla lettera di Bardi ha fatto seguito quella di Fontana che ha espresso «l’apprezzamento e il supporto della Regione Lombardia» per la proposta di candidatura di un’area «che si distingue per la bellezza paesaggistica, la storia e la cultura millenaria». «Ci accomuna – ha detto - la volontà di cooperare per il bene e la crescita dell'intero Paese e di favorire un modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità ecologica e sul valore dei saperi tradizionali». E Bardi lo ha ringraziato «a dimostrazione di un abbraccio tra Nord e Sud a sostegno di uno dei posti più belli del mondo che sicuramente merita di entrare nel pantheon dell'Unesco».
Così, dopo Matera e il parco delle chiese rupestri (Sito Unesco dal 1993) e il Pollino (dal 2015 tra i Geoparchi mondiali dell'Unesco), un'altra area lucana muove i primi passi sotto l'egida di due Regioni. «Desideriamo – sottolinea il direttore generale del Gal Nicola Timpone – creare tra il Nord e il Sud un legame solidale e culturale, sia sotto il profilo socio-economico, che della cultura sostenibile». «Abbiamo chiesto a Fontana – ha aggiunto Maimone - di diventare artefice di un cambiamento culturale che pone al centro la pari dignità dei territori italiani». E così il «territorio più verde e bucolico d’Italia, attento e premuroso nella cura dell’ambiente» ha teso la mano alla Regione Lombardia, «antesignana di un processo produttivo foriero di sviluppo ».
« Il riconoscimento Unesco e l’istituzione dell’Area marina protetta Costa di Maratea –per Biagio Salerno, presidente del Consorzio turistico Maratea – potranno essere strumenti di tutela della natura e un marchio di qualità vincente, capace di generare nuova e sana economia, coniugare tutela dell'ecosistema marino-costiero e sviluppo sostenibile». «A 30 anni dall'inserimento di Matera e del Parco delle Chiese Rupestri nella lista Unesco – ha ribadito il direttore generale dell’Agenzia di Promozione territoriale della Basilicata, Antonio Nicoletti - siamo ben consapevoli del valore di questo riconoscimento».
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