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Dall’extra-gettito 5-6 miliardi per il nuovo decreto su benzina e bollette

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Bollette: 10 anni di rincari per famiglie, +780 euro

Il ministero dell’Economia ha calcolato nei primi quattro mesi dell’anno un aumento del 18,1% nel gettito delle imposte indirette

19 giugno 2022
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2' di lettura

Nel bollettino di giugno il ministero dell’Economia ha calcolato nei primi quattro mesi dell’anno un aumento del 18,1% nel gettito delle imposte indirette, con un’accelerata pari a 3,3 volte la dinamica ipotizzata nel Def di aprile. Mentre sul totale delle entrate tributarie la corsa degli incassi segna +10,7%, cioè 2,6 volte le stime del Documento di economia e finanza.

Provvedimento entro due settimane

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Arriveranno da lì i fondi per il nuovo decreto su benzina e bollette che il governo ha in programma di approvare entro le prossime due settimane. C’è solo un passaggio da ultimare, tecnico ma fondamentale: a certificare l’extra-gettito sarà l’assestamento di bilancio che deve essere approvato entro il 30 di giugno. Da lì arriveranno i numeri delle entrate superiori alle previsioni, figlie dell’incrocio fra due fattori: la ripresa a ritmi ordinari della riscossione, dopo la lunga stagione degli stop and go che ha accompagnato la pandemia, e l’inflazione, che gonfia i prezzi e quindi l’Iva calcolata in proporzione.

Le incognite della guerra

I numeri sono ancora in corso di definizione nel lavoro sulle tabelle dell’assestamento, che dovranno tener conto anche dei versamenti non ancora registrati fin qui nei bollettini mensili del dipartimento Finanze. Ma le prime ipotesi parlano di un provvedimento fra i 5 e i 6 miliardi, anche se l’extragettito potrebbe essere in realtà superiore. Ma il tutto va calibrato anche con l’obiettivo di tenere comunque da parte un margine ulteriore per altri interventi successivi. Perché la guerra non accenna a finire, e anzi lo scenario energetico è in rapido deterioramento dopo la decisione russa di stringere i rubinetti del gas.

In ogni caso, i primi posti nella griglia del decreto in arrivo sono occupate dalle accise su benzina e gasolio e dal rinnovo delle misure che alleggeriscono gli oneri di sistema nelle bollette dell’energia. Quasi 2,5 miliardi servirebbero a ripetere lo sconto su accise e Iva per tutta l’estate, fino all’8 di settembre con un’estensione di altri due mesi, perché ogni mese di taglio costa 1,16 miliardi di euro (e non riesce nemmeno più a tenere il prezzo del gasolio sotto i 2 euro; Sole 24 Ore di ieri). Il resto andrebbe a finanziare prima di tutto una proroga del taglio degli oneri di sistema che pesano sulle bollette di luce e gas di famiglie e imprese. Mentre resta in agenda anche l’esigenza di tornare a sostenere i crediti d’imposta per imprese energivore e autotrasportatori per l’ultima parte dell’anno.

Se i confini saranno questi, sarà difficile trovare spazio per il nuovo intervento sul cuneo fiscale di cui si è discusso nelle scorse settimane. Il dossier, a questo punto, potrebbe essere rinviato alla manovra.

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