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Oscar 2017, ecco i favoriti della notte più attesa dell’anno

a cura di Stefano Biolchini e Andrea Chimento

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(AFP)

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23 febbraio 2017
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2' di lettura

Quante statuette vincerà «La La Land»? Emma Stone riuscirà ad alzare il primo Oscar della sua carriera? Chi otterrà il riconoscimento come miglior film straniero? E «Fuocoammare» tra i documentari? Sono solo alcune delle tante domande che troveranno risposta durante la notte degli Oscar, in programma questa domenica al Dolby Theatre di Los Angeles.

In attesa di scoprire i vincitori dell'89esima edizione, che verrà condotta da Jimmy Fallon, impazzano in tutto il mondo pronostici e indiscrezioni su chi vincerà le statuette più ambite dell'universo cinematografico. Dagli scommettitori più incalliti ai semplici appassionati, tutti scelgono i propri favoriti, sperando che il loro istinto coincida con il gusto dei membri dell'Academy.

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VEDI TUTTE LE NOMINATION PRINCIPALI:
- miglior film »
- miglior regista »
- miglior attore protagonista »
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- miglior documentario »

Non si può che partire parlando di «La La Land», che con 14 nomination ha pareggiato il record di «Eva contro Eva» e «Titanic»: potrebbe anche eguagliare il record assoluto di vittorie (11), anche se sarà tutt'altro che semplice.
Il musical di Damien Chazelle dovrebbe avere vita facile nelle due categorie principali – miglior film e miglior regista – così come nella stragrande maggioranza delle categorie tecniche.

Qualche incertezza in più, invece, per il titolo di miglior sceneggiatura originale, per il quale dovrà combattere con «Manchester by the Sea» di Kenneth Lonergan.
«Moonlight» di Barry Jenkins, il più quotato rivale di «La La Land» nelle categorie principali, è il grande favorito nel gruppo delle miglior sceneggiature non originali.

Come miglior attore protagonista Casey Affleck («Manchester by the Sea») è nettamente in vantaggio su Denzel Washington («Barriere») e Ryan Gosling («La La Land»), mentre Emma Stone («La La Land») spera di superare l'agguerrita concorrenza di Natalie Portman («Jackie») e Isabelle Huppert («Elle») come miglior attrice protagonista.

Aspettando gli Oscar

18 foto

Operai preparano la scenografia per il red carpet al Dolby Theatre a Hollywood, California. (AFP PHOTO / VALERIE MACON)
Preparativi in Hollywood Boulevard di fronte al Dolby Theatre a Hollywood, California. (AFP PHOTO / Frederic J. Brown)
Red carpet al Dolby Theater. (REUTERS/Mario Anzuoni)
Le statuette degli Oscar. (AP Photo/Seth Wenig)
Preparazione degli Oscar. (AFP PHOTO / VALERIE MACON)
Dolci assortiti con le statuette. (AFP PHOTO / VALERIE MACON)
Ryan Gosling ed Emma Stone in «La La Land». (Dale Robinette/Lionsgate via AP)
Ryan Gosling ed Emma Stone. (REUTERS/Mario Anzuoni)
Ryan Gosling ed Emma Stone mentre ballano nel film «La La Land». (Dale Robinette/Lionsgate via AP)
Mel Gibson dirige «La battaglia di Hacksaw Ridge». (Summit via AP)
Andrew Garfield in una scena di «La battaglia di Hacksaw Ridge». (Mark Rogers/Summit via AP)
Michelle Williams e Casey Affleck in una scena di «Manchester By The Sea». (Claire Folger/Roadside Attractions and Amazon Studios via AP)
Per Meryl Streep ennesima candidatura agli Oscar. (Paul Drinkwater/NBC via AP)
Una scena del film «Moonlight». (David Bornfriend/A24 via AP)
Il regista Gianfranco Rosi candidato all’Oscar con «Fuocoammare». (REUTERS/Mario Anzuoni )
Attori protagonisti candidati agli Oscar: Casey Affleck, Andrew Garfield, Ryan Gosling, Viggo Mortensen e Denzel Washington. (REUTERS)
Attrici protagoniste candidate agli Oscar: Isabelle Huppert, Ruth Negga, Natalie Portman, Emma Stone e Meryl Streep. (REUTERS/Staff)

Tra i non protagonisti, invece, quasi certo il trionfo di due interpreti di colore come Mahershala Ali («Moonlight») e Viola Davis («Barriere»), entrambi eccellenti nei film che hanno interpretato.

Se è scontata la vittoria di «Zootropolis» come miglior lungometraggio animato, si profila una sfida a due per il titolo di miglior film straniero con «Vi presento Toni Erdmann» di Maren Ade (Germania) e «Il cliente» di Asghar Farhadi (Iran), che sono vicinissimi nei pronostici.

Purtroppo non sembrano esserci grandissime speranze per «Fuocoammare» di Gianfranco Rosi, come miglior documentario: i bookmaker danno favorito «O.J.: Made in America» di Ezra Edelman, film che ha già vinto diversi riconoscimenti e potrebbe dare un grande dispiacere a tutto il cinema italiano.

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