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Cibo, salute, esplorazione: al museo si impara a vivere su Marte

di Leopoldo Benacchio

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Al Museo della scienza e della tecnica di Milano aperto un laboratorio che è una “palestra marziana”. Per imparare giocando

8 marzo 2022
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3' di lettura

A Milano è appena stata inaugurata una nuova palestra marziana, anzi proprio una vera base spaziale per allenarsi alla vita che aspetta i futuri astronauti sul pianeta rosso. Chi vuole cimentarsi la trova al Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia ed è aperta a tutti , ma specialmente ai ragazzi e ragazze dai 10 ai 14 anni.

È uno spazio originale in cui si possono mettere alla prova le proprie capacità nel gestire la sopravvivenza quotidiana in ambiente marziano, ma anche tante situazioni impreviste che possono capitare. e ogni partecipante è responsabile per sé e per tutto l’equipaggio.

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Nello spazio “marziano” appositamente costruito e arredato, possono entrare, su prenotazione al momento, 20 persone, divise in cinque squadre che sono altrettante postazioni del gioco di ruolo che si svolge nel laboratorio che afferisce al programma a lungo termine.

Insomma, già arrivare su Marte non è semplice e, al momento, non sappiamo ancora come fare, per via dei pericoli, per l’essere umano che vola nel sistema solare, legati alle radiazioni che si incontrano appena si esce dall’atmosfera terrestre. Comunque il problema di sopravvivere al viaggio lo risolveremo, su questo sono tutti d’accordo, ma una volta arrivati si tratta di saper gestire almeno cinque situazioni fondamentali.

E qui entra il nuovo spazio appena inaugurato al Museo della Scienza e Tecnica di Milano. I partecipanti avranno a disposizione cinque aree di attività, in cui cimentarsi per un’ora e mezza. Un gruppo dovrà occuparsi dei sistemi di supporto vitale, quelli in sostanza che garantiscono la sopravvivenza dell’equipaggio, capire per esempio se la temperatura è a posto, l’acqua è potabile e l’aria respirabile. Capire come si fa a rispondere a queste domande per noi abituati ad aprire il rubinetto a casa e veder sgorgare acqua super controllata non è proprio semplice, ma si può imparare.

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Modellino di rover marziano

Ma oltre a bere e respirare occorre mangiare e procurarsi il cibo, dato che dalla Terra si potrà portare solo qualche razione per i primi momenti. Un secondo gruppo di quattro ragazzi e ragazze si occuperà quindi di imparare e migliorare la coltivazione di vegetali, che con tutta probabilità saranno alla base della dieta dei futuri terrestri su Marte, vegetariani per forza di cose.

Il terzo gruppo si occuperà di capire come testare la salute fisica e mentale dell’equipaggio, compito non facile data la forte differenze di condizioni ambientali fra Terra e Marte, basta pensare all’atmosfera completamente diversa, non respirabile per noi, e alla gravità molto ridotta, meno di un terzo di quella in cui siamo abituati a vivere e muoverci.

Il quarto gruppo si occupa del rover, il mezzo che dovrà muoversi sul pianeta, un modello ovviamente, ma con ottime caratteristiche, insomma il parco macchine del futuro insediamento marziano, se vogliamo definirlo così, che permette le escursioni sul pianeta rosso. Particolare attenzione i ragazzi e ragazze dovranno porre alla necessità di programmare il rover in modo accurato, per evitare che si possa danneggiare viaggiando nell’aspro suolo marziano.

L’ultimo gruppo di quattro aspiranti marziani dovrà badare al controllo del braccio meccanico, di fatto un robot, che eseguirà i lavori all’esterno dell’insediamento umano, la casa degli astronauti e edifici annessi. Il primo compito sarà far pulizia, dato che la polvere marziana, abbondante, viene continuamente alzata e depositata sulle celle solari per la produzione di energia elettrica.

Per quanto poco densa e irrespirabile l’atmosfera di quel pianeta è infatti sede di venti improvvisi, anche piccoli turbini chiamati spiritelli, che certo non destano preoccupazione, ma alzando nuvole di polvere pericolose per le attrezzature necessarie alla sopravvivenza.

Una iniziativa che rientra nel progetto nazionale Stem*Lab - Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare - selezionato dall'impresa sociale “Con I Bambini” nell'ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile e coordinato dal consorzio Kairòs.

C'è bisogno di iniziative come queste che motivano i giovani e le giovani e li emozionino in modo positivo, una necessità, una richiesta implicita nel modo di fare dei giovani preadolescenti che spesso il mondo degli adulti non sa riconoscere e a cui, quindi, non riesce a rispondere.

Quello del Museo Leonardo da Vinci è uno dei laboratori previsti, il più recente in termini di tempo, e gli adulti che possono accompagnare i futuri marziani e marziane possono passare i 90 minuti di attesa nelle belle sale, a iniziare da quelle dedicate all'astronautica, relativamente piccole ma ben curate e organizzate, con bei pezzi e con una chicca tutta milanese: il grande telescopio Mertz, vanto a fine ‘800 dell'Osservatorio di Brera, con cui l'astronomo milanese Schiaparelli osservò Marte e, grazie allo strumento ottenuto con gran fatica dal governo italiano, fu in grado di descrivere con grande precisione, per allora, la topografia marziana, con i famosi “canali”, da cui nacque la leggenda di Marte come pianeta abitato appunto dai “marziani”.

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