Italia
Pubblicità

Italia

Green pass obbligatorio, il nodo dei controlli affidati ai gestori

Green pass, ecco quando serve, dalla scuola ai trasporti

Certificato verde obbligatorio dagli spettacoli ai ristoranti al chiuso. Sono i titolari o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l’obbligo del green pass a dover verificare il possesso di idonea certificazione

6 agosto 2021
Pubblicità

4' di lettura

È arrivato il giorno del green pass obbligatorio. Da oggi 6 agosto infatti il certificato verde sarà richiesto per accedere a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti. Ma anche per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (non sarà invece necessario per consumare al bancone e neppure all’aperto). E in piscine, palestre, centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso. Oltre che per partecipare a concorsi pubblici. Il tutto per arginare le nuove varianti del Covid (a partire dalla più contagiosa delta) e rendere sicuri, tra vaccinazioni e tamponi, i luoghi di massima convivenza, soprattutto al chiuso.

Ma il green pass con l’inizio dell’anno scolastico sarà obbligatorio per docenti, presidi e assistenti tecnici amministrativi delle scuole. Oltre che per gli studenti universitari. E dal 1° settembre scatta l’obbligo anche per salire a bordo di un treno, un aereo, un bus, un traghetto a lunga percorrenza.

Pubblicità

Il nodo dei controlli

Da oggi dunque i cittadini (over 12) dovranno portarsi in tasca o sullo smartphone il proprio green pass ottenuto dopo la vaccinazione (vale già 15 giorni dopo la prima dose) o dopo un tampone negativo (vale solo 48 ore) o dopo una guarigione. Ma chi lo controllerà? Sono i titolari o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l'obbligo del green pass a dover verificare il possesso di idonea certificazione. L’autenticità del pass va verificata attraverso l'App del ministero della Salute «Verifica C-19». Lo ricordano in una nota congiunta i ministeri della Salute, Economia, Innovazione tecnologica, Struttura commissariale e Sogei, ricordando che la App è «completamente gratuita e scaricabile sui dispositivi mobili dall’Apple Store, dal Google Play Store e da Huawei AppGallery» e che «la verifica può avvenire senza connessione Internet. Chi verifica deve però anche richiedere un documento d'identità (sul green pass è indicato il nome e il cognome oltre al Qr code e alla data di vaccinazione o del tampone) per accertarsi che titolare del green pass e cliente coincidano.

Leggi anche

Le perplessità degli esercenti

Un adempimento, quest’ultimo, che gli esercenti non sembrano però intenzionati ad effettuare come ha segnalato in una note la Fipe: «L'ipotesi di dover controllare anche i documenti di identità viene vissuta con profondo disagio perché rappresenta un atto di sfiducia nei riguardi dei clienti». «La responsabilità dell'uso improprio del green pass - spiega Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio - non può ricadere sulle imprese»

Leggi anche

La Regione Piemonte ha scritto al Garante Nazionale della Privacy «per avere conferma che agli esercenti privati non possano, e non debbano, essere attribuite funzioni tipiche dei pubblici ufficiali». Lo ha reso noto l’assessore regionale agli Affari legali, Maurizio Marrone, secondo cui «hanno ragione le associazioni di commercianti ed esercenti quando affermano che un ristoratore non ha alcun obbligo e titolarità di identificare i propri clienti esigendo l’esibizione dei documenti di identità, quantomeno nell’ordinamento giuridico italiano»

Le sanzioni

La norma attuale prevede in caso di violazione una multa da 400 a 1.000 euro sia a carico dell'esercente sia dell’utente. Con sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Scavi Pompei, ingressi rallentati ma regolari

Procedure di accesso rallentate ma regolari agli scavi di Pompei (Napoli)», dove da oggi - come negli altri siti culturali italiani - è entrata in vigore la disposizione che regolamenta gli ingressi attraverso il green pass. A comunicarlo è l’ufficio stampa del parco archeologico. Stamane al via il servizio di tamponi antigenici gratuiti, all’esterno del sito, istituito in via sperimentale in collaborazione con Regione Campania e Asl Napoli 3 Sud per coloro che volessero visitare gli scavi ma non dispongano di green pass.

Terme Poseidon a Ischia, partenza senza disagi

Funziona l’ingresso col green pass ai Giardini Poseidon, il più grande parco idrotermale di Ischia in cui da oggi si entra solo esibendo la certificazione verde o l’esito favorevole del tampone. Dalle 9.00 in punto molti i clienti già ordinatamente in fila ai tornelli del parco e tutti con smartphone alla mano pronti ad esibire il codice QR della certificazione digitale del Ministero della Salute; sono turisti provenienti da ogni parte d’Italia e diversi stranieri e sanno già tutti che per godersi una giornata nelle piscine termali del complesso della baia di Citara devono sottoporsi al controllo per la certificazione sanitaria. Inevitabile l’allungamento dei tempi di attesa, in qualche caso la lettura dei codici con la app prescritta dal Ministero non è immediata ma il personale del Poseidon viene in aiuto soprattutto dei clienti meno avvezzi all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Venezia, in coda con cellulare e certificati

Anche i musei veneziani semrano superare nel primo giorno la prova green pass. Pochissimi i casi cui c’è stata qualche difficoltà per gli addetti agli ingressi nel leggere correttamente i certificati sanitari di qualche turista straniero. Alcuni, tutti stranieri, si sono allontanati dopo aver letto le condizioni per accedere, altri hanno chiesto informazioni al personale all’ingresso, sbuffando e girando i tacchi. Per il resto, le code sono defluite in tempi normali.

Il Green Pass non blocca l’afflusso al Museo Egizio di Torino. Due i pass point allestiti: il primo lo passa solo chi è munito del Qr code, il secondo serve invece per la convalida tramite app governativa attraverso gli smartphone di cui è dotato il personale. E questa sera prima prova di green pass all’Arena di Verona in occasione della rappresentazione di Nabucco, ancora con il limite massimo di 6000 spettatori, ma per la prima volta dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del certificato verde. L’ingresso sarà consentito presentando l’attestato di tampone negativo eseguito entro le 48 ore precedenti, il certificato di vaccinazione o di guarigione. Chi fosse sprovvisto di green pass o di analoga certificazione non potrà ottenere il rimborso del biglietto.

Una sanzione ad Asti

Nella giornata di esordio del green pass sono arrivate anche le prime sanzioni nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute: un 50enne pregiudicato, italiano, è stato sorpreso da una pattuglia del Nas di Alessandria all’interno di una sala scommesse di Asti. L’uomo si è opposto alla richiesta dei militari di esibire il certificato verde perché, a suo dire, stava vincendo e non voleva smettere di giocare. Al successivo controllo è risultato privo del documento. Nei suoi confronti è stata elevata la sanzione di 400 euro.

Per visualizzare questo contenutoapri la pagina su ilsole24ore.com


Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy