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Mattarella: «Creare lavoro priorità a tutti i livelli di governo»

di Nicoletta Cottone

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30 novembre 2017
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3' di lettura

«Creare lavoro è una priorità a tutti i livelli di governo. Occorre continuamente rafforzarne i presupposti e le condizioni normative, fiscali e sociali». Lo ha sottolineato il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’intervento alla cerimonia di consegna dell'onorificenza ai Cavalieri del lavoro nominati lo scorso 2 giugno. Alle imprese ha detto che «è necessario il coraggio degli imprenditori, la loro capacità di stare sul mercato, di sostenerne la competizione, di migliorare la propria posizione».

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Ripresa più sostenuta, non perdere opportunità
«Questo periodo - ha sottolineato i capo dello Stato - registra una ripresa economica dai ritmi più sostenuti, in Italia e in Europa. Dobbiamo partire da qui». Si tratta, ha poi detto, di «un risultato a cui miravamo, ma non possiamo sentirci appagati». Ha ricordato che «gli indicatori segnalano una crescita delle opportunità: dobbiamo fare in modo di non farcele sfuggire». Mattarella ha ricordato che «sono migliorati i livelli occupazionali e il mercato del lavoro nel suo insieme suscita ulteriori attese positive. La crescita del Pil è migliore delle previsioni».

Fare di più per aprire le porte ai giovani
«Non dobbiamo mai smettere di chiederci cosa possiamo fare di più per aprire le porte ai giovani e sottrarli al rischio di marginalità», ha detto Mattarella. «Sono i nostri giovani ad aver pagato in misura maggiore il prezzo della crisi».

Intollerabile il deficit di occupazione femminile
Ha sottolineato che «allo storico, e sempre più intollerabile, deficit di occupazione femminile, si sovrappone una grave difficoltà all'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Non riuscire a valorizzare adeguatamente il nostro capitale umano provoca grave svantaggio per tutto il Paese».

La cerimonia di consegna dell'onorificenza ai nuovi Cavalieri del lavoro

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Calenda: ora puntare su investimenti
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha sottolineato che in Italia «i numeri dell’export crescono più della Germania, il doppio delle Francia. Crescono gli investimenti diretti esteri, anche se ogni tanto non riusciamo ad accoglierli. C’è un grandissimo potenziale, ma non dobbiamo dimenticare che siamo a un pezzo del cammino». In Italia ci sono molte situazioni «che vanno corrette, ma bisogna darsi delle priorità», ha detto il ministro. Chi «racconta ai cittadini che ci sono i soldi per fare tutto racconta cose sbagliate». Per il ministro bisogna puntare su «investimenti pubblici e privati. Investimenti che hanno una valenza politica e non solo economica».

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D'Amato: politica costruisca un progetto-Paese
Ritrovare un «primato della politica» che costruisca per l'Italia il «progetto-Paese» di cui ha oggi bisogno, lasciandosi alle spalle un dibattito politico oggi
concentrato «su questioni di breve momento e di assai corto respiro», ha detto il presidente della Federazione dei Cavalieri del lavoro, past president di Confindustria, Antonio D'Amato, ringraziando il capo dello Stato per il fondamentale «ruolo di saggezza e fermezza istituzionale da Lei svolto». Ha ricordato che all’Italia «non mancano né i talenti né le capacità di
intraprendere. Quello di cui abbiamo assoluto bisogno, è un sistema-Paese che sappia e voglia affrontare i nodi e i ritardi da tempo irrisolti che minano la nostra competitività, mortificano le nostre potenzialità e rendono difficile la
realizzazione di quello sviluppo che è pure alla nostra portata.

Serve «più sviluppo» per «dare risposte vere ai bisogni di occupazione, alle crescenti disuguaglianze e alle nuove emarginazioni che sempre di più alimentano il disagio e il malessere sociale. Problemi, questi, che non si risolvono certo con velleità autonomiste, né tantomeno con facili populismi». E ha chiesto che la politica «sappia assumersi la responsabilità di disegnare il nostro futuro».

Medaglia anche ai migliori studenti delle superiori
Nel corso della cerimonia al Quirinale è stata consegnata anche la medaglia del presidente della Repubblica agli 'Alfieri del Lavoro', i migliori studenti delle scuole superiori d'Italia insigniti del premio della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, selezionati tra 1.918 studenti segnalati.

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