di Maurizio Caprino
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Cade il muro della privacy sui dati di funzionamento dei veicoli: a pochi mesi dall’obbligo di «scatola nera» sulle vetture di nuova omologazione (luglio 2022), molte case automobilistiche hanno reso accessibili le centraline di bordo che tengono normalmente in memoria i dati che registrano (velocità, intensità di frenate e accelerazioni, azionamento di volante e di altri comandi). È l’anticipazione dell’Edr (Event data recorder, regolamento europea 2019/2144), che registrerà per le forze dell’ordine analoghe informazioni prese dagli stessi sensori di bordo, ma conservando in memoria solo quelle relative ai secondi antecedenti e successivi a un urto.
In pratica, ora sono disponibili apparecchi diagnostici in grado di interfacciarsi con le centraline di bordo leggendone dati finora tenuti “sotto chiave” dalle case automobilistiche.
Le conseguenze di questa apertura e i rapporti dell’Edr con le scatole nere adottate (che hanno funzionamento e scopi ben diversi) saranno tra gli argomenti del convegno nazionale 2022 dell’Asais-Evu, l’associazione degli analisti ricostruttori di incidenti, che si terrà sabato 7 maggio a Roma.
Maurizio Caprino
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