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Colf e badanti, Nuova Collaborazione: bene il raddoppio delle deduzioni Irpef

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Un passo importante sarebbe compiuto anche nella lotta al lavoro nero «con evidenti introiti per le casse dello Stato»

17 aprile 2023
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Soddisfazione per la novità proposta nel nuovo decreto lavoro, allo studio del Governo, che prevede l’innalzamento del tetto alla deduzione Irpef da 1.549,37 a 3.000 euro, in favore delle famiglie datrici di lavoro che assumono regolarmente colf e badanti. A dirlo è Filippo Breccia Fratadocchi, vicepresidente di Nuova Collaborazione - Associazione nazionale datori di lavoro domestico. «Qualora approvata dal Consiglio dei ministri, questa misura rappresenterebbe un aiuto importante per tutti i datori di lavoro domestico che si trovano a dover gestire rapporti di lungo orario, anche in modalità di convivenza. L’importo della deduzione Irpef di 1.549,37 euro, rappresenta infatti la deduzione massima che si ottiene attualmente con orari di lavoro di poco superiori alle 30 ore settimanali. Un passo importante sarebbe compiuto anche nella lotta al lavoro nero - con evidenti introiti per le casse dello Stato - considerato che troppo spesso i rapporti di lavoro a lungo orario sono dichiarati per meno ore con una parziale omissione contributiva».

L’esigenza dell’emersione del lavoro irregolare

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Con l’incremento della deducibilità fino a 3.000 euro, le famiglie sarebbero maggiormente incentivate a versare regolarmente i contributi su tutte le ore lavorate» L’auspicio di Breccia Fratadocchi è che questa proposta venga approvata nel prossimo Consiglio dei ministri, per gli effetti positivi che avrebbe nell’assistenza agli anziani, per il sostegno alle giovani coppie e alle donne lavoratrici, visto che nel lungo orario è contenuta la maggior parte dell’assistenza alle persone non autosufficienti (anziani e bambini). «Apprezziamo tale misura che però riguarda i rapporti di lavoro a lungo orario, ma non vanno dimenticati quelli con ridotti orari settimanali che sono la maggior parte; anche lì l’esigenza dell’emersione del lavoro irregolare è molto forte. Restiamo a disposizione delle istituzioni - conclude - per un confronto aperto e per un contributo fattivo come associazione datoriale di lavoro domestico».

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