di Andrea Fontana
(IMAGOECONOMICA)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'iniziale allungo di Banco Bpm sul FTSE MIB di Piazza Affari all'annuncio della partnership assicurativa con Credit Agricole si è rivelato effimero e il titolo non riesce ad aggiornare i massimi da febbraio registrati un paio di giorni fa. Le quotazioni restano piatte, anche se le case di investimento segnalano che la valorizzazione delle compagnie assicurative alla base dell'accordo (400 milioni) è superiore alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane che si attestavano a 300 milioni. A Parigi le azioni Agricole sono in rialzo frazionale.
In base agli accordi siglati Credit Agricole avrà il 65% delle compagnie Banco Bpm Assicurazioni e Vera Assicurazioni, per il quale pagherà 260 milioni, e tra Banco Bpm e Credit Agricole Assurances verrà avviata una partnership commerciale ventennale. Il closing è previsto entro la fine del 2023 poiché l'operazione comporta una fase di due diligence, l'approvazione delle authority competenti e il riacquisto da parte di Banco Bpm della partecipazione in Vera Assicurazione nelle mani di Cattolica Assicurazioni. Per Banco Bpm l'operazione comporta un contributo positivo di 13 punti base sul Cet1 che era di 12,4% a fine settembre, per Agricole è atteso un "impatto molto limitato" in termini di Cet1 e di Solvency2 mentre la stima è di un ritorno sull'investimento superiore al 10% in tre anni. Secondo gli analisti di Banca Imi l'operazione è positiva da un punto di vista strategico perché consente a Banco Bpm di avere un partner industriale per il settore assicurativo non Vita.
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