(IMAGOECONOMICA)
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Poste Italiane chiude i conti dei primi nove mesi del 2022 con un utile netto in crescita del 21%, a 1,4 miliardi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dopo un buon terzo trimestre, con l’utile netto che aumenta del 15% a 461 milioni e ricavi in crescita del 4,3% a 2,9 miliardi “con un mix sottostante positivo in tutte le business”, il Cda ha rivisto al rialzo la guidance per l’anno 2022 alzando il target dell’Ebit previsto da 2 a 2,3 miliardi “pari a più del doppio del livello del 2017” . I “solidi risultati” evidenzia l’azienda, supportano la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,210 euro per azione.
L’utile netto di Generali nei primi nove mesi dell’anno è pressoché stabile a 2.233 milioni (-0,8%). Senza gli impatti degli investimenti russi, l’utile netto risulterebbe aumentato a 2.374 milioni (+5,5%). Il risultato operativo è invece in ulteriore crescita a 4,8 miliardi (+7,8%), grazie allo sviluppo positivo dei segmenti Vita e Danni. I premi lordi sono in lieve aumento a 59,8 miliardi (+1,3%), grazie allo sviluppo del Danni (+10,3%), in particolare nel non auto mentre i premi sono in calo nel Vita (-2,9%). Lo si legge in una nota di Generali diffusa all’indomani del cda che ha approvato i conti
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