L'inflazione frena a marzo ma non per il carrello della spesa
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Altri rialzi dei tassi da parte della Bce saranno «appropriati», afferma il capo economista della Bce Philip Lane «se lo scenario di base, che è alla base delle proiezioni macroeconomiche degli esperti della Bce fatte a marzo, persiste». Così il membro del Consiglio Direttivo Bce, parlando Dublino.
Per fare in modo che l’inflazione torni sotto il 2% in modo tempestivo, ricorda Lane, abbiamo alzato i tassi di 350 punti dall’estate scorsa. Lane aggiunge che sia i prezzi di mercato che la Survey della Bce basata sugli analisti (Sma) «prevedono che il tasso di riferimento aumenterà ulteriormente nel breve termine e rimarrà a livelli elevati per un periodo prolungato. Inoltre, una volta che l’inflazione si sarà stabilizzata sull’obiettivo del 2% nel medio termine - aggiunge nel testo letto a Dublino - si prevede che il tasso di riferimento si assesterà intorno al 2% invece di tornare a livelli super-bassi altamente accomodanti».
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Dalle proiezioni di marzo 2023 «i dati in arrivo sono stati contrastanti. Sia la fiducia delle imprese che quella dei consumatori hanno registrato un forte recupero dall’inizio dell’anno, anche se probabilmente attenuata dalle recenti turbolenze nel settore bancario. L’attività commerciale ha continuato a rimbalzare, nonostante una leggera moderazione a marzo. Tuttavia, questi andamenti complessivi nascondono una continua divergenza a livello settoriale».
Lane è intervenuto al summit delle imprese irlandesi. In particolare, ha spiegato, «l’attività delle imprese dei servizi sta accelerando, sostenuta dalle riaperture e dall’aumento dei redditi, mentre la produzione manifatturiera ha ristagnato nel primo trimestre dell’anno. Infine, i dati dei sondaggi in arrivo «suggeriscono che il costante miglioramento della fiducia delle imprese e dei consumatori, che rimane su livelli bassi, potrebbe essersi arrestato».
Sullo scenario macro il membro del Consiglio direttivo della banca di Francoforte aggiunge: «Il calo dei prezzi globali dell’energia e l’allentamento delle strozzature nell’approvvigionamento rafforzano la fiducia e sostengono i redditi e l’attività economica, riducendo al contempo le pressioni sui prezzi. L’aumento dei salari fornisce un ulteriore sostegno alla domanda».
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