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Industria cosmetica, frena la crescita 2022

di Marika Gervasio

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Si raggiungeranno i livelli pre-crisi, ma pesano le incognite del caro energia e materie prime e la crisi in Ucraina

28 luglio 2022
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2' di lettura

Il 2022 segnerà l’anno della definitiva ripresa dell’industria cosmetica italiana, secondo le previsioni del Centro studi di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale di categoria che ieri ha presentato il 54° Report annuale secondo cui il settore chiuderà l’anno con un fatturato in crescita del 2,7% a quota 12,1 miliardi di euro, tornando sui livelli pre-crisi del 2019 e continuerà con il segno positivo (+2,3%) anche nel 2023 (+3,3%).

Segnali incoraggianti dunque, sebbene sia stato necessario rivedere le previsioni al ribasso rispetto a quelle fatte a gennaio che vedevano aumenti ben più elevati, +6,5% per il 2022 e +6,6% per il 2023 a causa dell’incremento dei costi energetici, delle materie prime e dell’incognita mondiale del conflitto Russia-Ucraina, come ha spiegato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi di Cosmetica Italia.

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Dati che fanno ben sperare - sempre con le dovute cauzioni del caso visto il complesso scenario economico e geopolitico - l’intera filiera produttiva che nel 2021 ha raggiunto un valore di quasi 17 miliardi di euro, il 9,6% in più rispetto al 2020 (-0,3% rispetto ai livelli pre-crisi), tra industria cosmetica (11,8 miliardi nel 2021, in aumento del 9,9% rispetto al 2020 e in calo del 2,2% sul 2019), materie prime (1 miliardo, in crescita rispettivamente del 16,7% e del 5%), macchinari (366 milioni, +5% e + 17%) e imballaggi (3,8 miliardi, +7,1% e +3%).

Positivi anche i dati sul fronte dei consumi: il valore ha superato i 10,6 miliardi nel 2021 (+8,8%) e per la fine di quest’anno è prevista un’ulteriore crescita del 3,3% che porterà il mercato ai livelli del 2019.

Un trend che proseguirà anche nel 2023 con un +3,2%. Grande protagonista delle vendite di prodotti di bellezza si conferma l’e-commerce che si conferma quarto canale di acquisto anche nel 2021 con un valore di 871 milioni di euro in salita del 23,2%. Lo precedono la grande distribuzione, prima in assoluto con 4,5 miliardi (+2,7%), la profumeria che recupera il suo secondo posto (1,87 miliardi, +21,3%) e farmacia (1,86 miliardi, +3,1%). Tra i prodotti più acquistati in maniera trasversale spiccano quelli green e bio con una quota del 25% del totale mercato cosmetico per un valore che l’anno scorso ha toccato i 2,7 miliardi (+12,6%).

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