di Micaela Cappellini
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Il consumo femminile di alcol in Italia è in crescita. Non solo per il vino, con le donne che lo scelgono che sono sono aumentate del 12% negli ultimi 15 anni, ma soprattutto per gli aperitivi, dove il boom dei consumi rosa raggiunge quota +19%. I dati attivano dall’Unione italiana vini e ci dicono che in Italia la platea dei bevitori - anche se occasionali - ammonta a 29,4 milioni, più o meno il 55% della popolazione. E se gli uomini con il bicchiere di rosso in mano sono calati del 2% negli ultimi 15 anni, le donne appunto sono aumentate.
Il fenomeno degli aperitivi fuori casa è quello che traina la crescita del mercato degli alcolici che, in generale, negli ultimi 15 anni è aumentato del 41% e riguarda quasi 22 milioni di persone. Non solo gli under 40: la fascia di consumatori ormai leader, infatti, è quella compresa tra i 45 e i 54 anni. Nel vino, invece, resiste la fascia over 65 ma diminuiscono molto i giovani: sotto i 24 anni di età calano del 38% e tra i 35-44enni la diminuzione è del 48%. Anche la birra, che conta 27,4 milioni di consumatori, ha visto crescere sia i bevitori abituali (+19% dal 2008) che quelli occasionali (+30%).
Guardando alla percentuale di consumatori sul totale della popolazione, i dati Uiv certificano l’Emilia-Romagna come la regione più alcolica d’Italia (il 62% consuma vino), seguita dalla Valle d'Aosta (61%) e a pari merito da Veneto, Umbria e Toscana al 60%. Le principali decrescite di consumatori quotidiani si registrano al Sud, con Puglia (-33%) e Abruzzo (-28%) sopra la media nazionale (-19%). La medaglia di regione più astemia va invece al Trentino-Alto Adige, dove beve alcolici solo il 34% della popolazione.
Micaela Cappellini
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