di Gianni Dragoni
(Ansa)
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L’aumento di capitale della Juventus per 400 milioni di euro partirà il 29 novembre e si concluderà il 16 dicembre prossimo. Le nuove azioni saranno offerte al prezzo di 0,334 euro ciascuna, nel rapporto di 9 nuovi titoli ogni 10 già posseduti. Le condizioni «definitive» dell’aumento sono state approvate dal consiglio di amministrazione della società di calcio lunedì 22 novembre e rese note poco dopo la mezzanotte. Le azioni Juventus lunedì hanno chiuso a 0,6805 euro, pertanto i nuovi titoli saranno offerti con uno sconto del 35,2 per cento. La decisione del Cda ha determinato un tonfo in Borsa. Il titolo ha segnato un calo dell’11% e ora perde il 9,77% a 0,61 euro.
Al termine della riunione del cda il club ha sottoscritto il contratto di garanzia con Goldman Sachs International, Jp Morgan Ag, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking, che agiranno in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Le quattro banche si sono impegnate a sottoscrivere, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, le nuove azioni eventualmente rimaste inoptate al termine dell'asta dei diritti inoptati, che si terrà successivamente al periodo di opzione, per un importo massimo pari a circa 144,9 milioni.
Il socio di maggioranza Exor Nv, presieduta da John Elkann, si era già impegnata a sottoscrivere la sua quota, circa il 63,8% del totale, pari a 255 milioni. Di questa somma, Exor ha già versato 75 milioni il 27 agosto scorso.
L’aumento di capitale è stato approvato dall’assemblea degli azionisti il 29 ottobre scorso. È la seconda ricapitalizzazione della Juventus in due anni. Nel dicembre 2019 era stato completato un aumento per 300 milioni. Il comunicato della società dice che saranno emesse massime 1.197.226.782 azioni ordinarie Juventus, prive di valore nominale espresso, aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Juventus già in circolazione e godimento regolare. Attualmente le azioni Juventus sono 1.330.251.988. Il prezzo di e missione dei nuovi titoli è «da imputarsi quanto a 0,01 euro a capitale sociale e quanto a 0,324 euro a sovrapprezzo. Il controvalore dell'Offerta in Opzione sarà pertanto pari a massimi 399.873.745,19 euro».
I diritti di opzione per la sottoscrizione delle nuove azioni saranno negoziabili in Borsa fino al 10 dicembre. Gli stessi diritti saranno esercitabili, a pena di decadenza, dal 29 novembre 2021 al 16 dicembre 2021 sul mercato Euronext Milan, gestito da Borsa Italiana. I diritti non esercitati entro la fine del periodo di opzione saranno offerti in Borsa in sedute successive, in date da comunicare. La società presieduta da Andrea Agnelli ha precisato che «l'avvio dell'offerta in opzione, le sue condizioni e il calendario sopra indicati, sono subordinati al rilascio da parte della Consob del provvedimento di autorizzazione alla pubblicazione del documento di registrazione, della nota informativa sugli strumenti finanziari e della nota di sintesi». Il prospetto sarà reso disponibile presso la sede della società.
Exor Nv ha assunto nei confronti della società impegni di lock-up, cioè a non vendere azioni Juventus, della durata di 180 giorni a decorrere dalla data del closing dell'aumento di capitale, «in linea con la prassi di mercato per operazioni similari».
Gli ultimi dati di bilancio consolidato del club indicano una perdita netta di -209,9 milioni per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, debiti finanziari netti al 30 giugnio pari a 389,2 milioni e un patrimonio netto di 28,4 milioni. Secondo le «raccomandazioni» dell’Esma, l’Autorità di Borsa europea, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno era più alto di quello dichiarato in bilancio, pari a 515,4 milioni. I dati al 30 settembre 2021 approvati dal cda Juventus indicano debiti finanziari netti pari a 327,4 milioni (460,9 milioni secondo la «raccomandazione» Esma) e patrimonio netto di 38,8 milioni. Il patrimonio netto è aumentato rispetto al 30 giugno perché a fine agosto Exor ha anticipato 75 milioni in conto futuro aumento di capitale. Il risultato netto del trimestre luglio-settembre è negativo per -64,7 milioni.
Gianni Dragoni
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