di Redazione Scuola
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È in corso oggi - 30 novembre - ad Assago, l'evento TalentUP, occasione di networking tra realtà imprenditoriali sul tema della sostenibilità sociale di impresa orientata al mondo della scuola. La giornata è stata organizzata da OSM Edu, realtà che si occupa di orientamento e formazione immersiva mettendo in relazione scuole e imprese italiane. Per l'occasione, è stata presentata la ricerca “La visione della generazione Z del mondo delle aziende”: l'indagine è frutto del lavoro dell'Osservatorio OSM Edu che ha posto diverse domande, inerenti al percorso scolastico e alle aspettative sul mondo del lavoro, a oltre 1.300 studenti delle scuole superiori d'Italia.
Dall'osservatorio realizzato da OSM Edu, emerge chiara la necessità di orientamento e supporto umano che accomuna i giovani tra i 15 e i 19 anni, un'esigenza che proiettano anche nel futuro contesto professionale. Il 24,30% dichiara di aver individuato il lavoro che gli piacerebbe svolgere, ma non sa se è portato e il 26% non ha le idee chiare su quale strada scegliere dopo le superiori. Sintomo chiaro di quanto la scuola sia ancora carente nell'accompagnarli in questo percorso di consapevolezza. L'89% ritiene invece fondamentale trovare in azienda un mentore, qualcuno che creda in lui, lo supporti a livello umano e lo aiuti a crescere professionalmente. Non un semplice affiancamento professionale, pertanto, ma una guida e un punto di riferimento. «Fare impresa oggi significa connettersi col proprio territorio, saper stringere relazioni di valore ed essere capaci di attrarre talenti. Il rapporto con la generazione Z, tra i 15 e i 22 anni, è fondamentale per definire il futuro delle aziende, poiché questa è la popolazione che determinerà il prossimo mercato del lavoro. Individuare le loro esigenze, instaurare un dialogo costruttivo e supportarli in una formazione scolastica che offra non solo conoscenze, ma che li aiuti anche a trovare la propria strada personale e professionale, è un processo strategico per attrarli un domani nelle imprese e sviluppare, a lungo termine, il proprio business», afferma Corrado Troiano, founder di OSM EDU.
Il 15% dei giovani si aspetta un posto di lavoro dove seguire percorsi di formazione e avere la possibilità di fare carriera. Per l'82,8% è più importante conseguire un grande traguardo a cui seguirà una ricompensa non solo economica che ricevere benefit modesti per sfide poco ambiziose. Il 70% vorrebbe lavorare in grosse realtà aziendali anziché in piccole imprese, dove è anche più probabile che queste opportunità vengano proposte. Il 92,4% è consapevole che l'impegno è fondamentale e desidera posti di lavoro dove si cresca per meritocrazia; mentre per il 21,4%, il posto di lavoro deve essere un luogo in cui venga data a tutti la possibilità di dimostrare le proprie capacità. Interessante notare che per il 50% degli intervistati è più importante fare del bene al pianeta, lavorando in realtà a impronta etica e con chiari valori sociali.
Altro dato che emerge è il desiderio di autonomia lavorativa per costruire il proprio futuro senza farsi condizionare dal contesto e dagli altri. È il simbolo di una generazione che desidera respirare l'aria dell'imprenditorialità o del lavoro dipendente proattivo, che procede per obiettivi e che non teme di inserirsi nel mercato del lavoro flessibile. Per il 20,4%, infine, l'opportunità di viaggiare e fare esperienze è un fattore determinante per accettare un posto di lavoro; i ragazzi non sono spaventati dall'idea di fare trasferte e temono, invece, un'occupazione eccessivamente ordinaria.
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