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Luxottica, in migliaia per l’addio al fondatore Leonardo Del Vecchio

Del Vecchio, lunga fila di dipendenti alla camera ardente per l'ultimo saluto

Le esequie dell’imprenditore, morto all’ospedale San Raffaele di Milano per una polmonite, si sono svolte ad Agordo, nella provincia di Belluno, sede del quartier generale di Luxottica

30 giugno 2022
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4' di lettura

Si sono conclusi con un lungo applauso i funerali di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di Luxottica morto lunedì scorso a Milano. Circa 5mila le persone che hanno partecipato alle esequie ad Agordo, in provincia di Belluno, paese dove Del Vecchio fondò nel 1961 quello che sarebbe diventato un colosso nel settore dell’occhialeria. Dopo la cerimonia, con gli interventi commossi di diversi membri della famiglia dell’imprenditore e l’omelia del vescovo di Belluno Feltre, monsignor Renato Marangoni, il lungo applauso del PalaLuxottica per salutare il feretro.

La camera ardente, allestita presso il PalaLuxottica, è rimasta aperta fino alle 6 della mattina del 30 giugno. Un via vai di elicotteri e due ali di folla si sono formate anche fuori del PalaLuxottica per dare l’ultimo saluto al patron dell’impero dell’occhialeria. Su un maxischermo fuori dall’edificio scorrono le immagini dei momenti più importanti della vita dell’imprenditore. Molte le persone rimaste fuori dal PalaLuxottica, nel quale vige l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. Tantissimi i dipendenti presenti con la divisa del lavoro, una maglietta blu con il logo di Luxottica. «Grazie di cuore, non ti dimenticheremo mai», si legge su uno striscione fuori dal PalaLuxottica.

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Tra i presenti, arrivati ben prima dell’inizio della funzione, Francesco Gaetano Caltagirone, Cirillo Marcolin, Domenico Dolce, Alessandro e Luciano Benetton, l’ex ad di Luxottica Andrea Guerra, il ministro dei rapporti con il parlamento Federico D’Incà.

Il figlio Claudio: legato alla fabbrica e ai suoi dipendenti

«Mio padre si emozionava solo quando parlava dei suoi operai. Fino all’ultimo ha pensato ai suoi dipendenti. Quando sono andato a trovarlo per l’ultima volta in ospedale, l’ho visto nervoso. Salutandolo, gli ho detto che andavo ad Agordo, a vedere la fabbrica che non vedevo da tempo a causa del Covid. In quel momento il suo viso si è illuminato e ha fatto un gran sorriso. E mi ha detto: ’la fabbrica, è così bella adesso’».

Claudio Del Vecchio ha raccontato con queste parole l’ultimo incontro con il padre Leonardo. «Ha considerato i suoi dipendenti, in particolare quelli di Agordo», dove stabilì il primo stabilimento di Luxottica, «come membri della sua famiglia. Il suo sogno non si sarebbe potuto realizzare senza la vostra dedizione e la vostra fiducia. Vi ha spinto, tirato e incoraggiato e vi lo avete ripagato con il vostro sforzo e il vostro attaccamento. nel corso della sua vita ha preso dei rischi che altri imprenditori non hanno voluto mai correre, perché sapeva che c’eravate voi dietro», ha aggiunto.

La moglie ai dipendenti: sarà sempre con voi

«Vorrebbe io dicessi che lui sarà sempre con voi, vi esorta ad essere forti, vi ha lasciato in eredità qualcosa di straordinario che sono sicura porterete avanti nel migliore dei modi>: lo ha detto Nicoletta Zampillo, moglie di Leonardo del Vecchio, parlando direttamente ai lavoratori di Luxottica durante le esequie del marito ad Agordo.

D’Incà: ha saputo credere nelle sue idee

«Ci lascia, in un Paese che certe volte non riesce ad averlo, il grande esempio di una persona che si è dedicata fino in fondo al suo lavoro - ha detto il ministro D’Incà. - Tutte le persone che sono qui oggi hanno perso un padre, un punto di riferimento. Ne ho un ricordo bellissimo, una persona che devi ascoltare per ore intere, che ha saputo credere nelle sue idee e nei suoi progetti, una persona che ha lavorato anche ultimamente per salvare il know how delle sue montagne anche attraverso il salvataggio di Ceramica Dolomite, ancora una volta capendo l’importanza di dare il suo contributo alla comunità. Lascia un esempio elevato ad un Paese - ha concluso D’Incà - che spesso non riesce ad avere rettitudine morale».

Guerra: Luxottica azienda più bella del mondo

«Oggi è un giorno in cui bisogna dire grazie con la sua semplicità, con la sua serenità e tornare a lavorare tutti. Quando una persona lascia questo tipo di ricordo è palese che ha lasciato qualcosa di straordinario, sono 60 anni di esempio costante e continuo di un'unica grande ossessione: che Luxottica fosse la più bella e più brava azienda del mondo». L'ha detto Andrea Guerra, ex ad di Luxottica, al suo arrivo al PalaLuxottica.
«Non cambierà nulla- ha proseguito l’ex d Guerra - Luxottica è l'azienda più bella del mondo e ha solo un roseo futuro davanti a sé. Qui c'è il know how mondiale degli occhiali, mandarla via da qui sarebbe una follia».

Benetton: il futuro continuerà con lui

Presente alle esequie anche Luciano Benetton: «Per questa zona è stato tutto e anche in futuro continuerà con lui. Il giorno in cui abbiamo fatto qualcosa di importante insieme è stata la laurea a Venezia nella stessa data», ricorda. Con lui il figlio secondogenito Alessandro, per il quale De Vecchio ha avuto «un senso di visione e capacità di guardare lontano e pensare per gli altri». «Con lui - ricorda - partecipai all’operazione GS supermercati in cui va ricordato che il momento di svolta e di allargamento dei confini di quell’attività è stato voluto da lui, e noi l’abbiamo seguito. Un momento che si è rivelato poi molto fortunato».

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