Ucraina, Guterres (Onu) chiede pausa umanitaria di quattro giorni per Pasqua ortodossa
Armi e munizioni affluiranno ogni giorno per aiutare gli ucraini a difendersi dall’aggressione russa: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden ricevendo alla Casa Bianca i vertici militari.
Circa 500mila persone sono state deportate dall’Ucraina in Russia. Lo ha rivelato il capo della commissione umanitaria di Kiev, Mykyta Poturayev, che ha esortato la Croce rossa a cercare di contattare quanti risultano dispersi, tra cui donne e bambini. “Mezzo milione di cittadini ucraini sono stati deportati dall’Ucraina nella Federazione russa senza che fossero d’accordo - ha denunciato - Sfortunatamente non c’è neanche l’opportunità per ora di contattare queste persone”.
L’Ucraina ha offerto alla Russia una “sessione speciale di negoziati” a Mariupol, la città portuale sul Mar d’Azov assediata. Lo ha affermato Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina e uno dei negoziatori con la Russia. “Siamo pronti a tenere una sessione speciale di negoziati a Mariupol. Per salvare i nostri ragazzi, (il battaglione) Azov, i soldati, i civili, i bambini, i vivi e i feriti. Tutti”, ha scritto sul suo account Twitter.
«Esprimo la mia solidarietà e la mia compassione assoluta al popolo ucraino»: lo ha detto Marine Le Pen durante il dibattito di questa sera in tv contro Emmanuel Macron a quattro giorni dal ballottaggio per l’Eliseo. L’aggressione contro l’Ucraina “non è ammissibile”, ha detto Le Pen, che durante la campagna elettorale è stata criticata per i suoi rapporti con Vladimir Putin. La candidata si è anche detta d’accordo con le sanzioni. contro gli oligarchi adottate dall’Unione europea. «L’unica sanzione con cui non sono d’accordo - ha puntualizzato - è il blocco delle importazioni di gas e petrolio russo».
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Emmanuel Macron e Marine Le Pen nel dibattito tv del 20/04/2022 (Epa)
«Sì. Senza alcuna condizione. Siamo pronti a tenere un “round speciale di negoziati” a Mariupol. Uno a uno. Due a due. Per salvare i nostri ragazzi, Azov, militari, civili, bambini, vivi e feriti. Tutti. Perché sono nostri. Perché sono nel mio cuore. Per sempre». Così su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo un’altra giornata di assedio alla città, da cui non sono riusciti a uscire i civili.
In merito al conflitto in Ucraina il ruolo della Francia e dell’Ue è quello di “supportare Kiev”. Così Emmanuel Macron nel corso del dibattito televisivo per le presidenziali francesi con Marine Le Pen. Macron ha ribadito la necessità delle sanzioni e di evitare un’escalation del conflitto.
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Dopo l’Atp anche la Wta, il circuito professionistico mondiale di tennis femminile, si schiera contro la decisione di Wimbledon di escludere tennisti russi e bielorussi dal torneo a causa del conflitto in Ucraina. “I singoli atleti non dovrebbero essere penalizzati o esclusi a causa della loro provenienza o per la decisioni prese dai governi dei loro paesi - si legge in una nota della Wta -. La discriminazione e la decisione di concentrare tale discriminazione contro atleti che gareggiano a livello individuale non è né giusta né giustificata. La Wta continuerà ad applicare le sue regole per combattere la discriminazione e garantire che tutti gli atleti siano in condizioni di poter competere ai nostri eventi del circuito se si qualificano per farlo. Una posizione che fino all’annuncio di oggi è stata condivisa dal tennis professionistico”. La Wta, si legge infine, “valuterà i suoi prossimi passi e quali azioni possano essere intraprese in merito a queste decisioni”.
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In Ucraina sono arrivati nei giorni scorsi altri 17 gruppi tattici di battaglioni russi, quattro dei quali nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito fonti della Difesa statunitense, che indicano in 82 il numero totale dei gruppi tattici dispiegati. Secondo le fonti, tre dei quattro gruppi arrivati nelle ultime 24 ore “sono andati a est”, nella regione del Donbass, dove è iniziata la seconda fase dell’offensiva russa.
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I negoziatori ucraini sono pronti a recarsi a Mariupol per trattare con i russi le evacuazioni di civili e militari dalla città, anche con il supporto di Paesi terzi. Lo ha detto il vice comandante del reggimento Azov, il capitano Svyatoslav Palamar, in un videomessaggio su Telegram, secondo quanto riferisce l’Ukrainska Pravda. “Abbiamo parlato oggi con la massima leadership politica. Sono David Arahamiya e Mykhailo Podolyak, che si dicono pronti a venire a Mariupol per negoziare con Medinsky e Slutsk l’evacuazione della restante guarnigione militare. Siamo pronti a evacuare con il supporto di terzi dalla città di Mariupol con le sue armi leggere” in modo da “evacuare i feriti, prelevare i corpi dei morti e seppellirli con onore nel territorio non controllato dalla Russia”, ha aggiunto Palamar, ribadendo che il battaglione Azov non ha intenzione di accettare gli inviti russi ad arrendersi.
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“Il 5 maggio sarà il punto di partenza del Solidarity Trust Fund per l’Ucraina con la conferenza internazionale dei donatori: è molto importante iniziare il prima possibile il programma di ricostruzione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in visita a Kiev. La conferenza dei donatori sarà organizzata “insieme alla Polonia e alla Svezia, con il supporto della Commissione europea, degli stati membri e diverse organizzazioni internazionali”, ha precisato Michel.
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Il Presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (20 aprile 2022. (AP Photo/Efrem Lukatsky)
“Sono molto felice di poter tornare a suonare in pubblico. Il mio cuore, però, è spezzato perché penso a quanto sta accadendo nella mia terra. E’ assurdo e non ne capiamo le motivazioni. Noi abbiamo molti amici russi, tra l’altro, che questa guerra non la vogliono”. Lo ha detto Olga Mykhailiuk, primo violino della “National Simphony orchestra” di Kiev, parlando con i giornalisti a Cosenza a margine della cerimonia di inaugurazione della “Fiera di San Giuseppe”, durante la quale la musicista si é esibita.
Olga Mykhailiuk ha lasciato l’Ucraina dopo lo scoppio della guerra e vive a Cosenza insieme alla figlia di cinque anni. Al concerto hanno preso parte l’orchestra e il coro dell’istituto comprensivo “Zumbini” di Cosenza, diretti dal maestro Paolo Fiorillo, e la soprano Rosaria Buscemi. “Cosenza - ha detto il sindaco, Franz Caruso - riparte dalla sua storia e dalle sue tradizioni, innescando quel processo virtuoso che ruota intorno a quel binomio cultura-economia che é capace di creare sviluppo ed integrazione sociale nella città moderna, multietnica e dinamica che vogliamo costruire”.
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Gli Usa hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Nel mirino la banca commerciale Transkapitalbank e una rete globale di oltre 40 individui ed entità. Le misure comprendono anche restrizioni ai visti per 635 cittadini russi. Lo riferisce la Cnn.
Le nuove sanzioni Usa per la guerra di Mosca in Ucraina colpiscono anche l’oligarca russo Konstantin Malofeyev e la societa’ di criptovalute Bitrivier, con base in Russia.
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“Continua l’offensiva russa contro l’acciaieria Azovstal a Mariupol. la situazione è difficile e a volte critica”. Ad affermarlo su Telegram è Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov. “Utilizzano carri armati, mezzi corazzati e fanteria. Con attacchi aerei e artiglieria il nemico cerca di sfondare. I difensori della città riescono a difendersi”, sottolinea Palamar.
“I civili che si trovano sul territorio dell’acciaieria di Azovstal - continua Palamar - non hanno la possibilità di lasciare i loro rifugi. Hanno paura. A causa dei continui attacchi nonostante le dichiarazioni da parte russa di cessate il fuoco. Quindi i civili non hanno la possibilità di lasciare Azovstal in maniera sicura. Non li tratteniamo. Chiediamo che venga loro garantiti di poter uscire. E’ dal primo giorno di guerra che chiediamo questo per i civili”.
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Risale la tensione tra Usa e Cina, tra moniti contrapposti sulla guerra russa in Ucraina e le “provocazioni militari” cinesi contro Taiwan, dove un network locale ha trasmesso per errore l’allerta per un attacco di Pechino seminando il panico tra la popolazione. Poche ore prima di essere ricevuto alla Casa Bianca insieme ai vertici militari, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha telefonato al ministro della difesa cinese Wei Fengh per la prima volta dall’inizio dell’amministrazione Biden, rompendo un’impasse di comunicazione che Washington vedeva con crescente preoccupazione a causa dell’alleanza tra Pechino e Mosca sullo sfondo della guerra in Ucraina.
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Il capo del Pentagono Lloyd Austin (EPA/JIM LO SCALZO)
«È nostra intenzione, con profondo rammarico, rifiutare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi ai Campionati 2022». Dopo le indiscrezioni è arrivata la nota ufficiale che conferma la decisione dell’All England Club e del Committee of Management of The Championships di escludere dal torneo di Wimbledon i tennisti russi e bielorussi.
«Vogliamo esprimere il nostro costante supporto a tutti coloro che subiscono l’impatto del conflitto in Ucraina, in questo momento shockante e angosciante - si legge - condividiamo la condanna universale delle azioni illegali della Russia e abbiamo attentamente considerato la situazione nel contesto dei nostri doveri nei confronti dei giocatori, della nostra comunità e del più ampio pubblico del Regno Unito. Abbiamo anche preso in considerazione le linee guida stabilite dal governo del Regno Unito specificamente in relazione a organismi ed eventi sportivi».
Dato il profilo «dei Campionati nel Regno Unito e nel mondo, è nostra responsabilità svolgere la nostra parte negli sforzi diffusi del governo, dell’industria, delle istituzioni sportive e creative per limitare l’influenza globale della Russia con i mezzi più forti possibili», prosegue la nota.
Considerata «l’aggressione militare ingiustificata e senza precedenti sarebbe inaccettabile che il regime russo traesse vantaggio dal coinvolgimento di giocatori russi o bielorussi nella Championship 2022». Se le circostanze dovessero cambiare sostanzialmente da qui a giugno, «questi cambiamenti saranno presi in considerazione e ci saranno risposte conseguenti», conclude la nota.
«Sono pronto da tre anni per dialogare con la Federazione Russa e con il suo presidente. Voglio sottolinearlo ancora una volta: loro non sono pronti per una soluzione pacifica» del conflitto in corso in Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev a fianco del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in visita in Ucraina incontra Volodymyr Zelensky (foto AP)
Gli Stati Uniti erano a conoscenza del lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Russia, come da accordi internazionali vigenti. Lo riporta la Cnn.
“Tali test sono di routine e non è stata una sorpresa”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby, precisando che gli Stati Uniti “non considerano” il test “una minaccia” per loro o i loro alleati.
La Germania smetterà di importare petrolio dalla Russia entro la fine dell’anno. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock dopo un incontro con i suoi omologhi baltici. “Dico chiaramente e inequivocabilmente che anche la Germania sta eliminando completamente le importazioni di energia russe”, ha affermato Baerbock sottolineando - secondo quanto riporta il sito di Reuters - che Berlino dimezzerà “il petrolio entro l’estate e saremo a zero entro la fine dell’anno. Poi il gas seguirà secondo una tabella di marcia europea comune, perché la nostra uscita congiunta, l’uscita completa Ue, è la nostra forza comune”.
Un piccolo convoglio di autobus con a bordo decine di civili ha lasciato Mariupol nell’ambito del corridoio umanitario concordato per oggi con la Russia, diretto verso le zone dell’Ucraina controllate dall’esercito di Kiev. Lo riporta il Guardian.
Evacuait in fila per salire sui bus a Mariupol
Il nuovo test di un missile balistico intercontinentale da parte della Russia non è una “minaccia”. Lo ha detto il Pentagono sottolineando che si tratta di un’operazione di “routine”.
La segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, ha lasciato un incontro del G20 appena la controparte russa ha iniziato a parlare. Lo scrive il Washington Post, secondo cui altri ministri delle Finanze e governatori delle Banche centrali hanno abbandonato l’incontro, in segno di protesta. Il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov stava partecipando da remoto.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto di essere ricevuto dal presidente russo Vladimir Putin e da quello ucraino Voldymyr Zelensky.
“Io sono pronto al dialogo, lo sono stato per tre anni, lo sono ancora: ma Mosca non è pronta per un accordo di pace”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “A Mariupol ci sono ancora 120mila persone. L’assedio si può fermare in due modi: con le armi o con la diplomazia. Per quanto riguarda le armi ci serve l’equipaggiamento pesante che abbiamo chiesto ma non ancora ottenuto. Per quanto riguarda la diplomazia, la Russia fa il suo gioco e non è in grado di proporre veri accordi”, ha sottolineato.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (a destra) e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in conferenza stampa
Mariupol è sotto bombardamento ’’costante’’ da parte delle forze russe. Lo ha detto alla Cnn il maggiore Serhiy Volyna, della 36esima brigata marina, comandante delle truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria Azovstal. “Chiediamo la procedura di evacuzione per i soldati e i cittadini”, ha detto Volyna. “Abbiamo bisogno del sostegno internazionale. Ci sono ancora centinaia di civili qui. Non ci fidiamo dei russi, abbiamo bisogno di garanzie di altri paesi. Mariupol può ancora essere salvata”, ha affermato.
La Russia ha detto oggi di aver testato con successo un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat, capace, secondo il ministero della Difesa, di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”. Il presidente Vladimir Putin ha affermato che il nuovo missile darà garanzie di sicurezza alla Russia “contro le attuali minacce” e “farà riflettere coloro che stanno minacciando la Russia”.
Il missile balistico intercontinentale Sarmat
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“Mariupol oggi fa appello alla coscienza dell’Ucraina e del mondo chiedendo di essere salvata. Si appella per aprire i corridoi umanitari necessari a salvare le vite umane. Più di 100.000 civili si trovano ancora in questa trappola infernale. Da diversi giorni non vengono più aperti i corridoi verdi. E salvare le vite delle persone in Ucraina è il compito di tutti noi: spirituali, civili, diplomatici”. Lo ammonisce l'arcivescovo di Kuev Sviatoslav Shevchuk nel 56 esimo giorno di guerra in Ucraina. “In Ucraina - ricorda - stiamo vivendo la Settimana Santa. Oggi è il mercoledì della Settimana Santa, e questa giornata ha un tema speciale. La liturgia di questo giorno porta alla nostra attenzione la tragedia accaduta tra i dodici apostoli. Oggi riflettiamo sul ‘mistero del tradimento'. La guerra è un momento terribile in cui tutti i segreti diventano svelati. Insieme agli esempi di eroismo, abbiamo anche esempi di meschinità. Abbiamo esempi di tradimento. Vediamo che persino coloro che il nostro popolo considerava i funzionari eletti a cui affidare il potere locale in Ucraina, o addirittura eletti come deputati al parlamento, commerciano o hanno commerciato l'Ucraina”.
Gli Stati Uniti devono “fermare le provocazioni militari e non devono usare la questione Ucraina per diffamare o minacciare la Cina”. E’ quanto viene riferito da parte cinese del colloquio telefonico di oggi tra il capo del Pentagono, Lioyd Austin e il ministro della Difesa, Wei Fengh. Le due parti dovrebbero “rafforzare la loro fiducia reciproca” ed aumentare la cooperazione militare, continuano da Pechino, avvisando che Washington non deve sottostimare la determinazione e capacità della Cina. Infine, sulla questione di Taiwan, il generale Wei ha ribadito che le forze militari cinesi “difenderanno in modo risoluto la sovranità nazionale, la sicurezza e l’integrità territoriale”. “Se la questione di Taiwan non sarà gestita nel modo appropriato - si conclude - ci sarà un impatto destabilizzante sulle relazioni tra i due Paesi”.
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Il comitato organizzatore del torneo di Wimbledon ha ufficializzato l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi dalla prossima edizione dei Championships: dopo le anticipazioni delle ultime settimane, oggi è stato lo stesso All England Club a rendere nota la decisione, presa in accordo con il governo britannico dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Il terzo Slam della stagione, al via a fine giugno, non vedrà la partecipazione di quattro giocatori tra i top30 Atp, a cominciare dal numero due, Daniil Medvedev, e cinque tra le top40 Wta, tra cui le bielorussa Sabalenka (n.4) e la ex n.1 Azarenka.
Oggi c’è da temere che il peggio debba ancora arrivare. Intervistato in esclusiva da BFM-TV, la principale rete all news di Francia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolinea che “i russi non hanno ancora dispiegato tutti i mezzi a disposizione” e questa può essere una scelta “tattica”. “Quindi non posso garantire oggi che quella avviata” nel Donbass “sia già l’offensiva di vasta scala”. Intervistato dai giornalisti Yves Calvi e Ulysse Gosset, Zelensky dipinge un aggressore che preferisce distruggere i territori conquistati piuttosto che occuparli. “I russi avanzano e non lasciano nessuna città dietro di sé. Non occupano queste città, perché non vi è più nulla da occupare. Non vi sono più edifici né abitanti”. Quanto alle bombe utilizzate dalle forze di Vladimir Putin, sono di “diversi tipi”, afferma Zelensky, senza fornire ulteriori dettagli. “Verifichiamo anche l’uso di armi chimiche” da parte della Russia. “Vogliamo essere qui e ci basiamo sui fatti. Dobbiamo raccogliere dei campioni che verranno esaminati da specialisti”. Il leader ucraino tiene poi a ricordare che la guerra insanguina il Paese da otto anni. “Dite che la guerra è cominciata il 24 febbraio, ma vorrei che il mondo capisse che la guerra è cominciata otto anni fa” nelle repubbliche separatiste. Il 24 è solo l’invasione russa su vasta scala che è cominciata”. E ancora: “Abbiamo contato 15.000 morti durante questa prima parte del conflitto, ma oggi le vittime sono ovviamente molte di più”, ha deplorato il presidente, aggiugendo che a Kiev “la vita riprende ma i raid aerei continuano”. Quanto alle evacuazioni, proseguono “sulla base del volontariato. Lo Stato e le autorità locali forniscono i mezzi di trasporto per evacuare le persone”.
Il fermo immagine mostra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante un suo messaggio
Le sanzioni imposte dalla comunità occidentale alla Russia per la guerra in Ucraina ’’sono contrarie ai principi dell’Organizzazione mondiale del commercio’’. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia di stampa Tass. ’’Non c’è motivo di credere che il comportamento dei paesi stranieri in merito alle sanzioni contro la Federazione Russa cambierà radicalmente’’, ha affermato il presidente.
Il Presidente russo Vladimir Putin
I russi potrebbero sganciare bombe al fosforo e l’uso di armi chimiche non è escluso. A dirlo è Oleksandr Motuzianyk, portavoce del ministero della difesa ucraino in un’intervista a RBC-Ukraine, come riferisce Ukrinform. Lo scorso 12 aprile - ricorda Ukrinform - secondo il fondatore del reggimento Azov Andriy Biletskyi tre persone sono state colpite a causa dell’uso di una sostanza velenosa sconosciuta, utilizzata. “Non è possibile determinare con esattezza di cosa si sia trattato - spiega Kiev - occorre esaminare la zona e alcune ispezioni sono in corso. Un’ipotesi è che si possa trattare di munizioni al fosforo che possono causare una risposta di questo genere nel corpo ma non escludiamo che l’aggressore posa usare armi chimiche”.
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Non c’è stata per ora nessuna “conquista significativa” da parte delle forze russa nella loro nuova offensiva nel Donbass. E’ la valutazione della Difesa americana secondo quanto riferito da due alti funzionari alla Cnn. Gli Stati Uniti hanno osservato alcuni nuovi attacchi da parte di Mosca, che sembrano più che altro dei test per sondare la tenuta delle forze ucraine, ha spiegato uno dei funzionari. Tuttavia, le linee del fronte rimangono ferme, senza nessun avanzamento da parte della Russia.
Bombe russe sull’acciaieria di Mariupol
Poche ore prima di essere ricevuto alla Casa Bianca insieme ai vertici militati, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha telefonato per la prima volta al ministro della difesa cinese Wei Fenge, rompendo una impasse di comunicazione vista da Washington con crescente preoccupazione, a causa dell’alleanza tra Pechino e Mosca sullo sfondo della guerra in Ucraina. A richiedere la telefonata, secondo media Usa, lo stesso Austin, dopo mesi di falliti tentativi per parlare col generale Xu Qiliang, l’ufficiale più alto in grado nella struttura del partito comunista.
La Commissione Ue “sta lavorando al sesto pacchetto di sanzioni e il petrolio sicuramente ci sarà. Sappiamo che l’impatto sarebbe enorme sulla Russia, che è il secondo esportatore di petrolio dopo l’Arabia Saudita al mondo e la metà del suo export va nel mercato premium dell’Ue per un totale che nel 2020 è stata di circa 45 miliardi di euro “. Lo ha spiegato Ivo Schmidt, della Dg Ener (direzione Energia, ndr) della Commissione, intervenendo a nome dell’esecutivo di Bruxelles alla commissione Affari Esteri del Europarlamento. “Naturalmente teniamo conto delle specificità degli Stati per evitare impatti sproporzionati”, ha aggiunto.
“Occorre rafforzare la collaborazione europea su tutti i fronti per affrontare uniti le minacce provocate dalla guerra. Dobbiamo continuare a mantenere la compattezza nell’Ue e con la Nato e a operare come abbiamo già fatto - con le sanzioni economiche, con l’aiuto all’Ucraina - per impedire che il governo della Federazione Russa consolidi l’idea che è possibile risolvere le controversie con l’aggressione militare. Questo è l’unico modo per fermare l’allargamento del conflitto che avrebbe conseguenze gravissime”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale la presidente slovacca Zuzana
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha auspicato in parlamento che i russi trattino in “modo umano e compassionevole” Aiden Aslin, uno dei due combattenti britannici fatti prigionieri dai russi a Mariupol. Il governo “dissuade attivamente” i britannici dall’andare a combattere in Ucraina, ma il caso di Aidlin “è molto differente da quello di un mercenario”, ha detto Johnson rispondendo al question time. Aslin, 28 anni, ha la doppia nazionalità britannico e ucraina e viveva in Ucraina da prima della guerra assieme alla sua fidanzata. Si era arruolato con i marines ucraini per difendere Mariupol. La sua storia particolare, raccontata dalla famiglia, è stata sottolineata oggi su Twitter dal deputato britannico della sua circoscrizione, Robert Jenrick, che ha poi presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere il rispetto della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. Aslin e un altro soldato di nazionalità britannica, Shaun Pinner, sono stati mostrati lunedì alla tv russa per chiedere di essere scambiati con il politico ucraino filo russo Viktor Medvedchuk, arrestato dalle autorità di Kiev.
“La Russia reagirebbe in maniera molto negativa se la Svezia dovesse aderire alla Nato”, ma “la decisione sull’adesione spetta a Stoccolma, e ad Helsinki, non decide Mosca”. Lo ha detto a LaPresse l’ambasciatore di Svezia a Roma, Jan Björklund, ex leader del Partito popolare liberale e già ministro dell’Istruzione, riguardo al possibile ingresso di Stoccolma nell’Alleanza atlantica.
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L’Ucraina ha ricevuto le proposte russe sui negoziati tra i due paesi e le sta studiando. Lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta Interfax. «L’Ucraina ha consegnato le proprie proposte sulle disposizioni agli avversari ai negoziati di Istanbul. In particolare, queste riguardano le garanzie di sicurezza per prevenire altri attacchi in futuro al nostro paese. La parte russa le ha studiate e ha presentato la propria posizione. Ora tocca a noi studiare, comparare e trarre conclusioni, sia politiche che legali», ha detto Podolyak.
I rifugiati di guerra in Ucraina superano i cinque milioni nel più grande esodo europeo dalla seconda guerra mondiale. Lo hanno affermato le Nazioni Unite citando il triste traguardo a poco di due mesi dall’invasione russa del 24 febbraio. La fuga dal Paese ha superato le aspettative stabilite all’inizio del conflitto dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, che prevedeva che l’invasione avrebbe costretto fino a quattro milioni di persone a lasciare l’Ucraina. La velocità e la portata dell’esodo lo rendono il più grande movimento di persone in Europa dalla seconda guerra mondiale, secondo le Nazioni Unite. Più di un quarto della popolazione ucraina è sfollata all’estero o all’interno del Paese dall’inizio della guerra. L’Unhcr afferma che 7,1 milioni di persone hanno lasciato le loro case per altre parti del Paese dall’inizio della guerra. Circa 13 milioni sono intrappolati nelle aree colpite dal conflitto e non sono in grado di fuggire, afferma l’agenzia per i rifugiati. Più della metà di coloro che hanno lasciato l’Ucraina sono entrati in Polonia.
Gli autobus in partenza da Mariupol nell’ambito del corridoio umanitario verso Zaporizhizhia concordato oggi si fermeranno anche vicino all’acciaieria Azovstal, dove hanno trovato rifugio soldati e civili ucraini: lo ha detto il sindaco della città portuale assediata, Vadim Boychenko, precisando che il corridoio è aperto dalle 14:00 ora locale (le 13:00 in Italia). Lo riporta la Bbc.
Rifugiati ucraini in Spagna
Cinque soldati ucraini hanno volontariamente deposto le armi e hanno lasciato il territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol. Lo riferisce la Milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk, citata da Interfax.
E scaduto a mezzogiorno (le 13 ora italiana) l’ultimatum russo per le forze ucraine che stanno resistendo a Mariupol ma non ci sono segnali di resa da parte dei soldati di Kiev. Lo riporta la Bbc. Anche se la città portuale assediata è circondata dalle forze russe, non è ancora caduta.
“Ho dei rapporti con Emmanuel Macron e non vorrei perderli”: con un’intervista a BFM TV, Volodymyr Zelensky entra nella campagna elettorale francese a 4 giorni dal ballottaggio fra il presidente uscente e Marine Le Pen. Sulla sfidante, “persona non grata” in Ucraina dopo la sua difesa dell’annessione della Crimea da parte della Russia, Zelensky ha detto: “se dovesse capire che si è sbagliata, i nostri rapporti potrebbero cambiare”.
Macron a confronto con Marine Le Pen che lo sfida per la presidenza domenica 24 aprile
“Le persone in Ucraina sono europee, combattono per i valori europei e con grande determinazione contro le brutali truppe di Putin”, lo ha detto il co-leader socialdemocratico tedesco Lars Klingbeil a Dpa. La dichiarazione mostra la volontà dei socialdemocratici di sottrarsi alle forti critiche che stanno ricevendo in Germania per le loro posizioni passate sulla Russia. Ovviamente, ha continuato Klingbeil, l’Ucraina dovrà prima soddisfare i criteri necessari per l’adesione all’Ue, ma “in questi tempi difficili” è intanto giusto dire all’Ucraina che “vi vediamo come parte dell’Ue”.
L’intelligence del ministero della Difesa ucraino ha scritto su Telegram che Mosca ha iniziato a fare ’pulizia’ nelle zone occupate del Donbass per “fallimenti al fronte”: la prima testa a cadere è stata quella del maggiore Igor Kornet, arrestato dal Fsb russo e detenuto in un centro di Rostov sul Don. Lo riporta il Kyiv Independent. L’arresto, secondo l’intelligence ucraina, ha provocato una reazione negativa nelle forze di sicurezza e nella leadership politica della “repubblica”, che ha interpretato il fatto come l’inizio dei cambiamenti nel blocco di potere.
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Le forze armate ucraine hanno confermato di aver ricevuto dagli alleati parti di ricambio per gli aerei ma non nuovi velivoli. Lo si legge sul Kyiev Independent, che sottolinea come i nuovi aerei non siano arrivati nonostante le affermazioni dei giorni scorsi del Pentagono.
La Bulgaria e l’Ucraina sono d’accordo sulla “necessità di rafforzare le catene di approvvigionamento dei prodotti agricoli” per sostenere la sicurezza alimentare a livello mondiale. Lo ha reso noto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo il suo incontro oggi a Sofia con il presidente bulgaro, Rumen Radev. “Il presidente della Bulgaria Rumen Radev mi ha ricevuto oggi a Sofia. Abbiamo discusso i modi per ripristinare la pace e lo sviluppo nella regione del Mar Nero. Abbiamo anche convenuto sulla necessità di rafforzare le catene di approvvigionamento dei prodotti agricoli al fine di sostenere la sicurezza alimentare globale”, si legge nel tweet.
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“Lo sport italiano seguirà le indicazioni del Cio e delle federazioni internazionali. L’Italia è allineata, ha un grande cuore e affronterà la situazione nel migliore dei modi”: lo ha detto la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, rispondendo alla domanda su una possibile esclusione dagli Internazionali di Roma dei tennisti russi e bielorussi, in linea con quanto è pronta a fare Wimbledon. “Proprio ieri, col presidente Malagò, abbiamo incontro Bubka per ascoltare la loro storia. Il Governo ha dimostrato solidarietà all’Ucraina garantendo ai loro atleti la continuità sportiva. Saremo sempre al fianco degli atleti ucraini”.
Sono più di 5 milioni gli ucraini che hanno lasciato il loro paese in guerra. Lo riferisce l’Onu.
Si va verso il bando dei tennisti russi e bielorussi dal torneo di Wimbledon, secondo quanto riferisce il Times di Londra che cita gli organizzatori del torneo. Immediata la reazione del Cremlino, che definisce “inaccettabile” il paventato divieto
Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, ha riferito di un colloquio telefonico tra il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Lo riporta il sito del Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina.
Secondo quanto riferito, Guterres ha chiesto la fine delle ostilità durante le festività religiose - dal giovedì santo, 21 aprile, alla domenica di Pasqua, 24 aprile - per aprire corridoi umanitari per Mariupol, Kherson, Donetsk, Luhansk e altre città dell’Ucraina, i cui abitanti sono particolarmente colpiti dalla guerra. Il Segretario ha sottolineato l’importanza di evacuare la popolazione civile di queste regioni in luoghi più sicuri in Ucraina, oltre a fornire cibo, acqua, medicine e soccorso ai feriti necessari.
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“A Borodyanka. Come a Bucha e in tante altre città in Ucraina. La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui. Non ci può essere pace senza giustizia”. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel che sta visitando la città ucraina di Borodyanka.
Israele conferma la sua disponibilità ad ospitare un incontro tra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky. A dichiararlo è stato l’ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi in un’intervista alla Tass. “Certamente”, ha detto, rispondendo ad una domanda. “Tuttavia devono prendere una decisione”, ha aggiunto, alludendo a Putin e Zelensky. Israele, ha proseguito, considererebbe “un grande onore” ospitare possibili colloqui. “Saremmo felici di ospitare un incontro di questo tipo a Gerusalemme”, ha sottolineato, aggiungendo che le delegazioni russa ed ucraina impegnate nei colloqui potrebbero a loro volta incontrarsi a Gerusalemme. “Ciò che è stato fatto in Turchia può essere fatto anche nel nostro paese”, ha dichiarato l’ambasciatore.
“In Ucraina non esiste alcun nazismo, questa è solo la propaganda di Putin e dei suoi complici assassini”. Lo ha detto Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, parlando alla commissione Affari Esteri del Parlamento europeo. “Il destino di Melitopol è un’incognita. Stanno andando via insegnanti, personale medico... pensiamo davvero che siano davvero i nazisti a scappare?”, ha sottolineato Fedorov aggiungendo: “oggi non si può parlare di conflitto in Ucraina ma di una guerra contro tutto il mondo civilizzato. Se non si agisce subito anche i Paesi Ue rischiano di fare i conti con la guerra”.
Una famiglia in fuga da Melitopol
La Russia afferma di aver colpito in attacchi aerei nelle ultime ore 73 obiettivi militari in Ucraina, stando agli ultimi aggiornamenti forniti dal portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, che ha parlato anche di altri attacchi, artiglieria compresa, in cui sono stati colpiti 1.053 obiettivi militari. “Come risultato dell’impatto di missili ad alta precisione nelle aree di Novovorontsovka e Kyselivka, sono stati eliminati fino a 40 soldati delle truppe ucraine e sette mezzi blindati”, ha affermato, fornendo informazioni che non possono essere confermate da fonti indipendenti. Nessun dettaglio sull’offensiva di terra delle forze russe.
Il discorso del cancelliere tedesco Olaf Scholz sull’Ucraina è stato accolto con “grande delusione e amarezza” a Kiev. Lo ha detto alla Dpa l’ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk. L’Ucraina ha accolto con favore la volontà della Germania di fornire a Kiev ulteriori finanziamenti per gli armamenti, ma non le dichiarazioni di Scholz secondo cui le capacità di export delle forze armate tedesche sono esaurite.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz
Danone ha smesso di esportare in Russia l’acqua minerale Evian e i prodotti vegetali Alpro. Lo afferma l’azienda alimentare francese nella relazione finanziaria del 1° trimestre 2022, sottolineando che «Danone condanna senza dubbio la guerra in corso in Ucraina e ha deciso di cessare qualsiasi esportazione di prodotti Evian e Alpro in Russia. Danone - aggiunge - non prende contanti, dividendi o profitti dalla Russia e trasferisce i profitti ricevuti nel Paese alle organizzazioni di aiuto umanitario».
La Russia non si fida più dei negoziatori ucraini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista al canale televisivo Russia-24, citata da Tass. «Non c’è fiducia in queste persone da molto tempo», ha detto commentando il processo di negoziazione tra Russia e Ucraina, e sottolineando che la Russia era preparata al fatto che l’Ucraina si comportasse in modo incoerente durante i negoziati. «Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati, è stata avanzata una richiesta per condurre i negoziati, la Russia non ha rifiutato questa richiesta. Poi, come sempre, è iniziato un circo, letteralmente e in senso figurato, da parte del regime di Kiev: prima vengono, poi non vengono, a volte partecipano, a volte no», ha detto Zakharova, «lo schema classico, che dice che il regime non è indipendente, è controllato. E in secondo luogo, i negoziati sono usati come diversivo».
Gli occupanti russi stanno trasformando la città di Mariupol in un vero e proprio ghetto, costringendo i residenti a spostarsi per la città solo se indossano al braccio dei nastri bianchi. Lo denuncia il consigliere del sindaco della città ucraina Petro Andryushchenko su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. «Gli occupanti sono passati da offerte ’morbide’ di far indossare nastri bianchi ai civili, alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si trovi per strada senza tali segni», ha scritto Andryushchenko. I russi stanno gradualmente trasformando la città in un vero ghetto per gli ucraini, usando i civili come esca, ha aggiunto.
In un anno è triplicato il deficit energetico nella bilancia commerciale italiana. L’Istat stima che è di -7,263 miliardi a febbraio 2022, mentre nello stesso mese del 2021 era di 2,213 miliardi. Complessivamente l’Italia passa così, in dodici mesi, da un avanzo commerciale complessivo di 4,750 miliardi a un disavanzo di 1,662 miliardi. «Gli acquisti di gas naturale contribuiscono per 10 punti percentuali al forte incremento tendenziale delle importazioni italiane», che segnano +44,9%, commenta l’Istat.
L’esercito russo ha colpito più di mille strutture militari in Ucraina in un giorno. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov citato da Ria Novosti. «Le forze missilistiche e l’artiglieria hanno attaccato 1.053 infrastrutture militari ucraine. Tra questi, sono stati distrutti 31 posti di comando, sei magazzini di carburante, 910 punti di concentrazione di armi nemiche e 106 postazioni di tiro dell’artiglieria».
Gli ucraini sperano di riuscire a far arrivare 90 bus a Mariupol per far uscire dalla città assediata 6.000 persone, tra donne, bambini e anziani. Lo ha affermato il sindaco, Vadym Boichenko, che - in dichiarazioni in tv rilanciate dalla Bbc - ha detto di auspicare venga confermato e rispettato l’annunciato accordo preliminare con la Russia per un corridoio umanitario per l’evacuazione da Mariupol di donne, bambini e anziani (leggi sotto, ndr). Secondo il sindaco, circa 100.000 civili restano a Mariupol, dove decine di migliaia sono stati uccisi.
I bombardamenti della notte hanno distrutto l’ospedale di Mykolaiv. Lo riporta Ukrinform.
Sono almeno 20.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto oggi l’Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’Esercito ucraino indica inoltre che dopo 56 giorni di conflitto si registrano anche 171 aerei da caccia abbattuti, oltre a 150 elicotteri e 165 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 815 carri armati russi, 391 pezzi di artiglieria, 2.087 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 136 sistemi di lanciamissili, otto navi, 1.504 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 67 unità di difesa antiaerea e 27 unità di equipaggiamenti speciali.
«Preghiamo per la pace e per il conforto di tutte le famiglie che soffrono a causa delle guerre nel mondo». Così Papa Francesco, nel corso dell’udienza generale che si è svolta stamattina in piazza san Pietro, dove il Santo Padre ha incontrato pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Papa Francesco. (Alberto PIZZOLI / AFP)
Sono circa 130mila le persone che vivono ancora a Mariupol e che si trovano bloccate sotto assedio da oltre 50 giorni. Lo ha detto alla Bbc il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov.
L’aeronautica delle forze armate ucraine ha abbattuto nove velivoli russi nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il Comando militare ucraino su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform. «Il 19 aprile 2022, un totale di nove obiettivi aerei degli occupanti russi sono stati distrutti: un aereo, un elicottero, sei velivoli senza pilota (Uav) e un missile da crociera», afferma il Comando.
Il drone russo Orion
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel è arrivato in treno a Kiev, «cuore dell’Europa libera e democratica». Lo annuncia lo stesso Michel in un tweet, accompagnato da una fotografia scattata sul binario di una stazione della capitale ucraina.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel in una foto di repertorio. (EPA/RONALD WITTEK)
Nell’acciaieria assediata Azovstal di Mariupol ci sono molti civili che si trovano in una situazione in cui manca praticamente tutto, dall’acqua ai medicinali. Lo ha detto il vice sindaco della città portuale ucraina, Sergei Orlov, ad un programma della Bbc. «Posso confermare che ci sono molti civili», ha detto Orlov. «Si tratta per lo più di civili dei vicini edifici distrutti e molti lavoratori dell’acciaieria. Sapevano che la fabbrica aveva un buon rifugio antiaereo e alcuni hanno riempito il rifugio di cibo e acqua. Per questo hanno deciso con le loro famiglie di andare a vivere lì», ha spiegato, precisando che ora non è possibile fornire alcun aiuto a quelle persone. Ora si trovano in una situazione di «mancanza assoluta di qualunque cosa. Una mancanza di acqua, cibo, medicine, aiuto e la Russia impedisce qualunque cosa, ogni aiuto umanitario o evacuazione», ha aggiunto. «Tutte queste notizie sulla possibilità di andarsene e di lasciare Mariupol o l’area dell’acciaieria sono false», ha puntualizzato.
È stato raggiunto un accordo per un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol oggi. Lo annuncia sui social network la vice prima ministra dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, precisando che il corridoio riguarda donne, bambini e anziani.
Le multinazionali occidentali continuano a pagare quasi 200.000 dipendenti con sede in Russia nonostante le promesse di sospendere o porre fine alle attività nel paese. A rivelarlo è un servizio sul Financial Times.
Una serie di aziende occidentali, da McDonald’s a Renault, si erano impegnate a pagare migliaia di salari dei dipendenti quando hanno interrotto le attività nel paese il mese scorso. L’analisi del Financial Times mostra che almeno 188.000 dipendenti continuano ad essere a libro paga. Ma è probabile che il numero reale sia molto più alto, poiché i grandi datori di lavoro, tra cui il proprietario di KFC Yum Brands e Coca-Cola, non hanno confermato all’FT se stanno ancora pagando il personale.
L’analisi arriva dopo che il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha avvertito, lo scorso lunedì, che tra i lavoratori delle società di proprietà straniera nella capitale russa «circa 200.000 dipendenti rischiano di perdere il lavoro», affermando che le autorità hanno approvato un piano di sostegno del valore di 3,36 miliardi di rubli (41,4 milioni di dollari) per i soggetti a rischio.
Sono i colletti blu nei settori manifatturiero, al dettaglio e di consumo che rischiano di sopportare il peso maggiore della perdita di posti di lavoro se le aziende non vedono una prospettiva imminente di riapertura.
Chip Bergh, amministratore delegato di Levi Strauss, ha affermato che questo mese il marchio di jeans sta ancora pagando i suoi oltre 800 dipendenti in Russia. Ma ha aggiunto «per come stanno andando le cose ora non sono ottimista: nono credo che la nostra attività tornerà presto a pieno regime».
Le forze armate russe distruggeranno gli equipaggiamenti militari obsoleti forniti all’Ucraina dall’Occidente. Lo ha affermato il primo vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, parlando al Consiglio di sicurezza Onu. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. «I membri dell’Europa orientale della Nato sembrano soddisfatti. Non devono più pensare a come sbarazzarsi delle armi obsolete dell’era sovietica», ha dichiarato Polyansky. E ancora: «Sebbene promettano di consegnare all’Ucraina equipaggiamenti nuovi di zecca di livello Nato, spediscono prontamente esemplari che spesso non riescono a sparare o a muoversi, sapendo che le forze russe ’frantumeranno’ questi rottami metallici, risparmiando loro problemi con lo smaltimento».
Il miliardario russo Oleg Tinkov, oggetto delle sanzioni occidentali e fondatore della società TCS Group Holding, ha fortemente criticato la guerra in Ucraina con un post Instagram. Si tratta di un raro esempio di un importante uomo d’affari russo che critica pubblicamente l’invasione del presidente Vladimir Putin.
«Non vedo un singolo beneficiario di questa folle guerra. Persone innocenti e soldati stanno morendo», ha scritto Tinkov in russo .
Rivolgendosi a quello che ha chiamato «collective West» in inglese, Tinkov ha aggiunto: «Per favore, date al signor Putin una via d’uscita chiara per salvare la faccia e fermare questo massacro».
Il post di Tinkov è stato uno dei pochi commenti contro la guerra arrivato da importanti uomini d’affari russi. ALtra eccezione è stata quella del miliardario dell’alluminio Oleg Deripaska, oggetto di sanzioni fin dal 2018, che ha pubblicamente chiesto la pace.
Il testo del post su Instagram del miliardario russo Oleg Tinkov
«L’unico modo in cui civili possono essere finiti dentro Azovstal è che vengono tenuti come scudi umani». È quanto ha detto il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni unite, Dmitry Polyansky, parlando al Consiglio di sicurezza dell’Onu, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, parlando dell’acciaieria di Mariupol sotto assedio. «A un mese dall’inizio dell’assedio dell’impianto Azovstal,i radicali e neonazisti improvvisamente hanno dichiarato che ci sarebbero stati civili all’interno dell’impianto per tutto quel tempo, anche se fino a ieri non ne avevano mai fatto parola», ha detto il diplomatico russo.
Riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. (Michael M. Santiago/Getty Images/AFP)
La presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina continua ad aumentare, mentre i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando: lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Secondo i servizi britannici, inoltre, è probabile che l’attività aerea russa nell’Ucraina settentrionale rimanga contenuta dopo il ritiro di Mosca dal nord di Kiev. Tuttavia, esiste ancora il rischio di attacchi con armi di precisione contro obiettivi chiave in tutta l’Ucraina. Gli attacchi russi contro le città del Paese, conclude il rapporto, mostrano l’intenzione di Mosca cercare di interrompere il flusso dei rinforzi e delle armi ucraine nell’est del Paese.
La Norvegia donerà 100 missili di difesa aerea Mistral all’Ucraina. Lo ha annunciato in una nota il ministero della difesa di Oslo, secondo quanto riporta il Guardian. Il sistema di difesa aerea Mistral è «un’arma efficace che è stata usata nella difesa marittima e che fornirà un grande beneficio all’Ucraina», afferma il ministro Bjorn Arild Gram nella nota.
Il presidente americano Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina nei prossimi giorni, di importo uguale a quello appena varato: 800 milioni di dollari. Lo riferisce una fonte informata al New York Times senza specificare quali mezzi faranno parte del nuovo invio. Qualche ora fa il presidente americano aveva parlato dell’invio di altra artiglieria alle forze di Kiev.
«L’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali: questo è proprio il marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo marcherà davvero la Federazione Russa come la fonte del male». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo videomessaggio. «L’esercito russo rimarrà per sempre descritto nella storia come il più barbaro e disumano del mondo», ha rimarcato il leader dell’Ucraina citato dai media internazionali.
«Il 90% delle persone fuggite dall’Ucraina sono donne e bambini». Lo ha scritto su Twitter l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, sottolineando che «sono enormi i rischi che corrono». «C’è il pericolo che donne e bambini siano vittime di traffico di esseri umani, sfruttamento e violenze. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per limitare questi rischi», ha detto l’ambasciatrice Usa.
Nuova dura sferzata del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’Occidente sul fronte armamenti. «Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno e che sono paragonabili a quelle usate dalla Federazione Russa, avremmo già posto fine a questa guerra», ha dichiarato Zelensky nel suo ultimo videomessaggio.
Un carro armato russo danneggiato nelle vicinanze di Kiev. (AP Photo/Evgeniy Maloletka, File)
Il blocco di beni di altri Stati mina la stabilità economica mondiale e deve essere fermata quanto prima perché colpisce la sovranità: il rappresentante permanente cinese all’Onu, Zhang Jun, ha detto al Consiglio di sicurezza che «anche il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi è una violazione della sovranità ed equivale ad armare l’interdipendenza economica». Sono pratiche, ha aggiunto Zhang - con la Russia nel mirino delle sanzioni di Usa, Ue e alleati per l’attacco all’Ucraina -, che «minano le fondamenta della stabilità economica mondiale e portano nuove incertezze e rischi alle relazioni internazionali».
Il presidente cinese Xi Jinping. (Fred Dufour/Pool Photo via AP, File)
Tutte le parti in conflitto in Ucraina «dovrebbero rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale e fare tutto il possibile per facilitare l’evacuazione e l’assistenza ai civili»: lo ha affermato il rappresentante permanente cinese alle Nazioni Unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza. «La Cina chiede ancora una volta a tutte le parti in conflitto di esercitare la massima moderazione, attenersi rigorosamente al diritto umanitario internazionale, proteggere i civili e le strutture civili e facilitare le operazioni di evacuazione e assistenza umanitaria», ha osservato Zhang. Le parti dovrebbero «rafforzare la comunicazione sulle questioni umanitarie», anche sull’apertura di corridoi umanitari e sull’organizzazione dell’evacuazione in sicurezza, ha aggiunto il diplomatico.
Il Canada manderà artiglieria pesante all’Ucraina. Lo ha annunciato il primo ministro canadese, Justin Trudeau, sottolineando di essere in contatto stretto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che il Canada è molto reattivo alle necessità dell’Ucraina.
La Russia ha emesso un nuovo ultimatum per la resa degli ucraini che si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol (leggi sotto, ndr), dopo che il precedente ultimatum è stato ignorato. «Le forze armate russe, sulla base di principi puramente umanitari, propone di nuovo ai combattenti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari di cessare le loro operazioni militari dalle 14 ora di Mosca (le 13 ora italiana ndr) del 20 aprile e di deporre le armi», fa sapere il ministero della Difesa russo. Si ritiene che negli impianti Azovstal si trovino soldati ucraini, combattenti del battaglione Azov e anche civili.
«Stiamo probabilmente affrontando i nostri ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera per numero per 10 a 1», «lanciamo un appello e chiediamo a tutti i leader mondiali di aiutarci». Così in un videomessaggio pubblicato su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36esima Brigata dei Marine ucraini che combattono nell’ultima roccaforte di Mariupol, cioè l’acciaieria Azovstal sotto assedio.
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, prevede di condurre questo mese una missione di esperti dell’Aiea a Chernobyl per valutazioni sulla sicurezza. Lo riferisce lo stesso Grossi in una nota. Grossi ha anche detto che le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e la centrale nucleare ucraina di Chernobyl sono state ripristinate la sera di martedì.
Postazione di tiro russa presso Chernobyl. (AP Photo/Efrem Lukatsky)
Diverse esplosioni sono state udite nelle prime ore di oggi mercoledì nella città ucraina meridionale di Mykolaiv. Lo ha annunciato il governatore regionale. È stato riferito inoltre di un precedente bombardamento di un ospedale nella vicina città di Bashtanka.
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