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Lega, Luca Morisi indagato a Verona per droga. Salvini: «Errore che non ti aspetti, ma conti su di me»

Salvini: "Il premier lo scelgono gli italiani e io sono pronto"

L’ex guru dei social di Salvini è accusato di detenzione e cessione di stupefacenti. Nella sua cascina una sostanza liquida. Lettera di scuse al partito

27 settembre 2021
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2' di lettura

Luca Morisi, ex spin doctor dei social della Lega di Matteo Salvini, è indagato per cessione e detenzione di stupefacenti dalla procura di Verona. «Si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l’autorità giudiziaria. Morisi è iscritto nel registro degli indagati per supposta cessione di sostanza stupefacente, sulla cui natura si attende ancora l’esito delle analisi». Lo dice all’Ansa il procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio: Morisi non è ancora stato sentito dal pm. «Mi risulta - prosegue Barbaglio - che il difensore dell’indagato abbia preso contatto con il pm titolare dell’indagine - Stefano Aresu ndr. - immagino per parlare degli atti del procedimento».

Salvini: Da Morisi errore che non ti aspetti, ma conti su di me

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“Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la Vita. In questa foto avevamo qualche anno e qualche chilo in meno, voglio rivederti presto con quel sorriso. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre”. Lo scrive su Facebook il segretario della Lega, Matteo Salvini.

La vicenda

Nella cascina di Belfiore del guru della comunicazione della Lega, padre della famosa «Bestia», è stata trovata una sostanza stupefacente liquida dopo una perquisizione. Inoltre tre ragazzi, fermati lo scorso agosto, accuserebbero Morisi di aver reperito droga da lui. Mercoledì scorso era apparsa la notizia del passo indietro Morisi dalla macchina della comunicazione social di Salvini.

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Notizia che lo stesso Morisi, in una lettera ai parlamentari aveva confermato, parlando di motivazioni personali. Il leader della Lega, nella giornata di domenica, aveva preferito non commentare la scelta. «Su problemi famigliari ritengo corretto non entrare nel merito», aveva detto ai cronisti in un incontro elettorale tenutosi a Milano. Sta lì, nella sua città. L’ufficio della sua società informatica è a due passi dalla redazione della Gazzetta di Mantova.

«Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo innanzitutto scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega a cui ho dedicato gli ultimi anni del mio impegno lavorativo, a mio padre e ai miei famigliari, al mio amico di sempre Andrea Paganella a fianco del quale ho avviato la mia attività professionale, a tutte le persone che mi vogliono bene e a me stesso», scrive in una nota Morisi. «Ho rassegnato il 1° settembre le dimissioni dai miei ruoli all’interno della Lega: è un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull’affetto delle persone che mi sono più vicine».


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