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Questo insediamento etrusco che si trovava sulla via Clodia a ridosso del torrente Biedano, tra Vetralla e Viterbo, appare ancora adesso arcaico e arcano: nascosto all'interno di uno spettacolare vallone tufaceo, accanto alle rovine medioevali della Pieve di San Pietro, di un castello e della sua torre di guardia, conserva tombe rupestri a facciata poggianti su gradoni. In particolare la Tomba Prostila, la Tomba Ciarlanti e le Tombe Smurinas, così come la Tomba Lattanzi e le Tombe a Tempio affacciate sul fossato dell'Acqualta impressionano per quel loro aspetto monumentale che il tempo non ha saputo scalfire.
Anche qui, tra canyon un po' western percorsi spesso da cavalli portati al galoppo, D.H. Lawrence deve avere avvertito il respiro sacro di questo popolo italico che non credeva alla morte.
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