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Brevetti e stampa digitale per innovare gli imballi

di Luca Orlando

27 gennaio 2023
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1' di lettura

Costi dell’energia triplicati ed esplosione dei prezzi della carta. Non certo uno scenario ideale, quello recente di Ghelfi Ondulati, produttore di imballaggi valtellinese che tuttavia è riuscito a superare le difficoltà chiudendo l’anno oltre le previsioni. «Si pensava potesse andare peggio - spiega Giuseppe Ghelfi, terza generazione imprenditoriale - ma la domanda ha tenuto e siamo stati in grado, almeno in parte, di ribaltare a valle parte dei rincari». L’azienda, fornitore critico per la filiera alimentare, 110 milioni di ricavi, non è mai stata chiusa durante il Covid e negli ultimi anni ha deciso di investire in nuovi impianti ampliando anche l’organico, salito a ridosso delle 200 unità. «Brevetti e innovazione sono una strumento chiave - spiega - e la stampa digitale ci consente di assegnare ad ogni scatola un codice variabile, che può essere di grande utilità per l’intera filiera. Credo che la condivisione delle informazioni per ridurre gli sprechi o per ottimizzare i trasporti sia una delle strade più proficue verso la sostenibilità e lo sviluppo di una economia circolare». La domanda (il 30% degli imballi finisce all’estero) per ora continua a tenere, anche se le incognite non mancano. «L’inflazione così alta penalizza i consumi: temo un 2023 difficile, perché questo è il problema principale che le famiglie devono affrontare».

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