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Amazon annuncia il taglio di 18mila posti di lavoro

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I licenziamenti confermati dall’Ad rappresentano circa l’1% della forza lavoro complessiva: a fine settembre 2022 l'azienda poteva infatti contare su più di 1,5 milioni di dipendenti

5 gennaio 2023
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2' di lettura

Amazon.com Inc. ha deciso di licenziare complessivamente più di 18mila dipendenti - la più grande riduzione della forza lavoro nella storia aziendale - a conferma della profonda crisi che sta attraversando il settore tecnologico e delle vendite online. L'amministratore delegato Andy Jassy ha annunciato al personale il piano di licenziamenti con una nota il 4 gennaio. Inizialmente i tagli, avviati lo scorso anno, avrebbero dovuto interessare circa 10mila dipendenti, concentrandosi principalmente nella divisione retail di Amazon e nelle funzioni delle risorse umane come il reclutamento.

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“Amazon ha resistito a economie incerte e difficili in passato e continueremo a farlo”, ha scritto Jassy. “Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire le nostre opportunità a lungo termine con una struttura dei costi più forte; tuttavia, sono anche ottimista sul fatto che saremo creativi, intraprendenti e frammentari in questo momento in cui non stiamo assumendo in modo espansivo ed eliminando alcuni ruoli”.

Lettere di licenziamento per il 6% della forza lavoro

I più colpiti, dai più numerosi licenziamenti in blocco dell’azienda fondata da Jeff Bezos, saranno i dipendenti dei negozi, come Amazon Fresh e Amazon Go, e le sue organizzazioni Pxt, che gestiscono ad esempio le risorse umane. Le lettere di licenziamento arriveranno agli interessati a partire dal 18 gennaio, ha precisato Jassy, aggiungendo che gli interessati rappresentano il sei per cento della forza lavoro aziendale composta da circa 300mila persone.

Sebbene la prospettiva di consistenti licenziamenti incombesse su Amazon da mesi - la società ha riconosciuto di aver assunto troppe persone durante la pandemia - il totale del personale interessato, in aumento rispetto alle previsioni, suggerisce che le prospettive dell’azienda si siano complicate negli ultimi mesi. L'intervento sulla forza lavoro allinea Amazon ad altri aziende Big tech decise a ridurre i ranghi del personale. La società Usa di cloud computing Salesforce Inc. ad esempio, con sede a San Francisco e operativa in 36 Paesi nel mondo ha da poco annunciato l'intenzione di eliminare circa il 10% della forza lavoro, più di 7mila dipendenti su un totale di 79mila complessivi, e di tagliare le sue proprietà immobiliari.

Reazione positiva degli azionisti

Gli investitori di Amazon hanno reagito positivamente agli ultimi sforzi per stringere la cinghia, scommettendo su un aumento dei profitti della società di e-commerce. Le azioni sono salite di quasi il 2% negli ultimi scambi dopo che il Wall Street Journal ha riportato per la prima volta il piano.

Il licenziamento complessivo di 18mila dipendenti costituisce il taglio di forza lavoro più consistente mai portato avanti da un’azienda bigh tech nel corso dell'attuale congiuntura economica negativa, ma Amazon ha anche una forza lavoro molto più grande rispetto alle altre aziende della Silicon Valley. A fine settembre 2022 poteva contare su più di 1,5 milioni di dipendenti, così che gli ultimi tagli annunciati rappresenterebbero circa l’1% della forza lavoro.

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