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Germania, per gli statali bonus anti-inflazione di 3mila euro e aumento di 200 euro in busta paga

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Lavoratori delle ferrovie protestano davanti alla stazione centrale di Colonia durante uno sciopero nazionale indetto dal sindacato ferroviario e dei trasporti  a Colonia, Germania, il 21 aprile 2023 (foto Reuters/Schmuelgen)

Lavoratori delle ferrovie protestano davanti alla stazione centrale di Colonia durante uno sciopero nazionale indetto dal sindacato ferroviario e dei trasporti a Colonia, Germania, il 21 aprile 2023 (foto Reuters/Schmuelgen)

Ver.di, il secondo sindacato più grande della Germania dopo l’IG Metall, forte di oltre due milioni di iscritti, ottiene anche un bonus di 3mila euro una tantum contro l'inflazione

23 aprile 2023
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2' di lettura

I lavoratori del settore pubblico tedesco hanno concluso un accordo salariale con i datori di lavoro, ponendo fine a una controversia di mesi che ha provocato numero scioperi e paralizzato i trasporti in Germania.

L'accordo, siglato il 22 aprile dal ministro dell’Interno Nancy Faeser e dal sindacato Ver.di (Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft, Unione dei sindacati del settore dei servizi), si applicherà a circa 2,5 milioni di lavoratori del settore pubblico: ogni addetto riceverà 3mila euro esentasse da qui al febbraio 2024 quale contributo una tantum per compensare l’inflazione, ha spiegato il ministero in una nota. Il primo versamento di 1.240 avverrà a giugno. Da marzo 2024, gli stipendi aumenteranno di 200 euro al mese, e in una seconda fase ci sarà un aumento del 5,5 per cento. L’accordo avrà una durata di due anni.

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Decisione definitiva a maggio

Ver.di, il secondo sindacato più grande della Germania dopo l’IG Metall, forte di oltre due milioni di iscritti, puntava ad un incremento salariale del 10,5%, ed ha annunciato l’avvio di un sondaggio tra i suoi membri con la Commissione salari, che prenderà una decisione definitiva il 15 maggio prossimo. Con il via libera a questo accordo di compromesso “abbiamo raggiunto la nostra soglia del dolore”, ha spiegato il leader di Ver.di, Frank Werneke.

L'impennata del costo della vita quest’anno ha portato ad alcuni degli scioperi tedeschi più estesi e partecipati degli ultimi decenni. Nel corso del 2022 i prezzi al consumo in Germania sono aumentati del 9,6%, ma la pressione sui prezzi si è attenuata negli ultimi mesi dopo che la crisi energetica di questo inverno si è rivelata meno pesante del previsto, e i problemi della catena di approvvigionamento si sono attenuati. “Questo accordo porta un notevole sollievo ai dipendenti. I pagamenti esentasse appariranno rapidamente nei portafogli”, ha sottolineato il ministro dell’Interno Nancy Faeser. A marzo, lo sciopero promosso dal sindacato Ver.di ha quasi bloccato le ferrovie e gli aeroporti nel più grande sciopero della Germania in più di tre decenni.


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