di Stefano Biolchini e Andrea Chimento
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Tra diversi registi giovani come Lukas Dhont (“Close”) ed esordienti come Colm Bairéad (“The Quiet Girl”), spunta uno straordinario veterano come Jerzy Skolimowski tra gli autori nominati nella cinquina del miglior film straniero.
Classe 1938, Skolimowski si conferma però ancora una volta come uno dei registi “più giovani” in attività, firmando un toccante film sperimentale, coraggioso e fuori dagli schemi, che omaggia esplicitamente il capolavoro “Au hasard Balthazar” del 1966 di Robert Bresson. Possibilità di vittoria nulle, ma già che gli Oscar abbiano nominato un prodotto tanto anticonvenzionale la dice lunga sulle qualità di questo piccolo, grande film
Stefano Biolchini
redattore
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