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Un Salento sempre più green con il nuovo progetto Tetide

di Laura Dominici

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Fenicotteri nel parco litorale tarantino (Foto di T. Mosconi)

Fenicotteri nel parco litorale tarantino (Foto di T. Mosconi)

Una piattaforma unisce i parchi e le aree protette pugliesi per condividere esperienze e buone pratiche di sostenibilità e per promuovere un turismo lento con percorsi ciclabili e strade tematiche

2 giugno 2022
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2' di lettura

Si chiama Tetide la rete dei Parchi pugliesi nata per migliorare la tutela ambientale e proporre un turismo green in Puglia. Capofila del progetto, che ha previsto il lancio di una piattaforma online, è la riserva naturale e area marina protetta di Torre Guaceto (3300 ettari di estensione con un tratto di costa di 8 km).
«Le aree protette, unite, diventeranno più forti perché si lavorerà in maniera integrata unendo le competenze diversificate degli enti parco a favore dell’ecosistema – ha dichiarato il presidente di Torre Guaceto, Rocco Malatesta -. Inoltre, i turisti tanto regionali quanto nazionali ed esteri, finalmente avranno modo di conoscere la Puglia verde e trovare tutte le informazioni sulle aree protette in un’unica piattaforma».

Il progetto, attualmente ai blocchi di partenza, dovrà migliorare e promuovere lo scambio di buone pratiche e la fruizione sostenibile delle aree protette. Sono sei le entità - tra aree marine, riserve e parchi – che hanno già formalizzato l'ingresso nella rete: oltre all'area marina protetta di Torre Guaceto, c'è quella di Porto Cesareo, il parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude Del Capitano, le riserve naturali regionali del litorale Tarantino orientale, il parco naturale delle dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo e il parco naturale regionale Bosco e Paludi di Rauccio, per un totale di circa 2.300 km quadrati di area marina. «Altri parchi – prosegue Malatesta - stanno formalizzando l'adesione alla rete e si iniziano a gettare le basi per la realizzazione di progetti comuni».

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Torre Guaceto

Tetide prende il nome dall’antico oceano che duecento milioni di anni fa bagnava l’Eurasia e l’Africa, il mare che univa realtà diverse e rigorosamente interconnesse, come oggi si propone di fare il progetto. L’assessore all’ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, ha commentato così l'iniziativa: «Il progetto Tetide s’inserisce a pieno titolo nell’attività in essere della Regione Puglia. Risulta prioritario dare attuazione al Paf (Prioritized Action Framework,) il quadro di azioni prioritarie per Natura 2000 Puglia, uno strumento strategico che s’inserisce nell'ambito della strategia regionale per la biodiversità 2030, che persegue a sua volta gli obiettivi di conservazione ripresi dall’Unione Europea».

Sul fronte della conservazione, Tetide ha come obiettivo l’implementazione della qualità di tutela dell’ecosistema attraverso la condivisione delle esperienze di ciascuna area protetta, e quella delle attività di monitoraggio coordinato. Con Tetide si creerà una brand identity incentrata sulla qualità ambientale, si elaboreranno iniziative di turismo lento attraverso l’interconnessione delle aree protette e si implementerà la strategia di incentivazione del turismo lento mediante la promozione di reti di cammini, percorsi ciclabili e strade tematiche.

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